Zunica Ospitalità dal 1880 Piazza Franciscus Filippi Pepe 14, 64010 Civitella del Tronto, Provincia di Teramo

"Posizione di un antico palazzo nel centro storico che spazia sulle colline e i monti. Belle camere, con vista, bella accoglienza. Prezzi contenuti in relazione alle qualità dell'albergo."

"SENZA PAROLE! abbiamo trascorso due giorni in questo “hotel a 4 stelle “ ma non rispetta nessun criterio per avere 4 stelle… partendo dal presupposto che appena arrivati si blocca l’ascensore, cosa che succede continuamente, arrivati in camera la cameriera non voleva farci entrare in camera perché aveva lavato, ma erano le 17, e anche fosse non puoi rivolgerti ad un cliente in quel modo. La mattina successiva ci hanno portato una colazione in camera non richiesta, ( avevamo chiesto info se fosse possibile la sera prima, ma non ci avevano dato risposta) bussando alla porta e chiamando in continuazione per 20 minuti… se il cliente non apre vuol dire che no vuole esser disturbato!!!! Che cosa ti attacchi alla porta???? Questa colazione consisteva in un carrello stra pieno di roba, uno spreco allucinante, tutte cose non richieste…E poi mi hanno anche fatto pagare questa colazione 22€????? Non ho parole. Per non parlare delle camere, vecchie, sporche, capelli nella doccia SENZA ARIA CONDIZIONATA, phon del 1800, cameriera che si dimentica gli asciugamani di ricambio…non c’è portineria notturna quindi bisogna sottostare ai loro orari, mai capitata una cosa del genere, e noi giriamo in media 3/4 hotel al mese… e ce ne sarebbe ancora da dire. Esperienza pessima e di sicuro 4 stelle non meritate Ps. Inutile cancellare le recensioni, così è troppo facile… Pps. Dal 2011 sono passati 13 anni!! Stendiamo un velo pietoso"

"Ho avuto occasione di assaporare i piatti della cucina in occasione del ferragosto, con un menù dedicato alla tradizione. L'impressione, nel complesso, è stata molto buona; anche se dalle recensioni e dalle descrizioni sul sito mi aspettavo qualcosa in più, quel qualcosa, insomma che speri di trovare in un ristorante "gourmet". La location ,come si dice oggi, è molto bella, respiri aria di antico e di storia. Gli antipasti: olive ripiene eccellenti, come raramente si trovano; prosciutto ottimo, stagionato bene , saporito; formaggio fritto direi sottotono: troppa pastella ( nel mio il formaggio quasi non c'era) e tendenzialmente insipido; carciofino spettacolare. Il pancotto, messo lì in attesa dei primi, poco sapido e piuttosto anonimo; olio extravergine e pane superbi. I 2 primi : chitarrina con pallottine buona anche lei un po' sotto di sapidità; timballo eccellente, mi ha ricordato quello che faceva mia nonna. Secondi: spezzatino alla "Franceschi ello" buono sicuramente ma non eccezionale, anche qui con un pizzico di sapidità mancante e poco umido. I vini che dire, veramente eccellenti, in particolare il trebbiano biologico e la malvasia finale. I dolci: gelato limone e pesca delizioso, dolce, cremoso e vero. La canaletta civitellese, mi ha ricordato l'infanzia con le sue due creme e il rosso dell' Alchermes...era buona, ma non come quella della nonna. Servizio molto buono, uniche note, se posso permettermi, un antipasto di un commensale dimenticato e portato dopo averlo fatto notare, e un attenzione ai calici vuoti non proprio pronta, nel senso che spesso il vino veniva servito ma il piatto che doveva accompagnare era già stato gustato. Sono piccolezze , certamente, che però da un Gourmet ti aspetti come ti aspetti anche una presentazione/rivisitazione dei piatti che non ho potuto apprezzare. Diciamo piatti tipici serviti in maniera normale. Per quanto riguarda il prezzo 65 euro, forse è leggermente eccessivo, non per la qualità generale dei prodotti ma perché forse comprende quel tocco "gourmet" di cui si parla ma che non emerge. E poi , piccola nota, il prezzo è stato lo stesso anche per chi , in quanto astemio, non ha assaggiato nessun vino.....4 commensali su 9... forse un piccolo ritocco al totale sarebbe stato apprezzato."

"Sala piccolina, minimal ma accogliente ed intima, anche il menù cartaceo è ricercato nei materiali e nel font. Ottima la carta dei vini, sia come scelta che qualità e ricercatezza. La scelta (05/2024) è tra due menù degustazione uno più legato al territorio e l'altro più aperto e sperimentale ovvero la scelta alla carta. La rivisitazione dei piatti della tradizione teramana è fatta con sapienza ed arte. La qualità dei prodotti, la preparazione e l'impiattamento sono stellari, il personale ed il servizio impeccabili."