Necropoli pretuziana di Campovalano 64012 Campli
Informazioni
La "Necropoli pretuziana di Campovalano" è un affascinante museo situato a Campli, nella provincia di Teramo, Italia. Immerso in un paesaggio di straordinaria bellezza storica e naturale, il museo offre ai visitatori un'opportunità unica di esplorare le radici antiche del territorio. Campovalano, che si estende su oltre duecento ettari, ha rivelato reperti che risalgono fino all’Età del Bronzo, offrendo uno sguardo affascinante sulla vita e le civiltà del passato.
Visitando la Necropoli, i turisti possono immergersi in un viaggio emozionante attraverso le epoche, scoprendo la ricca storia dell'arte e della cultura del centro Italia. La zona è perfetta per gli appassionati di escursionismo, con una rete di oltre 20 sentieri che permettono di esplorare il Parco Nazionale Gran Sasso-Laga, dai boschi di faggi e dagli alpeggi del Monte Foltrone fino alle vallate del Salinello.
Campli, parte del Club "I Borghi più belli d'Italia", è un vero e proprio museo a cielo aperto, dove arte, storia e natura si fondono armoniosamente. Il borgo è un tesoro di architettura storica e bellezza naturale, ideale per chi desidera scoprire un territorio certificato da importanti marchi di qualità. Non perdere l'occasione di esplorare questo angolo affascinante d'Italia e di vivere un'esperienza indimenticabile tra storia e natura.
Indirizzo: Campli, Provincia di Teramo 64012, Italia. Per ulteriori informazioni, contatta il Comune di Campli al numero 39 0861 5601207 o via email all'indirizzo [email protected].
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Recensioni
"Attenta ricostruzione di una tombe a tumulo pretuziana con all'interno un'esposizione di fotografie di scavi e foto di magnifici oggetti rinvenuti (ovviamente e tristemente esposti in musei non della zona). Guide bravissime e molto preparate. Unico difetto: trovare una data per visitarlo che non sia l'annuale sagra del tartufo di Campovalano. Potrebbe diventare un bellissimo centro di archeologia sperimentale: visto che non si hanno fondi per gli scavi, almeno sarebbe auspicabile avere laboratori didattici, visto che il luogo è incantevole e il territorio ricco di storia."
"Splendido sito archeologico tra natura e storia.. trascorsa una bella giornata con amici condividendo nozioni interessanti con le spiegazioni della guida della signora Evelina molto coinvolgente con la sua valida competenza Consiglio a gruppi di amici di famiglie di assaporare un pezzo di storia trascorrendo piacevolmente una giornata tra natura e storia."
"Uno spettacolo di cultura, natura, territorio. Ai piedi dei monti gemelli. A due passi dalla bellissima chiesa di San Pietro di CAMPOVALANO e dal centro storico di Campli, dove i reperti della necropoli sono esposti."
"Splendido sito archeologico, con egregia ed appassionata guida che ci ha spiegato a fondo i reperti, e fatto rivivere l'eccezionale posizione scelta oltre 3000 anni fa' per la necropoli, ed elencato gli altri siti preromanici nelle vicinanze"
"Campovalano (Campli Te) rappresenta la più estesa necropoli legata alla popolazione dei Pretuzi. Tale popolazione, appartenente a gruppo delle popolazioni italiche, viene spesso accomunata alla più nota limitrofa popolazione Picena, pur distinguendosene per alcune peculiarità sociali, economiche e culturali. L’economia locale si ritiene fosse basata fondamentalmente sull’allevamento, verosimilmente ovini, e si ritiene che, già in tempi remoti, i Pretuzi fossero legati alla transumanza delle greggi. Le necropoli è molto più estesa rispetto a quanto è possibile osservare e ricoprirebbe un’area di oltre 50 ettari. Le sepolture avvennero durante un apio periodo di tempo, come si può constatare, osservando i reperti ritrovati nelle tombe ed, in gran parte, conservati nel Museo Archeologico di Campli (consiglio assolutamente di associare una visita). Ceramiche di fattura buccheroide (in parte affini ai più noti buccheri di fattura etrusca), monili, collane di pasta vitrea, pendenti con figure umane ed animali, caraffe (di cui una di manifattura verosimilmente greca) sono emersi dagli scavi. Solo in una sepoltura (più tardiva) sono stati ritrovati monili in oro, la cui fattura risente del gusto latino evidentemente ormai diffuso. Sicuramente il luogo più conosciuto della necropoli è la sepoltura di quello che doveva essere un individuo di elevato lignaggio. I resti di una biga, armi, di un orcio in terracotta di grandi dimensioni, così come spiedi inusualmente grandi, vasi, caraffe ed un ricco corredo per suntuosi banchetti furono interrati accanto al corpo del defunto. Se da un punto di vista archeologico la ricostruzione “a tumulo”, con camera mortuaria, non risponde certamente ad una verità storica (le sepolture locali non prevedevano infatti queste modalità), è pur vero che, comunque, questa struttura permette una più “immersiva” fruizione del sito da parte del visitatore, contribuendo a creare una atmosfera diversa e decisamente più interessante, donando al sito, nel contempo, uno spazio adatto a convegni e mostre. Di interesse, tra tanto materiale ritrovato, senz’altro un vaso buccheroide (anch’esso conservato al Museo di Campli) con incisa una delle poche iscrizioni in lingua Osca ritrovate. Una menzione doverosa per le due splendide Signore, che con competenza, gentilezza e passione accompagnano i visitatori di questo luogo, poco conosciuto, ma estremamente interessante, che ci aiuta a conoscere meglio le nostre radici, mostrandoci pagine spesso ignorate dai libri di storia"
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