Chiesa di San Michele Arcangelo Piazza della chiesa, 02010 Rivodutri

"Non sono molte le chiese intitolate a Sant'Antonio nel territorio diocesano, tra cui segnaliamo l'Oratorio di Rocca Sinibalda, la chiesa di Sant'Antonio di Padova a Collegiove e Sant'Antonio patavinus a Cittaducale. C'era una volta la chiesa di Sant'Antonio de Cocoione, o meglio c'era una volta Cocoione, un popoloso villaggio montano tra le ville di Morro e Labro, vicariato di Poggio Bustone, sgombrato e distrutto per decreto del Comune di Rieti durante le annose contese confinarie che travagliarono il basso medioevo. La devozione per Sant'Antonio di Padova non venne meno per il forzoso trasferimento degli abitanti di Cocoione che trovarono rifugio a Rivodutri. Ne fa memoria la pregevole Madonna in maestà con Stant'Antonio di Padova e San Rocco, opera quattrocentesca di evidente pregio artistico. L'affresco è quanto resta dei ruderi di un edificio sacro distrutto dal terremoto del 1947 che lesionò molti degli edifici dell'abitato, custodito presso la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo. Professoressa Ileana Tozzi"

"Un po' fuori mano ma suggestivo"