Chiesa di Santa Maria di Loreto Piazza Madonna di Loreto 16, 02045 Limiti di Greccio

"La devozione per la Vergine Maria sotto i suoi vari titoli non è retaggio del passato, ma fonte perenne di ispirazione per l'arte sacra. Ne troviamo conferma nella maestosa Madonna di Loreto realizzata dal romano Piero Casentini nel 2004 per la chiesa parrocchiale di Limiti di Greccio. L'abitato di Limiti sorge lungo la strada che da Rieti costeggia la piana, quasi in parallelo con il corso del fiume Velino che defluisce apprestandosi a versarsi nel Nera attraverso il salto delle Marmore. Documentato fin dal 1728 nella Visita Pastorale condotta dal vescovo del tempo, il Domenicano frate Antonino Serafino Camarda che resse la Diocesi reatina dal 1724 al 1754, Limiti di Greccio conobbe il suo massimo sviluppo alla fine del XIX secolo, quando divenne scalo ferroviario lungo la linea Sulmona - L'Aquila - Rieti - Terni. La costruzione della chiesa parrocchiale intitolata alla Madonna di Loreto nelle forme attuali risale al 1880 per iniziativa del frate Alfonso Veronesi, che s'impegnò a raccogliere i fondi necessari per dotare il paese di un centro pastorale adeguato ai tempi. La chiesa, semplice e ordinata per dimensioni e volume, è ingentilita nella facciata dal gioco degli spessori e delle profilature che fingono lesene e beccatelli sotto il tetto a due spioventi su cui s'imposta una croce. Il portale in pietra, recuperato dalla chiesa preesistente, è sovrastato da una nicchia che include una piccola statua della Madonna lauretana e da un oculo sopraluce. Anche l'interno ad aula è caratterizzato dall'aura di lindore che corrisponde intimamente all'animo francescano che permea l'atmosfera dei luoghi, da sempre affidati in cura d'anime ai frati del vicino convento di Greccio che domina la piana arroccato come un nido d'aquila alla roccia del monte Lacerone. Così, agli inizi del nuovo millennio, padre Giulio Calcagna OFM d'intesa con l'Ordinario Diocesano prese l'iniziativa di rivolgersi a Piero Casentini, uno dei più accreditati interpreti dell'arte sacra contemporanea, affinché realizzasse due grandi tele ispirate rispettivamente al Presepe di Greccio ed alla Madonna di Loreto, a cui la chiesa parrocchiale s'intitola. Questo tema devozionale è interpretato con raffinata efficacia dall'artista che si conferma capace di portare a sintesi l'esperienza spirituale e figurativa del passato riconsegnandola ai tempi nuovi. Il volo mirabile si è concluso, i sei angeli dalle ali policrome possono riposare affiancati in due schiere al trono maestoso su cui siede la Vergine incoronata dalla veste banca preziosamente ricamata. Il Bambino Gesù, seduto sulle ginocchia della madre, indossa anch'egli una tunica di seta candida bordata d'oro, il mantello nero sulle spalle, il capo coronato, la mano tesa nel gesto della benedizione. Professoressa Ileana Tozzi"

"Sncora in fase di restauro. È una bella chiesa ricca anche di importanti opere d'arte"

"Bellissimo"