L'ISOLA CHE NON C'È Via Cola di Rienzo 28, 00192 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

"Erano anni che avevo perso la voglia di recensire, tutti recensinscono tutto.
Ogni posto, ogni piatto e spesso non trapelano emozioni; le emozioni che sono gli indicatori principali per cogliere il vissuto di un’esperienza.
Addirittura molti sono coloro che scrivono per denigrare, alcuni sono “spie” di concorrenti o semplicemente insoddisfatti dalla vita che spalmano veleno e dissenso. Certo, ci sono luoghi che andrebbero rasi a suolo e rigenerati dal nulla magico. Però è anche vero che di meraviglie se ne trovano ancora tante. Specialmente nei rapporti umani.
E la magia sta già nel titolo così favolistico che un siciliano impiantato a Roma battezza la sua nuova struttura per accogliere i viandanti: “L’Isola Che Non C’È”. Il richiamo è ovvio e quando stavo cercando un posto per dormire a Roma, erano quasi le 22 di un giorno estenuante, dopo ore di autostrada e disorganizzazione, dopo spostamenti improvvisati, quando ho visto già oltre 50 strutture sui portali, spesso a limite della decenza e con prezzi assolutamente sproporzionati, tra Booking, Hotels ecc… incappo per caso nell’annuncio che mi porta a formulare il numero di telefono di riferimento. Inizialmente ero estremamente contrariato perché chi mi risponde appariva superficiale e quasi disinteressato. Arrivo al portone indicato e mi domando “ma che posto speciale e perfetto è?”, “però … dentro sarà al’altezza?”. L’accoglienza fatta da remoto inizia a infastidirmi, anche se dopo poche battute recupera terreno; ricevo tutte le indicazioni e mi trovo in prima battuta in un bell’atrio antico, poi salgo fino al primo piano con ascensore (a causa di noie alla schiena) all’ingresso dell’appartamento e scorgo una grande porta di ingresso novecentesca e poi, all’apertura, stile nuovo, appena definito da qualche moderno architetto che con linearità ha confezionato un luogo d’eccellenza.
Tramite telefono mi aprono le porte, mi indicano le regole di permanenza e il giorno successivo incontro anche il proprietario.
I piccoli momenti di spaesamento, dovuti a un collaboratore che pare che non lavori più in sede, svaniscono e nasce un rapporto di stima che cresce man mano che scopro le stanze dell’Isola che c’è, eccome.
Dalla climatizzazione all’intrattenimento e la connessione digitale, da “Alexa” alle macchinette del caffè in ogni stanza e nello spazio condiviso, per poi arrivare alla sauna in camera, ai parquet, le docce, i lenzuoli e finanche i dettagli degli interruttori di ultima generazione che comandano una perfetta combinazione d’illuminazione. Ho voluto scoprire non solo le due stanze in cui mi hanno ospitato, ma mi sono divertito, ho visto tutta la struttura perché il clima di familiarità e di rispetto creato lo hanno permesso.
 Foto e video possono gratificare la qualità, ma quello che nasce quando si incontrano persone che rendono piacevole il soggiorno, con una battuta, una condivisione di pensiero o durante un caffè con uno scambio di idee, be’, è difficilmente veicolabile con delle immagini che documentano un luogo. Grazie Umberto (nome del proprietario) a.k.a. PeterPan, grazie Valerio - che ha coadiuvato nel miglioramento delle logistiche nei tre giorni successivi di permanenza - e grazie, comunque, anche alla voce che inizialmente mi aveva risposto, perché, anche se non lavora più lì, aveva compreso quanto certi dettagli di umanità siano essenziali in una percezione e nell’esperienza di un soggiorno.
Dalla quotidiana accoglienza, alla pulizia ala posizione incredibilmente comoda, servita da mezzi (siamo a 7 minuti a piedi da Piazzale Flaminio, meno da Piazza del Popolo), siamo in via Cola di Rienzo, chi conosce un minimo Roma sa bene di cosa parlo, sul Tevere a due passi dal Vaticano. Basta dare uno sguardo a una mappa per capire che perfezione può essere per un soggiorno lavorativo, di piacere o semplicemente di passaggio all’Isola che non c’è. 
Personalmente tornerò sicuramente come se fosse casa mia, ma questa volta prenoterò in tempo, anche se spesso le migliori scoperte arrivano proprio così, senza aspettative e per caso. L’isola che non c’è è magia."