Museo Diocesano Di Albano
Informazioni
Museo Diocesano Di Albano
Indirizzo: 37 Via Alcide de Gasperi, Albano Laziale, Città metropolitana di Roma Capitale 00041, Italia
Scoprite il fascino della storia e dell'arte al Museo Diocesano di Albano, un gioiello culturale situato nel cuore di Albano Laziale. Questo museo, una rinomata attrazione turistica nella Città metropolitana di Roma Capitale, offre ai visitatori un viaggio emozionante attraverso secoli di patrimonio religioso e artistico.
Il Museo Diocesano di Albano custodisce una ricca collezione di opere d'arte sacra, tra cui dipinti, sculture e manufatti liturgici che raccontano la storia della diocesi e del territorio circostante. Ogni pezzo esposto testimonia la devozione e la maestria degli artisti che hanno contribuito a plasmare l'identità culturale della regione.
Oltre alle esposizioni permanenti, il museo ospita regolarmente mostre temporanee e eventi culturali che arricchiscono l'esperienza dei visitatori. L'ambiente accogliente e ben curato invita a una scoperta approfondita, rendendo la visita un'esperienza educativa e stimolante per tutte le età.
Venite a esplorare il Museo Diocesano di Albano e lasciatevi ispirare dalla bellezza e dalla spiritualità delle sue collezioni uniche. Siamo aperti a turisti, appassionati d'arte e chiunque desideri immergersi nella storia e nella cultura di questa affascinante regione.
Per ulteriori informazioni sugli orari di apertura e le attività in corso, non esitate a contattarci o a visitare il nostro sito web. Vi aspettiamo per un viaggio indimenticabile nel cuore dell'arte e della storia religiosa di Albano Laziale.
Foto
Contatti
Via Alcide de Gasperi 37, 00041 Albano Laziale, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Orari di apertura
Lunedi:
Fine settimana
Martedì:
10:00 - 13:00
Mercoledì:
10:00 - 19:00
Giovedì:
Fine settimana
Venerdì:
Fine settimana
Sabato:
15:00 - 19:00
Domenica:
Fine settimana
Recensioni
"La quinta dell'emiciclo, certamente realizzato per attrarre lo sguardo e liberare spazio al palazzo dove ha sede il museo diocesano, sembra avere una non lontana parentela con il profilo longitudinale settecentesco, in cui spiccano gli oblo' dell'ex ospedale San Gallicano in Trastevere a Roma. Raggiunto il piano nobile, il viandante si trasforma in visitatore e viene subito accolto, accedendo in un'ampia sala, dal colloquio visivo con le decorazioni parietali che rappresentano scorci paesaggistici del territorio dei castelli romani. L'autore degli affreschi ha sapientemente e delicatamente distribuito i colori della sua tavolozza conferendo al pennello la leggerezza idonea alla comprensione della composizione naturalistica. Spicca in un contesto di dipinti di carattere sacro, la piccola tela raffigurante la madre della Vergine, che tiene tra le braccia la bambina orante. Il tono non appare caratterizzante dell'elemento sacro, piuttosto vi si riscontra una connotazione di religiosità popolare, con la madre della Vergine che volge lo sguardo in alto come a rimettersi e ad offrire la propria figlia ad un'entità superiore e la Vergina china, nel fervore devozionale di chi ha già interiorizzato il compito supremo che l'attende. La tavola rettangolare, protetta in una teca in vetro, raffigurante il Cristo in trono benedicente, affiancato da due angeli e che nella parte superiore rappresenta, in misura compositiva ridotta, il momento dell'Annunciazione, offre al visitatore il sentimento artistico della cultura religiosa bizantina, caratterizzata, nella circostanza, dalla fissità dello sguardo del Salvatore che, nella sua ieraticita', ci rende edotti che la maestosità, la solennità e la gravità sono attributi rappresentativi della sua figura. Di grande bellezza e ricchezza compositiva è il dipinto raffigurante la nascita della Vergine, rappresentata in un ambiente chiuso mentre si evidenzia la tragicità dell'evento nella tela raffigurante il compianto del Cristo morto, con la sola presenza della madre che che tiene in grembo la testa e uno dei due angioletti in basso che tiene tra le sue la mano destra del Cristo. Una bella coppia di angeli portaceri, realizzati in legno intagliato e dorato fanno bella mostra di sé all'ingresso di una delle sale. Un affresco staccato ed inserito in una cornice , già parte di una composizione certamente più estesa, rappresenta, in alto, la figura del Salvatore benedicente e in basso quella del donatore in devota preghiera. Un pregevole tondo, inserito in una tela raffigurante la Vergine incoronata benedicente, con un cartiglio sulla mano sinistra che dichiara i suoi attributi, rallegra il nostro spirito durante la visita. Il viandante si è sforzato, durante la visita, di applicare il metodo del Longhi nella visione delle tele, senza conoscerne ne' autore ne' contesto storico, visto che la quadreria è al momento sprovvista di cartellini didascalici."
"Il museo e' in riallestimento, non ci sono i cartellini sulle opere, tutte spostate. Non si capisce cosa si guarda, di chi e a che periodo appartengono gli oggetti. Mi dicono che li stanno rifacendo a causa di errori nella traduzione in inglese. Possono capitare due guide, o un sacerdote o il direttore del museo, persona molto in gamba. Il sacerdote non conosce le collezioni esposte, e quindi la visita con lui la sconsiglio. Il pezzo piu' interessante, a mio parete, è il palliotto di Liszt, esposto qui."
"Esperienza più che positiva. Il Museo è gestito da volontari che con molta cura e dedizione hanno creato le varie stanze espositive. Un viaggio nella Storia del Vescovato di Albano Laziale, di cui ignoravo l'importanza che ricopriva e ricopre ancora oggi. Sarete accolti in modo piacevole e professionale dal Direttore del Museo Roberto Libera."
"Ottimo museo che illustra su tre piani e con siti e plessi esterni, come le Catacombe di S. Senatore o la Chiesa della Rotonda, tra gli altri del parco, la storia della fede dei cristiani della Diocesi Albanese, partendo dal secolo 3° e arrivando ai giorni odierni. Professionalità e eventi contribuiscono a una maggiore partecipazione di pubblico e di professionisti."
"Un grande salto di qualità grazie al nuovo direttore. Museo che, per quantità e qualità dell'offerta culturale (eventi, convegni, seminari, percorsi storico-artistici ecc.) rivaleggia - spesso primeggiando - con i musei civici del territorio. Di fatto, il centro intellettuale e culturale più vivo di Albano."
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