Chiesa di Sant'Urbano alla Caffarella 00178 Roma
Informazioni
La Chiesa di Sant'Urbano alla Caffarella è un luogo di culto situato nel cuore di Roma, nella suggestiva area della Città metropolitana di Roma Capitale, con il CAP 00178. Questo storico edificio religioso offre ai visitatori un'atmosfera di pace e riflessione, immersa nel verde della splendida Valle della Caffarella. La chiesa, dedicata a Sant'Urbano, è un esempio affascinante di architettura religiosa e custodisce al suo interno opere d'arte e dettagli storici che raccontano secoli di fede e tradizione. Aperta a fedeli e turisti, la Chiesa di Sant'Urbano alla Caffarella è un luogo ideale per chi desidera trascorrere momenti di spiritualità e ammirare la bellezza del patrimonio culturale romano. Venite a scoprire questo angolo di serenità, dove storia e devozione si incontrano in un contesto unico e incantevole.
Foto
Recensioni
"La Chiesa di Sant'Urbano alla Caffarella si trova nel Parco della Caffarella nell’omonima Valle creata dal Fiume Almone, il nome gli deriva dalla nobile e antica famiglia dei Caffarelli, ed è inserito nel Parco regionale dell'Appia antica a Roma. Originariamente si trattava di un Tempio romano (160 d.C.), fatto erigere da Erode Attico in onore dell’imperatrice Faustina, inoltre fece inserire anche una statua della moglie Annia Regilia, appartenente ad una nobile famiglia dell’antica Roma e la quale aveva portato in dote molti possedimenti in questa area, e morta in circostanze poco chiare per le quali era anche stato accusato il marito. L’edificio venne trasformato in una chiesa nell’alto medioevo, e l’attuale aspetto è relativo ad un restauro del XVII secolo, che realizzò il muro che ingloba le colonne, per rafforzare la struttura. La struttura, ancora oggi grazie al cambio d’uso, appare in buone condizioni spiccano sulla fronte le quattro alte colonne marmoree rigate con capitelli corinzi, il portale ligneo d’ingresso incorniciato e due finestrelle ai lati. All’interno di pianta quadrangolare il soffitto lo possiamo ammirare quasi nel suo aspetto originario. Curiosità: Gli antichi edifici romani, nel corso dei secoli, subivano grandi saccheggi e spoliazioni dei materiali pregiati che li componevano, ma quelli che avevano la fortuna di essere trasformati in edifici religiosi venivano risparmiati da questi danni irreversibili e questo edificio ne è un esempio. Ma il caso più conosciuto di un monumento che è giunto quasi intatto ai nostri giorni per il cambio d’uso è il monumentale Pantheon, del quale consiglio la visita."
"Visitata durante un’apertura straordinaria in quando di solito chiusa e riservata ad eventi connessi all’adiacente struttura per matrimoni. Piccola chiesa ricca di storia anche se spoglia al suo interno. Suggestiva"
"Si tratta di una chiesa tanto famosa quanto difficile da visitare, alla quale si arriva da un piccolo sentiero che parte dalla fontanella nel parco. La struttura per molti versi ricorda il vicino e collegato cenotafio di Annia Regilla ed è a questa collegata in quanto una versione la attribuisce a Tempio del II secolo dedicato a Cerere da Erode Attico dove lo stesso fece sistemare una statua della moglie (un tempo qui era tutto loro possedimento). Alcuni elementi architettonici rimandano invece a una costruzione posteriore, del IV secolo ma la questione è controversa (e per chi può visitare l'interno la situazione si complica per un laterizio con bollo che aumenta i dubbi). Sicuramente intorno al IX secolo venne trasformata in chiesa me le tamponature sono di epoche successive. Molte delle cose che vediamo oggi e che hanno inglobato il resto le dobbiamo all'intervento del 1600 dovuto a Papa Urbano Barberini (il curioso altare con i putti dipinti riporta le sue api, NdR). Alcuni affreschi sono scarsamente visibili (dopo 1000 anni....) ed è ugualmente difficile la loro datazione perché sono stati oggetto di restauro anche essi e la scritta che riporta al 1011 sembra essere frutto di una manomissione successiva). Nella cripta al piano sotterraneo, una piccola stanza nasconde il prezioso dipinto della Madonna bizantina con accanto anche S. Urbano e S. Giovanni. Bello il ciclo pittorico ma anche la fascia superiore dove su uno dei lati lunghi sono distinguibili gli altorilievi con le armi riposte di epoca romana. Facendo un giro attorno si notano i contrafforti in laterizio di epoca recente che hanno fatto arrivare fino a noi questa bellezza. Da valorizzare, ogni tanto con alcuni eventi è visitabile. Utili info? Lasciate un like alla recensione."
"È un antico tempio romano, risalente al II sec. d.C., successivamente trasformato in chiesa nel IX secolo; una vera e propria rarità, al pari di un fossile vivente. Fu costruito da Erode Attico in onore di Cerere e Faustina, per ricordare la moglie Annia Regilla, secondo voci del tempo, da lui stesso uccisa. La struttura si presentava come un tempietto prostilo costruito in laterizio, poggiante su un piccolo podio, su cui insistono le quattro colonne della facciata, alte 5,98m, scanalate e monolitiche, recanti all'estremità capitelli corinzi di epoca imperiale, sui quali alloggia un architrave in marmo pentelico. L’attuale aspetto dell’edificio è dovuto al radicale intervento di restauro realizzato, nel 1634, per volere di Urbano VIII. Di particolare rilievo è la cripta ipogea, decorata con l’affresco di una Madonna con Bambino fra i santi Giovanni e Urbano, databile a prima dell'anno Mille. Il sito è di particolare importanza e caratura, ed è visitabile "gratuitamente" con prenotazione tramite i canali di istituto della Sovrintendenza capitolina."
"Splendida costruzione che confonde un tempio romano con le vestigia di una chiesa. Nascosta in un boschetto alla Caffarella e aperta raramente al pubblico questo luogo ispira particolari suggestioni sia per la sua storia controversa che per i misteri che l'avvolgono. Ritorna la storia della vita di Erode Attico e di sua moglie Ania Regilla, Forse luogo che conservava reliquie di Sant'Urbano, santo sepolto nelle vicine catacombe di Pretestato. Passando tra ipotetici finanziatori della chiesa cristiana per arrivare al restauro di Urbano Barberini. Una visita guidata è indispensabile per conoscerne la storia, ma l'incanto c'è anche solo a guardare."
Elenco informativo di aziende, luoghi e servizi a Lazio
⭐ riferimento aziendale 🔍 servizi di ricerca ☎ informazioni sui contatti 🕒 orari di apertura ✍️recensioni 🌍 mappa della città 📷 foto