Parrocchia di San Tommaso Moro Via dei Ramni 40, 00185 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

"Piccola chiesa ma molto bella per lo stile architettonico..."

"Bella chiesa di vaghe atmosfere francesi, che richiamano il cattolicesimo transalpino. La foto è della Madonna del Bell'Incontro, che si venera all'interno. Posto a me caro per trovare pause di meditazione e preghiera. Alcuni appunti sui miei libri in relazione alle apparizioni mariane nel mondo li ho scritti qui. I libri sono 'Medjugorje, i Segreti rivelati - Guida ai Tempi Nuovi' e 'Medjugorje, la Via della Redenzione - Guida dentro e fuori di Noi', entrambi in esclusiva su Amazon in ebook e cartaceo."

"Costruita su progetto dell'architetto Giuseppe Gualandi nel 1921. La chiesa in stile neogotico ha tre navate, suddivise da colonne che terminano con capitelli corinzi, volta a crociere e cappelle laterali."

"Chiesa spettacolare..ho assistito ad una bellissima messa di mezzanotte...chiesa molto bella e ambiente umano ....mi piacerebbe andare ancora altre volte in questa chiesa ....anche se un po' mi é lontana ..ma ci ritornerò..."

"Può sembrare strano, ma l'area in cui sorge la chiesa di San Tommaso Moro sino a fine Ottocento era occupata da un vasto vigneto, esteso dalle mura Aureliane al Verano, chiamato Vigna Zampillone L'urbanizzazione del quartiere agli inizi del '900 ridusse velocemente l'area coltivata, che fu così denominata la Villetta. La situazione cambiò quando fu intestata Reinach-Lemoine, una religiosa che acquistò il terreno per costruire un convento dedicato a Maria Ausiliatrice. Nel 1921, la religiosa incaricò l'architetto Giuseppe Gualandi, uno dei massimi esponenti del Neogotico Italiano, di progettare e costruire Santa Maria Ausiliatrice del Purgatorio. Gualandi, rispetto ad altre sue opere, non esagerò con la decorazione, realizzando un edificio che, nonostante la incongruità rispetto al contesto, è di gran fascino, un'oasi di pace e meditazione. Nel 1926, poco prima della consacrazione della chiesa, furono costruiti due villini in stile composito neomedioevale, frutto della collaborazione tra due importanti architetti dell'epoca, Del Fa e Gino Coppedè, l'architetto del quartiere Liberty di Roma. Le suore vendettero poi tutto il loro complesso alla diocesi di Roma, e il 15 novembre 1974 la chiesa fu eretta a parrocchia con il decreto del cardinale vicario Ugo Poletti Neminem latet, e intitolata a Tommaso Moro. Nel 1983 una porzione tra via Tiburtina e via dei Marruccini venne acquistata dal Comune, che ne avviò la riapertura al pubblico, destinandola alla biblioteca della zona"