Chiesa di San Sebastiano al Palatino Via di San Bonaventura, 00186 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

"La chiesa che tutti vedono....ma da lontano. Se salite sulla salita di S. Bonaventura sicuramente ci passerete davanti ma troverete il cancello chiuso. Di fatto si trova all'interno del parco archeologico del Colosseo e sorge sulle rovine del “tempio di Eliogabalo” (in parte ancora visibili vicino l'anello di bronzo all'interno del Parco del Palatino), eretto sulla spianata al pari dei domizianei “giardini di Adone”, adiacente a quella che è stata in seguito la cd. Vigna Barberini. Secondo la tradizione venne realizzata nel luogo del martirio di san Sebastiano nel III secolo e nel Medioevo era conosciuta come Santa Maria in Pallara (dal “Palladium” posto nel tempio). All’inizio del 1300 l’intero complesso fu abbandonato e, caduto in rovina, divenne proprietà dei Capranica che lo trasformarono in casale di campagna (qui era tutto terreno di orti e vigne). Nel 1630 il casale fu acquistato da Taddeo Barberini, nipote del pontefice e ricostruita nel 1624 da Luigi Arrigucci per papa Urbano VIII che nel rifacimento conservò l’abside originaria del X secolo. La semplice facciata in stucco è terminata da timpano e decorata dai simboli barberiniani, le api. Il portale di accesso nasconde agli occhi il tutto ma l'immagine del santo trafitto dalle frecce campeggia nella parte superiore a ricordarci cosa c'è lì dentro. Utili info? Allora lasciate un like alla recensione."

"A Roma ci sono luoghi talmente appartati che la sensazione immediata per chi li raggiunge e ne scopre la meraviglia è quella di essere in campagna e non in città. San Sebastiano al Palatino è uno di questi luoghi. Lo scopri casualmente, arrancando per una salitella che parte dal sito del Colosseo e raggiunge la chiesa di San Bonaventura. A metà erta, sulla sinistra, se il cancello è aperto e intorno alle 18 lo è, per via delle preghiere pomeridiane officiate dalle Suore dell'ordine delle fraternità monastiche di Gerusalemme, ci si può avventurare all'interno dopo aver varcato un bel portale e scoprire oltre alla chiesa ed all'annesso caseggiato conventuale anche un giardino ricco di fiori profumatissimi e coloratissimi pur nella stagione estiva, che infondono coraggio e gioia nella vita. Nel giardino, addossato ad un muro è visibile una vasca in pietra al di sopra della quale sono poste sette formelle in una delle quali l'epigrafe è costituita da un brano del cantico delle creature mentre in un'altra è effigiato in bassorilievo il volto e le mani di San Bonaventura. L'originaria struttura architettonica della chiesa di impianto medioevale conserva, a tutt'oggi, dietro l'abside resti di affreschi databili a quel periodo; nel XVII secolo la chiesa fu restaurata ed oggi si mostra in tutto il suo moderno splendore. La facciata è semplice e garbata, chiusa da un timpano triangolare e decorata con lo stemma dei Barberini. L'interno è navata unica, la zona presbiteriale è impreziosita nella calotta absidale con decorazioni ad affresco del Gagliardi. Il canto delle monache è celestiale e tutto s'intona armonicamente."

"Piccola chiesa molto antica circondata da un giardino fantastichi e da affreschi incredibilmente bello rimane un po’ nascosta e oscurata dal Colosseo e dai Fori ma una visita vale la pena farla"

"Vi si arriva percorrendo una stradina che parte dal Colosseo. E' una piccolissima chiesa sul colle Palatino, eretta nel X secolo sul luogo del martirio di San Sebastiano, mei pressi del Tempio di Elagabalium, il suo aspetto attuale lo si deve alla ricostruzione voluta da Papa Urbano VIII nel XVII secolo. Nel suo interno assai semplice di originale rimane il solo affresco dell'Abside raffigurante il Cristo tra San Sebastiano, San Lorenzo e altri santi."

"In un contesto unico, pieno di storia, una chiesa cattolica piccola ma bellissima che bisogna assolutamente visitare."