Forte Ostiense,
Roma (RM)
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Recensioni
"Peccato non ci siano servizi igienici vicini o panchine per sedersi"
"Costruito nel 1884 come forte di tipo "prussiano", costituisce insieme ad altri 14 forti e 4 batterie a pianta esagonale il "Campo trincerato di Roma". Tale insieme di opere militari di difesa fissa fu utlimato nel 1891 ma, per varie ragioni, cadde presto in disuso e definitivamente radiato dal novero di fortificazione dello Stato nel 1919. Il 10 settembre del 1943, questo forte fu teatro di uno dei primi, se non il primo, eventi della Resistenza che ebbe come protagonisti 800 Granatieri di Sardegna e un numero inferiore (ma meglio equipaggiato) di paracadutisti tedeschi. In quella giornata ebbero un ruolo importante anche le suore, presenti nel forte perché convertito diversi anni prima in un istituto per bambini orfani di guerra, con problemi mentali o epilettici. Oggi ospita diversi uffici della Polizia di Stato."
"Pioveva ghiaccio e i pinguini giacevano assiderati in igloo scoperchiati dalla tempesta polare. Il giorno dopo caldo e tepore primaverile. Non sono mai stato lì."
"Trattasi di uno dei vecchi Forti della Capitale che negli anni ha avuto varie destinazioni d'uso oggi la struttura è adibita ad uffici per la Polizia di Stato"
"Il Forte Ostiense fu realizzato tra il 1882 e il 1884. Situato all’intersezione tra le vie Laurentina e Ostiense, aveva il compito strategico di difendere esse, la ferrovia per Civitavecchia e la vallata del Tevere, sino al fosso della Magliana. Il tracciato del forte è un quadrilatero irregolare con fronti esterno e di gola rettilinei non paralleli e fianchi laterali leggermente asimmetrici. Il fossato perimetrale è difeso da caponiera centrale e mezze caponiere laterali, da un muro alla Carnot del tipo coperto sul fronte di gola ove è presente anche il tamburo difensivo posto a destra dell’ingresso al forte, difeso dal rivellino. Il piano del ramparo è raggiungibile da due rampe poste a cavallo del traversone disposto a sinistra dell’ingresso e collegato al fronte di gola mediante un ponte in muratura. E’ dotato di una polveriera il cui doppio ingresso sul fossato è posto a destra del tamburo difensivo, di due pozzi di acqua sorgiva. Uso, stato di conservazione e vincolo del Forte Il Forte, il primo ad essere dismesso dalle autorità militari, fu concesso fin dal 1924 al Istituto medico pedagogico intitolato al Maresciallo Giardino che lo impiegò fino al 1983. Fu in seguito assegnato alla Polizia di Stato ed è attualmente sede della Zona TLC Lazio. Il Forte per le parti conservate si presenta in buono stato; è stato notevolmente alterato fin dagli anni ’20 con diversi interventi quali la sopraelevazione del fronte principale dei ricoveri, la demolizione del traversone centrale e del fianco destro e parte del sinistro e realizzata una chiesa ed altri ambienti minori; nello stesso periodo furono eliminati tutti i terrapieni rinterrando il fossato perimetrale e di conseguenza la polveriera, mezze caponiere e ponte levatoio. La Polizia di Stato ha svolto diverse opere di adeguamento funzionale e statico che hanno interessato le scale, i serramenti, le pavimentazioni; è stata inoltre asfaltata la ex-piazza d’armi. Si conservano parte dei serramenti originali integrati poi in epoca recente, il portone di ingresso, il fregio anche se rimosso dal portale. Il Forte è vincolato ai sensi del Codice dei Beni Culturali con D.M. 15/11/1975."
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