Ministero dell’Istruzione e del Merito
Informazioni
Il "Ministero dell'Istruzione e del Merito" è un ufficio governativo locale situato al 76/A Viale di Trastevere, Roma, Città metropolitana di Roma Capitale 00153, Italia. Questo ente si dedica a diverse attività cruciali per il sistema educativo italiano, tra cui la gestione degli avvisi per incarichi dirigenziali generali e non generali, la chiarezza su temi come il precariato, il reclutamento, e il sostegno ai docenti idonei. Tra le iniziative recenti, il Ministero ha sostenuto la partecipazione del film "Da uno sguardo", realizzato da studentesse e studenti sulla violenza maschile contro le donne, al prestigioso Festival del Cinema di Venezia.
Il Ministero ha recentemente firmato un nuovo contratto per i dirigenti scolastici, con il Ministro Giuseppe Valditara, Docente ordinario di Diritto romano, che ha sottolineato l'importanza di riconoscere il ruolo della dirigenza. Inoltre, sono state introdotte le Nuove Linee Guida per l'insegnamento dell'Educazione civica nelle scuole. Grazie a un recupero di 24 milioni di euro, il Ministero ha potuto migliorare l'istruzione tecnologico-professionale e la contrattazione integrativa del personale scolastico.
Il Ministero fornisce anche informazioni essenziali per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, coprendo aspetti come la scelta dell'istituto, i percorsi di studio, le iscrizioni, la valutazione e gli esami finali. Inoltre, offre una panoramica dettagliata su come procedere dal titolo di accesso all'abilitazione per insegnare, e guida gli studenti nella scelta consapevole della formazione post-diploma.
Foto
Contatti
Viale di Trastevere 76/A, 00153 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Orari di apertura
Lunedi:
10:00 - 17:00
Martedì:
14:00 - 17:00
Mercoledì:
15:00 - 17:00
Giovedì:
10:00 - 13:00
Venerdì:
10:00 - 13:00
Sabato:
Fine settimana
Domenica:
Fine settimana
Recensioni
"Premetto che la mia recensione si basa sulla carta dello studente, iostudio. Mai vista una cosa più inutile. Per fare il primo accesso una tragedia. Quando chiedevo di creare la password, mi diceva che l'email era già stata inviata (cosa non vera, controllato anche in spam) oppure di riprovare dopo 5 minuti. Dopo 10/15 minuti sono riuscito a fare l'accesso e sono andato sul sito iostudio per vedere i coupon e le agevolazioni disponibili nella mia zona... sono rimasto senza parole. Gli unici negozi in zona sono chiusi definitivamente e gli sconti sono ridicoli: per esempio, 3% di sconto per chi compra uno strumento musicale, oppure 5% di sconto sulle stampanti!? Alcuni negozi (anche non vicini) sono chiusi definitivamente... I musei che accettano la carta sono TRE IN TUTTA ITALIA. Per il cinema sconti solo dal lunedì al mercoledì!? Insegnate proprio bene agli studenti che si impegnano a scuola. E le offerte telefoniche!!?? Prezzi ben superiori a quelli delle offerte che puoi trovare in giro! 5 GIGA AL MESE PER 6 MESI A 39€!? Inoltre definire un parco acquatico l'Acquario di Genova non mi sembra molto normale: non mi sembra normale fare il bagno in una vasca con un delfino o con un'orca, magari pure assassina. Concludendo questa carta serve solo a Poste Italiane per avere nuovi clienti. Non dovete "illudere" le persone con sconti o agevolazioni che in realtà non esistono. Recensione fatta da uno studente molto deluso"
"SUGGERIMENTO:dovreste evitare di dare i compiti a casa x il sabato e la domenica questo x fare riposare i ragazzi e poi importantissimo x permettere alle famiglie di andare in gita!! la cultura ne guadagnerebbe ed il denaro girerebbe importantissimo!!"
"Splendida visita all'interno del palazzo, grazie all'aiuto della signora Antonella, dello staff dell'URP del Ministero. Si è trattato di un'occasione unica, resa tale dell'attenzione e dalla cortesia dello staff dell'ufficio relazioni con il pubblico. Grazie di cuore"
"Quello che non capisco che molti anni fa' era stato istituito l'orario dalle 0800/ 1600 per favorire i genitori che lavoravano e la mattina si facevano lezioni e il pomeriggio si svolgevano i compiti sopportati dagli insegnanti. Poi in silenzio ed in tacito assenso sono diventate tutte le ore di lezione ed i ragazzi delle elementari e medie.. oltre a portare tutti i libri come animali da soma, al ritorno casa devono fare i compiti fino a tarda sera, e questo è sbagliato. Provvedete a sistemare gli errori."
"Edifici di una volta non li fanno piu Un po' di storia.. Grazie alla legge 18 luglio 1911, n. 836 lo Stato Italiano acquisì l'intero isolato in cui sorge l'attuale palazzo, situato tra viale Trastevere (in precedenza chiamato viale del Re), via Emilio Morosini, via Dandolo e viale Glorioso. Prima della realizzazione del palazzo, l'area era costituita da un terreno demaniale di proprietà del Comune di Roma ed alcuni fabbricati del Banco di Napoli e della ditta Magazzini Generali Specchi e Cristalli. I primi progetti dell'edificio furono sottoscritti il 20 maggio 1912 dall'architetto Cesare Bazzani, all'epoca membro della commissione edilizia e del consiglio superiore delle Belle arti. La prima pietra venne posata nel 1916, ma la costruzione dell'edificio subì rallentamenti per motivi economici dovuti allo scoppio della prima guerra mondiale e alla grande depressione degli anni 1920: l'architeto Bazzani dovette allora adattare il progetto iniziale, eliminando il largo viale che si sarebbe dovuto realizzare in asse con Porta Portese e il ponte della Marmorata, il piano attico, i corpi di fabbrica laterali e semplificando tutti i partiti architettonici e le decorazioni (vennero aboliti i grandi gruppi scultorei che avrebbero dovuto rappresentare Dante Alighieri e Michelangelo). Il complesso venne completato solo in epoca fascista nel 1926, mentre le decorazioni vennero realizzate, nei due anni successivi, da Paolo Paschetto, Antonio Calcagnadoro e Rodolfo Villani. Il palazzo venne quindi ufficialmente inaugurato il 28 ottobre 1928, nel sesto anniversario della marcia su Roma, divenendo sede del ministero della Pubblica istruzione, e l'anno dopo dell'Educazione nazionale. Nel 1931 il Movimento Italiano per l'Architettura Razionale (MIAR) criticò il palazzo realizzata dal Bazzani, definendolo un "orrore dell'Italia umbertina, provinciale e folkloristica", ben lontano dalle avanguardie internazionali del razionalismo. Anche dopo la seconda guerra mondiale e la nascita della Repubblica nel 1946, è rimasto sede del ministero."
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