Basilica di Sant’Agostino Piazza di S. Agostino, 00186 Roma
Informazioni
La Basilica di Sant’Agostino, situata in Piazza di S. Agostino a Roma, è un'importante chiesa cattolica e un'attrazione turistica di rilievo, a pochi passi da Piazza Navona, nel cuore del rione Sant’Eustachio. Le sue origini risalgono al XIV secolo, quando gli agostiniani, già presenti presso la chiesa di San Trifone in Posterula, decisero di costruire una nuova struttura dedicata a Sant’Agostino. L'edificio attuale, eretto tra il 1479 e il 1483 grazie alla generosità del cardinale Guillaume d’Estouteville, ha sostituito la precedente costruzione, risultata inadeguata per dimensioni e posizione rispetto al fiume Tevere.
Dal 1587, la basilica è sede del titolo cardinalizio di Sant’Agostino e funge da parrocchia fin dalla sua fondazione, accogliendo i titoli e la cura d'anime della parrocchia di San Trifone in Posterula. Questo luogo di culto non è solo un punto di riferimento spirituale, ma anche un tesoro artistico e culturale, che attira visitatori da tutto il mondo.
Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a consultare la pagina Wikipedia dedicata alla Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio o a contattarci direttamente via telefono al numero 06 6880 1962 o via e-mail all'indirizzo roma.santagostino@agostiniani.it. Non dimenticate di iscrivervi alla nostra mailing list per rimanere aggiornati sulle nostre attività e eventi.
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Contatti
Piazza di S. Agostino, 00186 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Orari di apertura
Lunedi:
16:00 - 17:15
Martedì:
16:00 - 17:15
Mercoledì:
16:00 - 17:15
Giovedì:
16:00 - 17:15
Venerdì:
16:00 - 17:15
Sabato:
16:00 - 17:15
Domenica:
16:00 - 17:15
Recensioni
"Un fantastco gioiello seminascosto dai classici giri turistici con la Madonna del Pellegrino di Caravaggio che lascia a bocca aperta. Al momento attuale (luglio 2024), qualche area è interdetta per restauri in corso."
"La basilica dei Santi Trifone e Agostino è un luogo di culto cattolico che si trova a Roma, non lontano da piazza Navona, nel rione Sant'Eustachio, dietro Via della Scrofa. La costruzione dell'edificio risale al XIV secolo, quando gli agostiniani, che già officiavano la chiesa di San Trifone in Posterula, decisero di costruire una nuova struttura per il loro convento e di dedicarla a Sant'Agostino. La chiesa venne edificata tra la fine del XIV secolo e gli inizi del XV secolo e ultimata intorno al 1420. La nuova costruzione risultò troppo piccola per le esigenze della comunità conventuale e inoltre, essendo posta troppo in basso rispetto al corso del fiume Tevere, soggetta anche alle sue piene. Così, grazie alla munificenza del cardinale Guillaume d'Estouteville, tra il 1479 e il 1483 fu edificata l'attuale basilica, perpendicolarmente all'antica. La chiesa è parrocchia fin dalla sua fondazione; in essa infatti furono trasferiti i titoli e la cura d'anime della parrocchia di San Trifone in Posterula. Nell'ottobre del 1999 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di basilica minore. La facciata, ispirata alla chiesa di Santa Maria Novella di Firenze, è stata da alcuni attribuita a Leon Battista Alberti e venne costruita nel 1483 da Jacopo da Pietrasanta utilizzando il travertino proveniente dal Colosseo. Le due volute laterali sono state aggiunte dal Vanvitelli, che tra il 1746 e il 1750 eresse anche il nuovo convento e il chiostro. L'interno della basilica è a tre navate, suddivise da pilastri, con dieci cappelle laterali, transetto e abside, affiancata da altre quattro cappelle. È una delle prime chiese romane costruite nel Rinascimento ed ospita la Madonna di Loreto, detta anche Madonna del Pellegrini, uno dei più noti capolavori del Caravaggio che donò l'opera alla chiesa come ringraziamento per l'asilo concesso. Il pittore infatti vi si rifugiò per fuggire all'arresto dopo aver ferito a piazza Navona un aiuto notaio, accusato dall'artista di aver rivolto alla sua amante troppe attenzioni. La stessa donna, Lena, risulterebbe ritratta nell'opera esposta ! Oltre a questa celebre tela, la chiesa ospita un lavoro del Guercino con i Santi Agostino, Giovanni Battista e Paolo l'Eremita, il famoso affresco del Profeta Isaia di Raffaello. Di Giacinto Brandi la Visione del beato Giovanni da San Facondo (1656) è nella quinta cappella a sinistra, mentre Estasi della beata Rita da Cascia (1660) è all'altare della terza cappella a destra. Nella terza cappella a sinistra, dedicata a Santa Chiara da Montefalco, la pala d'altare è l'apparizione di Cristo a Santa Chiara da Montefalco (1751 circa) di Sebastiano Conca. Notevole la statua della Madonna col Bambino di Andrea Sansovino e, in controfacciata, quella della Madonna del parto di Jacopo Sansovino che, secondo la tradizione popolare, sarebbe miracolosa. Tale statua, secondo una leggenda, sarebbe stata realizzata adattando un'antica effigie di Agrippina che teneva fra le braccia il piccolo Nerone. La fioriera davanti alla statua della Madonna è di Pio Cellini, fratello minore di Giuseppe. Il tabernacolo marmoreo dell'altare maggiore in stile tipicamente barocco, fu invece disegnato da Orazio Torriani. In fondo alla navata sinistra, la Cappella Bongiovanni ospita un ciclo di pitture di Giovanni Lanfranco, eseguite tra il 1613 e il 1616: sulla parete destra Sant'Agostino in meditazione sul mistero della Trinità, all'altare Incoronazione della Vergine tra i santi Agostino e Guglielmo, sulla parete sinistra San Guglielmo curato dalla Vergine. Sempre di Giovanni Lanfranco sono i grandi dipinti della cappella di Sant'Agostino: a destra Sant'Agostino abbatte le eresie (1639 circa), a sinistra Sant'Agostino lava i piedi a Cristo (1639 circa). La chiesa ospita la tomba di Santa Monica, madre di Sant'Agostino, vi sono sepolti anche il poeta umanista Maffeo Vegio da Lodi, la penultima figlia di Lorenzo il Magnifico Contessina de' Medici, il cardinale Girolamo Verallo ed il cardinale ed umanista agostiniano Egidio da Viterbo."
"Da Corso Rinascimento, passando sotto l'arco di Piazza delle 5 Lune, si arriva a piazza Sant'Agostino, dove sorge la basilica omonima, dedicata ai santi Trifone e Agostino. La Chiesa è nota perché al suo interno si trovano due capolavori, la Madonna dei Pellegrini del Caravaggio e l'affresco raffigurante il profeta Isaia, opera di Raffaello. Si dice che il Caravaggio avesse donato il suo quadro alla Chiesa quale ringraziamento per avergli offerto asilo in occasione di un duello avuto con un notaio. Meno noto è invece che questa chiesa era l'unica ove potevano recarsi ad ascoltare messa le "cortigiane" romane ed alcune di esse sono quivi sepolte."
"La Basilica di Sant'Agostino è unica anch'essa. Qui abbiamo l'urna con Santa Monica quindi un posto di preghiera molto importante. Caravaggio qui dipinge la famosa Madonna dei Pellegrini che è un pezzo unico. Discusso dalla Chiesa per il suo realismo ma poi è diventata molto apprezzata. Troviamo anche Raffaello. Quindi che dire una visita ci vuole per forza."
"L'attuale Chiesa di Sant'Agostino, risale al 1756, quando Luigi Vanvitelli trasformò radicalmente anche l'interno della chiesa. Nella prima cappella a sinistra si trova lo splendido dipinto di Caravaggio, la "Madonna dei Pellegrini". Molte sono le opere di grandi artisti che decorano la chiesa, tra le quali un pilastro della navata centrale decorato con un affresco di Raffaello. La ricchezza dei decori e gli splendidi affreschi, fanno di questa Basilica un vero gioiello artistico."
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