Chiesa di San Pancrazio Piazza di S. Pancrazio 5D, 00152 Roma
Informazioni
La Chiesa di San Pancrazio è un luogo di culto affascinante situato nel cuore di Roma, in Piazza di S. Pancrazio 5D. Questa storica chiesa è una delle gemme nascoste della Città Eterna, offrendo ai visitatori un'atmosfera di pace e spiritualità. Conosciuta non solo come un importante luogo di preghiera, ma anche come una rinomata attrazione turistica, la Chiesa di San Pancrazio attira fedeli e turisti da tutto il mondo.
Il suo ricco patrimonio artistico e architettonico la rende una tappa imperdibile per chi visita Roma. All'interno, i visitatori possono ammirare splendide opere d'arte sacra e dettagli architettonici che raccontano secoli di storia. La chiesa è dedicata a San Pancrazio, un giovane martire cristiano, e rappresenta un simbolo di devozione e fede che continua a ispirare chiunque varchi la sua soglia.
Sia che siate in cerca di un momento di riflessione spirituale o desideriate esplorare la storia e la cultura di Roma, la Chiesa di San Pancrazio offre un'esperienza unica e arricchente. Vi invitiamo a scoprire questo luogo speciale e a lasciarvi affascinare dalla sua bellezza senza tempo.
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Contatti
Piazza di S. Pancrazio 5D, 00152 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Orari di apertura
Lunedi:
16:00 - 19:00
Martedì:
16:00 - 19:00
Mercoledì:
16:00 - 19:00
Giovedì:
16:00 - 19:00
Venerdì:
16:00 - 19:00
Sabato:
16:00 - 19:00
Domenica:
16:00 - 19:00
Recensioni
"La Basilica minore di San Pancrazio si trova sul Gianicolo nel Quartiere XII (Gianicolense) in Piazza San Pancrazio, 5/D. L’antica chiesa paleocristiana venne dedicata al giovane martire San Pancrazio il quale aveva abbracciato la fede cristiana e durante le persecuzioni di Diocleziano del 303 d.C., non volendola rinnegare venne decapitato a soli 14 anni ca. Venne edificata probabilmente intorno al 500, nel luogo dove era stato sepolto il giovane martire, circa un secolo dopo sotto il papa Onorio I, fu ricostruita per situare l’altare maggiore sopra il sepolcro di San Pancrazio e nel corso del tempo subì ulteriori restauri, anche a causa di distruzioni per le guerre sia quelle napoleoniche che quella per la Repubblica romana del 1848, dove vennero anche profanati i resti del Santo. L’esterno si presenta semplice con un unico ordine a salienti, sormontato da un timpano triangolare, alla base sono posti tre portali, quello centrale il principale è di dimensioni maggiori incorniciato inquadrato da due colonne di granito grigio e con timpano triangolare, i due laterali sono entrambi incorniciati e con timpano semicircolare. In posizione superiore sono presenti in corrispondenza dei portali tre finestre, delle quali quella centrale è più grande ed è posta più in alto. L’interno si sviluppa con una pianta basilicale con tre navate, suddivise mediante massicci pilastri, con arco a tutto sesto, alla fine delle navate laterali sono poste due cappelle con importanti opere artistiche. Il presbiterio è sopraelevato con alcuni gradini, l’abside è semicircolare e affrescata con un dipinto che raffigura Cristo e San Pancrazio, con altri Santi (1959), molto bello il monumentale ciborio retto da quattro colonne medioevali in porfido. Significativo il soffitto ligneo a lacunari del XVII secolo. Un piccolo Museo è presente nella Sacrestia dove si può vedere del materiale epigrafico, lapideo, e scultoreo relativo ai primi secoli della Chiesa e delle Catacombe."
"La mia recente visita alla Chiesa di San Pancrazio, situata nella vivace città di Roma, è stata un'esperienza che ha arricchito sia lo spirito che la mente. Questo storico edificio si trova poco fuori le mura aureliane, in una zona che coniuga serenità e una ricca storia religiosa e culturale. All'arrivo, la facciata sobria e maestosa della chiesa subito attira l'attenzione. Originariamente costruita nel IX secolo e poi ricostruita nel XVII secolo, San Pancrazio offre un intrigante mix di architettura antica e più moderna. L'ingresso è preceduto da un piccolo cortile, che contribuisce a creare un'atmosfera di calma e riflessione prima ancora di entrare nell'edificio stesso. L'interno della chiesa è altrettanto impressionante. La navata centrale, circondata da colonne robuste che sostengono archi eleganti, guida lo sguardo verso l'altare maggiore. Gli affreschi e le opere d'arte che adornano le pareti narrano la vita di San Pancrazio, il giovane martire al quale la chiesa è dedicata. Queste rappresentazioni non solo sono significative dal punto di vista religioso ma sono anche di grande valore artistico, riflettendo lo stile e le tecniche dei vari periodi in cui sono stati creati. Uno degli aspetti più notevoli di San Pancrazio è la sua cripta, accessibile tramite una scala situata vicino all'altare. La cripta ospita reliquie e antichi affreschi, offrendo una connessione tangibile con il passato della chiesa e la sua lunga storia di luogo di culto. La temperatura più fresca e l'atmosfera raccolta qui sotto aggiungono un senso di misticismo e profondità all'esperienza della visita. Durante la mia visita, ho avuto anche l'opportunità di partecipare a una breve guida offerta da uno dei volontari della chiesa. La guida ha enfatizzato non solo l'importanza architettonica e artistica della chiesa, ma anche il suo ruolo attivo nella comunità locale. Questo ha arricchito ulteriormente la mia comprensione dell'importanza di San Pancrazio non solo come monumento, ma anche come centro vivente della fede e della comunità. In conclusione, la Chiesa di San Pancrazio è una destinazione che consiglio vivamente a chiunque visiti Roma e sia interessato alla sua storia religiosa. La bellezza tranquilla dell'edificio, unita alla sua ricca storia e all'arte che ospita, rende la visita un'esperienza memorabile e significativa. È un luogo che offre non solo riflessione spirituale, ma anche un profondo apprezzamento per l'arte e la storia della città eterna."
"L'ingresso alla basilica minore di San Pancrazio è costituito da un portale che si apre su un muro, alla cui sommità è posta un'edicola con la raffigurazione in affresco di una crocifissione realizzata da ignoto seicentesco. Attraversato il portale, si viene immessi in un giardino, in cui la natura rigogliosa offre al viandante che vi accede, la possibilità di trascorrere qualche istante di serenità lontano dal caos cittadino. Si staglia a pochi metri di distanza la facciata semplice ma nondimeno elegante di San Pancrazio, all'interno della quale si apre il vasto ambiente in cui religiosi e fedeli partecipano con diversità di funzioni ed il medesimo sentimento alle preghiere ed alle liturgie. Il viandante visitatore, ancorché in raccoglimento spirituale, non esita nell'ammirare le preziose decorazioni presenti in questo luogo nonché la struttura architettonica della basilica che, pur essendo stata restaurata nel seicento, si presenta in una dimensione paleocristiana. Di grandissimo pregio artistico è la pala di Palma il giovane, raffigurante l'estasi di Santa Teresa d'Avila che ritroveremo in Santa Maria della Vittoria nella forma del capolavoro scultoreo del Bernini. Gli affreschi del presbiterio raffiguranti alcuni Santi, sono attributi al Tempesta dopo esser stati considerate opere del Cavalier d'Arpino. Rilievi in stucco del XIX secolo impreziosiscono le pareti delle due navate laterali. Un bel soffitto ligneo fa bella mostra di sé sia nella navata centrale che in quelle laterali. Si esce rasserenati e rincuorati nella gioia e nella speranza."
"Che splendore. E che vitalità. La fede e la partecipazione dei fedeli hanno permesso che questo gioiello arrivasse a noi nel suo antico splendore sebbene quello che vediamo oggi è frutto di una grande riedificazione che sconvolse l'edificio esistente sostituendo ad esempio le colonne con dei pilastri per reggere il soffitto ligneo. Non è lontanissimo dal fontanone eppure qui il turismo non arriva. Sebbene il rimaneggiamento sia stato importante ancora si vede la vecchia impronta del cristianesimo primordiale e la figura del martire giovinetto trasuda da ogni mattone anche se i dipinti misti ai rilievi scultorei sulle navate laterali ci riportano a un passato più recente. Il grande misticismo di questa chiesa è rimasto intatto pure dopo la profanazione dei militari stranieri che accorsero in aiuto del Papa durante la Repubblica romana. Le navate laterali sono ancora più interessanti dell'abside. Il soffitto ligneo a cassettoni è raro e prezioso, di grande bellezza per le sculture presenti. Assolutamente da riscoprire. Nella cappella a destra dell'abside una serie di pitture descrivono la vita e il martirio del santo. L'unica reliquia rimasta è il capo decollato nella navata di destra e attorno potete trovare la storia del santo, proprio di fronte uno dei due ingressi alle interessanti catacombe sottostanti. Delle belle colonne originali poco resta ma ne trovate alcune sulla facciata, nel cortile e sulla piazza antistante (altre stanno addirittura a villa Pamphili). La comunità dei carmelitani scalzi che la gestisce ha fatto un ottimo lavoro sul tessuto sociale. Guardate le foto e i video che ho postato e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se sono stato utile cliccate su utile e se volete seguitemi"
"L'antica basilica di San Pancrazio è una delle basiliche minori di Roma. Sorge sul Gianicolo, nel quartiere di Monte Verde presso il parco di Villa Doria Pamphilj. È titolo cardinalizio, ed è affidata dal XVII secolo all'Ordine dei carmelitani scalzi. La basilica fu costruita per volere di papa Simmaco (498-514) sul luogo dove venne sepolto il famoso giovane martire San Pancrazio, che subì il martirio a Roma all'età di circa 14 anni (12 maggio 304) durante il regno dell'imperatore Diocleziano, il quale promosse l'ultima, e durissima, persecuzione contro i cristiani, in cui persero la vita circa 15.000 cristiani. La rapida diffusione della fama di San Pancrazio fece sì che già alla metà del VI secolo, la vicina Porta Aurelia delle Mura Aureliane avesse cambiato il suo nome in Porta San Pancrazio. Per assicurare alla basilica la regolarità dello svolgimento, al suo interno, delle funzioni religiose, papa Gregorio I volle che accanto ad essa fosse eretto un monastero, intitolato a San Vittore, affidato a monaci benedettini. Nella prima metà del VII secolo, durante il pontificato di papa Onorio I, la basilica venne completamente ricostruita, affinché il sepolcro di San Pancrazio si trovasse esattamente sotto l'altar maggiore. Gli affreschi della tribuna sono attribuiti al pittore Antonio Tempesta. Wikipedia Purtroppo, come da testimonianza del parroco della Basilica, la stessa non viene presa molto in considerazione dalle autorità ecclesiastiche. Comunque, vale la pena di visitarla, in quanto oltre alla bellezza della Basiica ci sono delle catacombe molto interessanti da visitare. The ancient basilica of San Pancrazio is one of the minor basilicas of Rome. It stands on the Janiculum Hill, in the Monte Verde district near the park of Villa Doria Pamphilj. It is a cardinal title, and has been entrusted to the Order of Discalced Carmelites since the 17th century. The basilica was built at the behest of Pope Symmachus (498-514) on the place where the famous young martyr San Pancrazio was buried, who suffered martyrdom in Rome at the age of about 14 (12 May 304) during the reign of the emperor Diocletian, who promoted the last, and very harsh, persecution against Christians, in which about 15,000 Christians lost their lives. The rapid spread of the fame of San Pancrazio meant that already in the middle of the 6th century, the nearby Porta Aurelia of the Aurelian Walls had changed its name to Porta San Pancrazio. To ensure the regularity of the performance of religious services inside the basilica, Pope Gregory I wanted a monastery to be erected next to it, dedicated to San Vittore, entrusted to Benedictine monks. In the first half of the seventh century, during the pontificate of Pope Honorius I, the basilica was completely rebuilt, so that the tomb of San Pancrazio was located exactly under the main altar. The frescoes in the tribune are attributed to the painter Antonio Tempesta. Wikipedia Unfortunately, as evidenced by the parish priest of the Basilica, the same is not taken into much consideration by the ecclesiastical authorities. However, it is worth a visit, as in addition to the beauty of the Basiica there are some very interesting catacombs to visit."
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