Taverna Cestia Roma

"Abbiamo pranzato in questa trattoria poco distante da dove pernottavamo un mesetto fa. Personale cordiale e professionale, soprattutto il cameriere che ci serviva al tavolo. Bella trattoria, ci si sente subito a casa. Abbiamo pranzato nell'ampio dehor esterno. Cugina ottima e porzioni giuste!. Il conto è consono a quello che abbiamo consumato! Lo consigliamo e sicuramente quando ritireremo a Roma gli faremo visita!"

"Ottima esperienza. Cibo veramente squisito. Ho mangiato tagliolini alle acciughe, insalata di mare freschissima e una panna cotta con riduzione di pesca e frutti di bosco superlativa. Da provare!"

"Sono andata per provare la loro carbonara considerata da vari siti una delle più buone di Roma. Francamente mi ha deluso, mi aspettavo molto di più. Si sentiva poco il sapore dell'uovo, i sapori non si sono amalgamati tra di loro. Eccellenti l'abbacchio e i funghi arrostiti. Non gradite le polpette di baccalà su crema di ceci neri "oro di Giano". Dolci nella media. Servizio molto professionale. Prezzi nella media."

"Onestamente ci aspettavamo di meglio da questa osteria a pochi passi dalla piramide Cestia. Abbiamo iniziato con un fiore di zucca ed un supplì. Entrambi con panatura e frittura tendente al moscio. Ma mentre il fiore si è ripreso grazie ad un ripieno abbondante e saporito, il supplì è rimasto in un limbo di mediocrità con un sapore abbastanza piatto ed un riso un po’ troppo cotto. Ottimo invece il carciofo alla giudia perfettamente fritto, grosso e saporito. A seguire abbiamo provato una carbonara ed una amatriciana. Per entrambi un grande no al guanciale perché, anche se abbondante, era in entrambi i primi non croccante, ma quasi secco, molto magro e di conseguenza anche troppo salato. Anche per i primi, se l’amatriciana ha recuperato punti grazie ad un’ottima passata di pelati, la carbonara si è confermata mediocre con una cremina non abbastanza cremosa, ma anzi tendente al liquido, che ha prodotto l’effetto di forchettate decisamente sciape, alternate ad altre, quelle che avevano pescato il guanciale, decisamente salate. Aggiungiamo per entrambi i piatti una dose troppo scarsa di pecorino e la totale assenza di un qualche sentore di pepe, ed il giudizio sui primi è completo. Per dolce un buon tiramisù, nella forma di tre savoiardi su piatto piano ricoperti da una buona crema e del cacao, dove il bilanciamento di dolce ed amaro è stato ottimo, peccato mancasse una parte croccante che avrebbe elevato ad ottimo il piatto. Nel complesso quindi il locale a nostro avviso è ancora un punto interrogativo, visto che abbiamo provato sia piatti ottimi che mediocri, e questo ci ha lasciato l’idea del “bravo ma a volte non si applica” e ha fatto sì che questa nostra recensione sia severa, ma più per stimolare che per reale demerito. Apprezzabilissimi i camerieri, very romani e con quel savoir faire de noatri che fa sempre meravigliosamente trattoria romana."