Salvi al Flaminio dal 1957 Via Giuseppe Sacconi 2, 00196 Roma

"Tornato a distanza di un anno, il locale non ha fatto altro che migliorare. Cibi di stagione freschissimi (specialmente i fichi) e piatti autentici. Amatriciana impeccabile Atmosfera e servizio combaciano in eccellenza."

"5 stelle meritatissime! La loro cucina romana è davvero ad alti livelli e si sente subito la qualità delle materie prime. Sono riuscito a provare gran parte del menù e non sono mai rimasto deluso ma fermarsi al solo cibo è riduttivo perchè non si può non parlare anche della cortesia e professionalità del personale, attento e presente ma senza essere mai invadente, il tutto in una location molto curata e recentemente rinnovata. Si vede l'esperienza e l'attenzione nei particolari per rendere l'esperienza davvero piacevole."

"Premetto che abito il quartiere Flaminio da circa 8 anni e che non ero mai andato in questo ristorante perché non mi aveva mai ispirato. Dopo la sua recente ristrutturazione abbiamo deciso di provarlo ieri sera. Siamo stati accolti in un ambiente piacevole da personale di sala gentile al quale avevamo comunicato che eravamo del quartiere e non TURISTI! Qui finisce la parte piacevole della serata. Abbiamo ordinato 2 antipasti e due secondi, un contorno e due calici di vino. Uno degli antipasti era pizza fichi e prosciutto. Prosciutto buono come anche i fichi, pizza invece intrisa di olio. I saltimbocca alla romana galleggiavano su un dito di olio, ma, sbagliando, li abbiamo mangiati ugualmente quasi tutti. La fornara con patate, consigliata dal cameriere, era impresentabile aveva il gusto di cibo conservato in frigorifero per almeno 24 ore , probabilmente non rispettando tutte le norme specifiche visto che si sentivano anche altri odori e conteneva anche parti che generalmente vengono scartate durante lo sporzionamento. Ho rimandato indietro il piatto ed ho fatto l’errore di chiedere un nuovo secondo il baccalà in umido con patate. Il baccalà era chiaramente almeno del giorno prima o cucinato talmente male da renderlo scuro e soprattutto secco quando invece dovrebbe conservare la sua morbidezza. A questo punto ho evitato ulteriori polemiche, l’ho in gran parte mangiato e chiesto il conto che ammontava a 85 euro. Desidero precisare che il piatto rimandato indietro non è stato aggiunto al conto e che il cameriere ci ha offerto due calici di vino. Non entro nel merito del conto perché ormai spendere più di 40 euro a persona per antipasto e secondo della cucina romana e vino al calice sembra essere diventato la normalità ma ricordiamoci che non lo è. La qualità del cibo proposto è assolutamente inaccettabile. Mi dispiace per chi lavora dentro il ristorante ed in fondo anche per il ristoratore, ma mi sento di sconsigliare fortemente questo ristorante, un po’ caro ma soprattutto cibo pessimo."

"Servizio efficiente, cucina romana di buon livello e prezzi adeguati. Due carciofi alla giudia, una fettuccina con guanciale e carciofo e un piatto di tonnarelli alla gricia, un saltimbocca alla romana diviso in due, cicoria ripassata e mela fritta con gelato. Un quarto di vino della casa e un amaro. € 86,50"

"Continuiamo a scoprire nuovi angoli di bontà, grazie ad un fiuto (in tutti i sensi) che tappa dopo tappa si acuisce e ci tradisce sempre meno facilmente. Come in questo caso, un locale che a nostro modesto parere eccelle decisamente nell'attuale panorama di questa tipologia di ristorazione nella Capitale. Osteria moderna sita nel tranquillo e prevalentemente residenziale quartiere Flaminio di Roma. La gestione è di una storica famiglia autentica della zona di Amatrice, elemento che trasuda beatamente dai piatti che il loro menù propone, prevalentemente di terra e di cucina laziale, spesso amatriciana in particolare, con l'aggiunta di pochi validissimi primi piatti di mare nei quali si trova e percepisce altrettanto una sapiente mano d'autore. Molto gradevole l'arredamento, in stile casareccio rimodernato, in un'atmosfera che può soddisfare tanto una clientela semplice quanto una signorile. Veloci, preparati e cordiali i camerieri. Non c'è un solo piatto, di quelli da noi provati, che non soddisfi il palato di chi apprezza questo tipo di cucina, poichè in ognuno di essi ben si combinano equilibrio dei condimenti, sapore, ingredienti azzeccati, materia prima autentica e fresca. Si sente l'esperienza e la passione. Fateci fare un applauso rumoroso ai gnocchi ricci alla gricia, in relatà un tipo di orecchiette artigianali leggermente arricciate, e vera gricia: un piatto da leccarsi i baffi e da volerne minimo un bis anche per chi non ha un forte appetito. Per tutto ciò che vedete in foto, conto finale una novantina di euro. Uno di quei casi in cui il conto non ci toglie nemmeno un millimetro di soddisfazione perchè ci alziamo dal tavolo augurandoci di tornarci quanto prima. Consigliato."