Policlinico Universitario Agostino Gemelli Pronto Soccorso Largo Agostino Gemelli 8, 00168 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale
Informazioni
Il Policlinico Universitario Agostino Gemelli Pronto Soccorso è un punto di riferimento essenziale per l'assistenza sanitaria di emergenza a Roma. Situato in Largo Agostino Gemelli 8, nel cuore della Città metropolitana di Roma Capitale, il nostro pronto soccorso offre un servizio di eccellenza, garantendo cure tempestive e professionali 24 ore su 24. Il nostro team di medici e infermieri altamente qualificati è sempre pronto ad affrontare qualsiasi tipo di emergenza medica, assicurando un'assistenza personalizzata e di alta qualità. Il Policlinico Gemelli è sinonimo di innovazione e competenza, e si impegna a fornire un ambiente sicuro e accogliente per tutti i pazienti. Siamo orgogliosi di essere parte integrante della comunità romana, offrendo un supporto costante e affidabile per tutte le esigenze sanitarie urgenti.
Foto
Contatti
Largo Agostino Gemelli 8, 00168 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Recensioni
"Non avrei mai pensato che portare il proprio padre novantenne per un episodio di grave ipotensione equivalesser a vederlo sparire senza poter avere nessuna notizia sulle sue condizioni per quasi due giorni. Una barriera impenetrabile non dà la possibilità di parlare con un medico o personale sanitario per avere notizie. Linea telefonica dedicata per chiedere notizie funzionante 1 ora al giorno dal lunedì al venerdi, ma non risponde nessuno. Disumano ed inaudito. Una vergogna vera e propria. Ho dovuto chiedere aiuto ad un operatore del 118 per poterlo portare via da quell'inferno. Solo la sua gentilezza ha fatto in modo che si smuovesser un medico per farmi firmare il modulo di dimissione, altrimenti sarebbe ancora lì senza poter vedere nessuno della sua famiglia. Consiglio un'altra struttura un caso di bisogno."
"Pessimo pronto soccorso. Mia mamma portata in ambulanza x una caduta dal letto( una signora di 88 anni con un inizio di demenza senile e sorda), abbandonata x tre giorni in una barella in uno stanzone con altre cento persone una ammucchiata all’altra. Nella caduta mia mamma si era procurata una micro frattura al polso e ci hanno detto di andare a comprare un tutore, che ho portato dopo quelle ora, ma quando è stata spostata alla Columbus scopriamo ke il tutore nn era stato mai messo. In questi 3 giorni di abbandono ( nn si può entrare c’è un regolamento, così ti dicono), gli è venuto un decubito da un lato xke quella è stata sempre la sua posizione, nn gli si è avvicinato mai nessuno ( questo lo evinco dal fatto che appena mio fratello gli si è avvicinato dove è ora lo ha ringraziato xche gli aveva fatto una carezza. Nessuno che ha provato ha farla mangiare insomma uno schifo assoluto. Nn vanno trattati così i pazienti che nn hanno modo di difendersi. Potrei dilungarmi ancora."
"Devo dire che ho avuto un miracolo al gemelli. Il prof Sanna ha salvato la vita a mio zio, quando le probabilità di sopravvivere erano pari a zero. L’ equipe e’ stata pazzesca. Mi chiamavano tutti i giorni per informarmi. Efficienza pazzesca. Certo al pronto soccorso sono un po’ scarsi."
"In un anno abbiamo avuto due esperienze in questo pronto soccorso schifoso, la prima volta il grandissimo dottore non ha saputo leggere nemmeno una lastra poiché ha diagnosticato una rottura di tre vertebre, con conseguente spesa di 500 euro per un busto da parte nostra, salvo poi essere smentito il mese dopo dai suoi colleghi del reparto. Invece questa volta hanno superato ogni aspettativa hanno lasciato per 3 giorni una persona di 90 anni senza darle alcun medicinale nonostante siano stati portati dalla famiglia. Dispiace per quei pochissimi dottori più che competenti, umani. Poi non io eh, ma quando arriverà qualcuno più arrabbiato più coatto e vi farà capire che siete degli schifosi poi andate a piangere al telegiornale."
"Mia nonna lasciata al pronto soccorso dove non le hanno cambiato il pannolone per due giorni e non le hanno portato da mangiare. Morale della favola? Dopo 4 gg in PS è stata portata a Medicina interna (lei malata oncologica -metastasi al cervello) dove non è stata cambiata a dovere. Le è venuta una bella infezione alle vie urinarie per via delle feci lasciate nel pannolone per 5-6 ore con il catetere attaccato. Secondo voi per cosa è morta? Metastasi al cervello che, dopo la radioterapia, era diventata tessuto necrotico e non più pericoloso o per l’infezione con conseguente blocco renale e conseguente liquido nei polmoni? Vergognatevi. Per non parlare del fatto che nel 2018 sono stata portata al PS dalla mia famiglia per via di ulcere al colon. Mi hanno dovuto fare più Tac perché si dimenticavano il mezzo di contrasto e mi hanno fatta uscire con Tachipirina da 1000 sulla sedia a rotelle. Ho dovuto pagare fior fiori di soldi per fare tutti gli esami privatamente e farmi prescrivere una terapia adatta!!!"
Elenco informativo di aziende, luoghi e servizi di Lazio
⭐ riferimento aziendale 🔍 servizi di ricerca ☎ informazioni sui contatti 🕒 orari di apertura ✍️recensioni 🌍 mappa della città 📷 foto