Aurelia Hospital Pronto soccorso Via Aurelia 860, 00165 Roma
Informazioni
Aurelia Hospital Pronto Soccorso
Benvenuti all'Aurelia Hospital Pronto Soccorso, il vostro punto di riferimento per l'assistenza sanitaria d'emergenza a Roma. Situato comodamente al 860 di Via Aurelia, nel cuore della Città metropolitana di Roma Capitale, il nostro pronto soccorso offre servizi medici di alta qualità, garantendo cure tempestive e professionali per tutte le emergenze sanitarie.
Il nostro team di medici e infermieri altamente qualificati è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per fornire assistenza immediata e personalizzata. All'Aurelia Hospital Pronto Soccorso, ci impegniamo a garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti i nostri pazienti, utilizzando le più moderne tecnologie mediche e protocolli di cura all'avanguardia.
Che si tratti di infortuni, malattie improvvise o qualsiasi altra emergenza medica, potete contare su di noi per ricevere un trattamento rapido ed efficace. La vostra salute e il vostro benessere sono la nostra priorità assoluta.
Per ulteriori informazioni sui nostri servizi o per qualsiasi necessità urgente, non esitate a contattarci o a visitare la nostra struttura. All'Aurelia Hospital Pronto Soccorso, siamo qui per voi, sempre.
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Via Aurelia 860, 00165 Roma, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Recensioni
"Sono in osservazione all' aurelia hospital da 3 giorni e ho riscontrato professionalità cordialità cortesia e gentilezza Il mio voto è 10"
"Siamo arrivati all'Aurelia hospital circa alle ore 15:00, per un dolore forte allo sterno avvertito da mio figlio. Dopo un veloce controllo è stato fatto entrare in pronto soccorso, e alle 15:20 gli è stato fatto il primo prelievo. In seguito è stato lasciato solo, senza che un infermiere informasse me o mio figlio. Arrivate le 18 circa viene portato in un'altra sala attendendo i risultati e di essere inviato per la radiografia, nella totale disorganizzazione di medico e infermiere che venivano ripetutamente chiamate al telefono. Dopo la radiografia siamo rimasti in attesa del secondo prelievo, e chiedendo ad un'altra infermiera quanto dovessimo attendere ci risponde che l'avrebbe fatto lei stessa nel giro di qualche minuto. Ulteriore attesa, ed è stato inaccettabile il trattamento di un infermiere, che ha urlato a mio figlio mentre chiedeva con tono calmo dove fosse andata l'infermiera con cui avevamo parlato. L'infermiere, urlando, dice a mio figlio: "dove è andata secondo te! Sei l'unico qui!!", e sottolineo urlando ad un ragazzo di 20 anni. Già un minuto prima aveva urlato ad un anziano, rimasto lì dal mattino, che voleva solamente alzarsi. Dopo essere entrata ed aver fatto notare il comportamento errato, un altro infermiere (forse suo Compagno di merende), si avvicina a me mentre l'infermiere maleducato si era allontanato per evitarci. Unica nota positiva è il cardiologo, che ha calmato e tranquillizzato mio figlio. Siamo usciti alle 23:00 circa. Assenza di empatia e comunicazione."
"Mercoledì sera 20 marzo abbiamo visitato l'ospedale. Il braccio e il collo mi facevano molto male e non riuscivo a riposarmi. Sono un'insegnante e stavo accompagnando i miei studenti minorenni in gita scolastica. Gli Ho chiesto ad aiutarmi e mi hanno detto che non era un'emergenza. Vergogna."
"Sarebbero da denunciare. Sono venuta alle 23 per forti dolori all’addome ecc. 3 ore di attesa solo per farmi prendere il sangue. Mi bucano male il braccio nonostante mostrassi segni di dolore. Dopo mi fanno rimanere con la cannula nel braccio 1 ora. Appena entro in sala d’attesa ho iniziato a sentirmi male, giramenti di testa e sensazione di svenimento. Prendo una caramella e mi rimetto un po’. Non mi sentivo più il braccio vedendo il palmo diventare viola. Vado da loro per dire che mi sento male e che mi devono togliere quella cosa dal braccio e mi dicono “si ora te la togliamo”. Passa altra mezz’ora. Alla fine arrivano i risultati e mi dicono che è tutto ok, ma a casa vedo scritto che non sono stati eseguiti bene perché mi hanno bucato il braccio male, pertanto alcune voci erano impossibili da determinare, e invece di ripetere le analisi mi hanno detto che è tutto apposto e mandata a casa. Sul foglio dell’accettazione è scritto tutto male, prova del fatto che non mi hanno neanche ascoltata bene e non hanno capito il mio problema. Quando ero di ritorno in macchina ho perso tantissimo sangue dal braccio sporcandomi anche i vestiti. Un grande applauso ai giovani “dottori” che vengono buttati lì per fare esperimenti sulle persone al pronto soccorso di notte, non sapendo poi neanche infilare un ago. Vergogna."
"Premessa che ormai non ci sono più medici, il Pronto Soccorso è un guazzabuglio di gente che va e che viene. Ma la cosa peggiore è che uomini e donne sono stipati insieme nella stessa camera, su delle lettighe, perché i posti letto sono stati tagliati da Monti a suo tempo. Non ci sono medici specialisti che possano venire dal Gemelli perché neurochirurgia, ad esempio, non è contemplata. Forse, e permettetemi una nota molto molto polemica, sarebbe più onesto che il (i) governo(i) dicessero: "Se ti ammali sono affari tuoi, io non ti garantisco un letto decente, cure decenti, medici e infermieri decenti." Pagati tutto o muori. Ormai la filosofia è questa. Che poi si possa "distrattamente" lasciar morire qualche anziano (vedi Covid)..., be' ne guadagna la "sanità". Complimenti ai politici di tutti i colori: hanno distrutto la sanità."
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