Area Sacra di Pyrgi 00058 Santa Marinella
Informazioni
Benvenuti all'Area Sacra di Pyrgi, un'affascinante destinazione situata a Santa Marinella, nella Città metropolitana di Roma Capitale. Questo sito archeologico offre un viaggio indietro nel tempo, permettendovi di esplorare le antiche testimonianze della civiltà etrusca che un tempo fiorì in questa regione. Scoprite i resti dei templi dedicati alle divinità fenicie e immergetevi nella ricca storia che ha plasmato questa terra.
L'Area Sacra di Pyrgi è un luogo perfetto per gli appassionati di storia e archeologia, nonché per chiunque desideri vivere un'esperienza culturale unica. Passeggiando tra le rovine, avrete l'opportunità di ammirare reperti straordinari e di comprendere meglio l'importanza storica di questo sito. Inoltre, la posizione suggestiva vicino alla costa offre panorami mozzafiato, rendendo la visita ancora più memorabile.
Vi invitiamo a scoprire questo tesoro nascosto e a lasciarvi affascinare dalla sua bellezza senza tempo. L'Area Sacra di Pyrgi è facilmente raggiungibile e rappresenta una tappa imperdibile per chiunque visiti la regione. Vi aspettiamo per un'indimenticabile esperienza di scoperta e meraviglia.
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00058 Santa Marinella, Città metropolitana di Roma Capitale, Italia
Recensioni
"Un sito archeologico che ha fatto la storia dell'etruscologia con il ritrovamento delle Lamine di Pyrgi. Voglio dare le 5 stelle a tutti i ragazzi che stanno scavando con fatica e soddisfazione in quel luogo magico, e un ringraziamento al bravissimo archeologo Edoardo che ci ha accompagnato nel sito ....sotto lo sguardo di Astarte/Uni."
"Luogo meraviglioso. Purtroppo l'ho trovato sommerso dall'acqua. Secondo me dovrebbero fare un sistema di drenaggio. Non credo che l'acqua salmastra faccia bene al monumento. Le ultime due foto: il frontone colorato come doveva apparire in origine e la ricostruzione del tempio."
"L'area sacra di Pyrgi, il porto principale di Cerveteri, si trova a sud dell'abitato ed occupa una superficie di circa 10.000 mq. La fase di maggior sviluppo inizia nel 510 a.C. e si prolunga nel corso del secolo successivo. Nel 384 a.C. io luogo sacro fu saccheggiato da Dionigi il Vecchio, tiranno di Siracusa, che portò via un ricchissimo bottino. Gli scavi nella zona, iniziati dal grande etruscologo Massimo Pallottino e tuttora in corso, continuano a rivelare testimonianze straordinarie. Sono stati portati alla luce due distinti santuari, dedicati a divinità diverse: quello monumentale di Leucotea e Ilizia (Templi A e B) e quello meridionale, dedicato a divinità infere. TEMPIO B Dedicato ad Uni (assimilabile alla greca Ilizia e alla fenicia Astarte), fu eretto dal tiranno di Cerveteri Thefarie Velianas nel 510 a.C. circa. Si tratta di un edificio a cella unica con colonne su tutti lati, di ispirazione greca. Il sistema decorativo celebra il mito di Eracle, eroe civilizzatore e protettore degli scambi commerciali Connesso al tempio B è l’edificio delle "Venti Celle”, forse destinato ad accogliere le sacerdotesse della Dea, presumibilmente dedite alla Prostituzione Sacra, e il piccolo recinto “C” con l'altare e il pozzo, dedicato a Tinia, il Giove etrusco. Sullo stipite della cella, erano inchiodate le famose Lamine d'oro di Pyrgi, due in lingua etrusca e una in fenicio, conservate presso il Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, su cui è riportato il nome di Thefarie Velianas e in viene invocata la protezione di Uni-Astarte sul tiranno. TEMPIO A Dedicato all'etrusca Thesan, la Dea dell'Aurora, assimilabile a Leucotea, la dea del mare e della navigazione, fu eretto immediatamente dopo la sconfitta navale di Cuma del 474 a.C. ad opera dei Siracusani. Si tratta di un tempio su podio con tre celle nella parte posteriore. Decorava il frontone posteriore uno straordinario altorilievo raffigurante alcuni episodi della saga dei Sette contro Tebe, anch’esso conservato presso il Museo Etrusco di Villa Giulia. SANTUARIO MERIDIONALE L' area sacra si sviluppa su una superficie di circa 2000 mq con altari, sacelli, fosse e recinti sacri. Si tratta di un luogo dedicato a cluti misterici impiantato nel IV secolo a.C. ad opera di fedeli greci che frequentavano il porto di Pyrgi. Due i “percorsi iniziatici” identificati; uno dedicato a Demetra, l’altro a Dioniso. Destinatari del culto erano anche Suri e Cavatha, divinità etrusche legate al mondo infero, assimilabili rispettivamente ad Apollo e Persefone."
"Ho partecipato ad una interessante visita guidata a cura dei giovani archeologi della Sapienza: da rilevare che per entrare nell'area ci vogliono permessi speciali e sono vietati foto e video mentre nella spiaggia limitrofa erano tranquillamente presenti bagnanti che verso sera hanno addirittura allestito una brace sui resti delle mura ciclopiche!"
"Storia e natura incorniciate in un litorale splendido"
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