Casina dei Vallati Via del Portico d'Ottavia 29, 00186 Roma

"Quello che vedete è il frutto di un recupero fatto - ironia della sorte - sotto il fascismo, a seguito degli scavi per il recupero del teatro Marcello e lo sbancamento di tutte le casupole addossate alle rovine romane. La parte recente è quella che prospetta proprio verso le rovine romane. Alcuni edifici medievali furono risparmiati (questo come l'Albergo della catena, poco distante). La parte frontale è un manufatto rinascimentale mentre la parte posteriore è di epoca medievale. Ora è sede della soprintendenza ai beni archeologici e, dal 2015, anche del museo della Shoah. La denominazione attribuita alla casina deriva dalla famiglia dei Vallati proprietaria tra XIII e XIV secolo di numerosi immobili in questa zona del rione S. Angelo. Un angolo del ghetto molto bello e suggestivo a ridosso del portico di Ottavia dove oltre che ammirare le vestigia romane si deve anche pensare ai tragici fatti che riguardarono questa area. Utili info? Allora cliccate su utile e guardate le altre mie recensioni su Roma."

"Bella struttura medievale posta nel ghetto ebraico, all'interno la sede della fondazione museo della Shoah."

"Sicuramente la posizione aumenta notevolmente il fascino di questa costruzione, in cui si possono distinguere stili diversi che si sono mischiati nella struttura e nel disegno architettonico nel corso dei secoli, anzi, probabilmente dei millenni. Ben inserita con all'interno un semplice museo, che tutto sommato è la cosa di minor interesse rispetto alla bellezza dell'edificio."

"Spazio museo all'interno della Casina dei Vallati per gran parte del 2019 allestito con mostra "Solo Il Dovere Oltre Il Dovere" ricco di reperti storici, fotografici e di stampa con personale molto gentile e disponibile nel raccontarti il terribile momento storico vissuto dal popolo Ebreo"

"Luogo da visitare assolutamente. All'interno della Casina, si trova una raccolta di documenti, fotografie e anlcuni oggetti, che raccontano uno dei momenti più vergognosi della storia d'Italia. Una guida vi accompagnerà nel percoso narrativo della mostra permanente. Si vedrà come la comunità ebraica (una delle più antiche d'Europa), sia passata dall'essere assolutamente integtrata nella nazione, all'essere considerata "sub umana". Racconti di violenza, di umiliazione, di coraggio, ma soprattutto di tradimento e vigliaccheria. Una vergogna che si deve avere il coraggio di ascoltare, per non dimenticare MAI!"