Ara della Regina

"Un luogo unico, forse il tempio più imponente e carico di storia dell'intera civiltà etrusca. Si raggiunge guidando con grande cautela e al minimo dei giri su una strada sterrata di circa 3-4 km, fino a un grande parcheggio abbandonato a se stesso, che dista 5-600 metri circa dall'Ara vera e propria. Una volta arrivati, lasciatevi contagiare dalla bellezza del luogo e camminate lentamente attorno ai resti del tempio per ricostruirne mentalmente le dimensioni e l'orientamento. Consiglio di visitare prima il museo archeologico di Tarquinia per approfondire la storia del luogo, degli scavi compiuti (tuttora in corso) e i reperti ritrovati, tra cui i bellissimi cavalli alati che un tempo adornavano uno dei frontoni del tempo stesso."

"Misterioso ... Fuori del mondo reale ... Non è difficile raggiungere queste rovine semiabbandonate ... Ogni tanto vengono organizzati concerti ed eventi ... Stupendo il dettaglio del paesaggio con lo scampolo di mare ... La natura tutta intorno ... Hai la sensazione di un cammino nel tempo!"

"Questo antico e importante tempio etrusco sorge su un pianoro spesso sferzato dal vento, e sebbene rimanga solo il basamento dà subito una sensazione di grande imponenza. I due famosi Cavalli Alati che ora si trovano al Museo di Tarquinia molto probabilmente si trovavano su un timpano del frontone. Per me è sempre bello passeggiare intorno a questa area, purtroppo abbandonata a sè stessa, soprattutto poco prima dell'ora del tramonto perché essendo dominante la posizione il panorama è davvero notevole."

"Basamento di grandissimo tempio etrusco dominante il sito dell'antica Tarquinia. Si arriva percorrendo circa 2 chilometri di strada non asfaltata ma comunque transitabile con la dovuta cautela. Luogo di grande fascino"

"Info camperisti : Invogliato dalla visita alla necropoli e al bellissimo museo civico di Tarquinia , ho pensato che fosse necessario recarsi all’ “Ara della Regina “ dove sono stati rinvenuti i cavalli alati che facevano parte del frontone del tempio.Devo confessarvi che la strada di circa due chilometri che dalla statale porta al parcheggio del sito sono in uno stato pietoso con forti avvallamenti e sassi . Arrivato in quello che doveva essere il parcheggio del sito ho trovato la desolazione e la distruzione di quello che doveva essere un area picnic. Con una passeggiata di 300 metri nel nulla e con le informazioni avute da un contadino sono arrivato alla zona archeologica (altrimenti introvabile) recintata e chiusa da una transenna in legno. In tutta l’area circostante sorgeva la vecchia Tarquinia di cui non si vede traccia . Il luogo comunque è magico immaginando quello che doveva essere questo tempio . In Italia abbiamo troppi siti archeologici e purtroppo li trascuriamo e dimentichiamo , un vero peccato."