Caffetteria salvo D'acquisto Via Vittorio Veneto 1, 80056 Ercolano, Città Metropolitana di Napoli
Informazioni
Benvenuti alla Caffetteria Salvo D'Acquisto, un angolo di gusto e convivialità situato nel cuore di Ercolano, presso l'indirizzo 1 Via Vittorio Veneto. La nostra caffetteria è il luogo ideale per chi cerca un ambiente accogliente dove potersi rilassare e godere di una pausa all'insegna del buon cibo e del caffè di qualità.
Proponiamo una vasta selezione di bevande calde e fredde, accompagnate da deliziose specialità locali e internazionali. Che si tratti di una colazione energetica, un pranzo leggero o un aperitivo serale, il nostro menù saprà soddisfare ogni palato. Inoltre, offriamo una selezione di prodotti artigianali e gastronomici che potrete acquistare direttamente nel nostro store.
La Caffetteria Salvo D'Acquisto non è solo un bar o un ristorante, ma un punto di ritrovo dove la cordialità e la qualità del servizio sono di casa. Venite a trovarci per scoprire un'esperienza culinaria unica nel suo genere, nel cuore della Città Metropolitana di Napoli. Vi aspettiamo per rendere ogni vostra visita speciale.
Foto
Orari di apertura
Lunedi:
09:00 - 23:00
Martedì:
10:00 - 23:30
Mercoledì:
10:00 - 23:30
Giovedì:
09:00 - 23:00
Venerdì:
09:00 - 23:00
Sabato:
09:00 - 23:00
Domenica:
10:00 - ?
Recensioni
"Confermo che si tratta di una trappola per turisti: 3€ il cappuccino e 2,5 € il caffè. Quasi il doppio rispetto ai locali in zona. Non ci sono prezzi esposti."
"L'educazione, questa sconosciuta. Faccio questa recensione a distanza di tempo e sinceramente non mi meraviglio di averne letto tante altre così negative. Questo tipo di bar si trova purtroppo in tanti luoghi turistici e alcune loro cattive abitudini, tipo i prezzi "personalizzati" per il turista, sono tristemente diffuse. Io però non mi ci sono avvicinato da turista, ero un cliente indigeno, ed ho cominciato ad andarci con frequenza in epoca covid. Rimasi piacevolmente colpito dal giovane titolare perché egli mi parlava spesso del valore dell'educazione e di come lo stesso non fosse più un modus vivendi condiviso dalla società attuale. Questo succedeva quando le tante restrizioni che in quel periodo venivano imposte dai governi al settore della ristorazione, facessero sì che i titolari fossero costretti, per così dire, ad abbassare la cresta con i pochi clienti che ancora c'erano, e poiché il turismo degli stranieri era in pratica fermo, bisognava cercare di tenersi buoni quelli "locali, a tratti comportandosi in maniera quasi servile . Quel periodo fortunatamente è passato e gli stranieri sono tornati, e con loro sono tornati anche i loro soldi. Una mattina che di turisti ce n'erano tanti, mi fermai per prendere un cornetto. Mentre mi decidevo su cosa prendere da bere vidi che il giovane fratello del titolate tirò fuori dal frigo una bevanda. Gli chiesi cortesemente cosa fosse, sembrava tipo melone, al che il tipo mi rispose " ma perché me lo chiede, deve comprare o deve fare domande?". Rimasi veramente basito, avevo fatto una domanda normalissima. Scusa, se magari volessi scegliere questa bibita invece del solito caffè, posso semplicemente chiedere così, tanto per sapere, di cosa si tratta e che ne so, se per esempio è alcolica ? Lo sentivo poi borbottare " è...una spremuta...arance...una spremuta"...Ad un certo punto, accortosi di questo battibecco, intervenne il fratello, " il paladino dell'educazione di cui sopra", il quale mi fa : "no ma lui lo ha detto perché tante persone chiedono informazioni sui prodotti e poi non li comprano ". Dunque, gli risposi, innanzitutto io non sono "tante persone", mi conosci, abbiamo parlato tante volte, perché vi state comportando così? Ma ormai era tardi. Il tempo in cui io ero stato per le loro necessità un cliente gradito, era finito. Alla fine quando poi ho pagato il cornetto, il fratello nel darmi il resto, addirittura quasi me lo tirò sul bancone, per non dire in faccia. L'EDUCAZIONE, QUESTA SCONOSCIUTA. Mi è venuto poi da chiedermi il perché di quella prima reazione così "nervosa" alla mia semplice domanda. L'unica ipotesi che mi è sembrata più verosimile è che una spremuta d'arancia, per definizione, va fatta al momento, perchè va consumata poco dopo, altrimenti perde tutte le sue caratteristiche nutritive. Se tu ce l'hai già pronta, beh, non la puoi chiamare e "vendere" per spremuta, è un succo, niente di più, e deve avere un altro prezzo. Possibile che all'epoca la mia ingenua domanda su cosa fosse quella bibita sia stata letta come l'aver "sgamato" e criticato il non onestissimo modo di personalizzare le spremute ? Ai posteri l'ardua sentenza."
"STATE LONTANI!!! Trappola per turisti. Prezzi non esposti e fatti a caso. Ovviamente il doppio rispetto altri bar dietro l'angolo. Io ho pagato 2.50€ un caffè niente di che e quando ho chiesto il motivo mi è stato risposto in modo scocciato "perché l'ha bevuto seduta al tavolo". (Vista stazione) Che brutta figura fate. PESSIMI"
"Ci sono cascato anche io. 2.50 per il caffè. Se dovete aspettare il bus per il camino del Vesuvio girate l'angolo e troverete una vasta scelta di bar."
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