Chiesa dei Santi Marcellino e Festo Largo San Marcellino, 80138 Napoli, Città Metropolitana di Napoli
Informazioni
La Chiesa dei Santi Marcellino e Festo è una gemma storica situata nel cuore di Napoli, precisamente in Largo San Marcellino, nella Città Metropolitana di Napoli, 80138, Italia. Questo luogo di culto è non solo un importante centro spirituale per la comunità locale, ma anche una rinomata attrazione turistica che attira visitatori da tutto il mondo.
Fondata in epoca medievale, la chiesa è dedicata ai santi Marcellino e Festo, e rappresenta un magnifico esempio di architettura religiosa che riflette la ricca storia culturale di Napoli. Al suo interno, i visitatori possono ammirare splendidi affreschi e opere d'arte sacra che narrano storie di fede e devozione.
La Chiesa dei Santi Marcellino e Festo offre a tutti i suoi visitatori un'atmosfera di pace e riflessione, rendendola il luogo ideale per una pausa spirituale durante la scoperta della vivace città partenopea. Che siate in cerca di un momento di preghiera, di una visita culturale o semplicemente di un angolo di tranquillità, questa chiesa vi accoglierà con la sua bellezza e la sua storia senza tempo.
Vi invitiamo a scoprire questo affascinante angolo di Napoli, dove la spiritualità e la storia si intrecciano in un'esperienza unica e indimenticabile.
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Recensioni
"Presentazione Libro di Franco Contaldo Federico II e Francesco d'Assisi"
"Probabilmente uno dei luoghi più belli e sconosciuti del centro storico. Nelle immediate vicinanze sono da segnalare - la Chiesa del Gesù Vecchio - Museo di Mineralogia - Museo di Zoologia - Museo di Antropologia - Museo di fisica Chiostro di San Marcellino/ Vico San Marcellino / Largo San Marcellino Esso è la sede del Dipartimento di Scienze Politiche e del Museo di Paleontologia di Napoli dell'Università Federico II. Storia I origine un complesso monastico, la sua storia risale all'Alto medioevo: infatti, in un documento del 1º marzo 763 la badessa del primitivo monastero dei Santi Marcellino e Pietro cedette al duca di Napoli Stefano II una casa con orto in prossimità della chiesa del monastero.[1] Dopo quattro anni Stefano II fu eletto vescovo e fondò un'altra casa religiosa, dedicata a San Festo, confinante con il monastero di San Marcellino. Il monastero dei Santi Marcellino e Pietro fu oggetto di alcuni interventi, come il rimaneggiamento avvenuto nel IX secolo e la cessione di un quadro da parte dell'arcivescovo di Napoli che probabilmente era stato donato da Basilio II Bulgaroctono. Vista di dell'arcata sul lato lungo Nel 1565 il monastero di San Festo venne soppresso a causa delle povertà delle sue rendite e delle vocazioni; inoltre su di esso gravarono anche le leggi del Concilio di Trento in materia di monasteri ed edifici religiosi. Nel frattempo, quand'anche altri luoghi di culto cittadini si unirono tra loro, quello di San Festo si accorpò al complesso dei Santi Marcellino e Pietro con però gravi conseguenze: alcune monache, infatti, furono fatte prigioniere mentre le altre si piegarono alla regola del monastero. Da questo momento in poi il monastero si chiamò dei Santi Marcellino e Festo.[1] Di conseguenza, con queste nuove acquisizioni furono necessari lavori di ristrutturazione e di espansione, tanto che il 2 agosto 1567 fu iniziata la trasformazione degli ambienti sotto la direzione di Giovanni Vincenzo Della Monica. Tuttavia, alla fine del Seicento la situazione economica si aggravò causando non pochi problemi strutturali a tutto il complesso; ad esempio, le volte delle camere e della chiesa erano quasi pericolanti. Per sollecitare il restauro della chiesa fu necessario l'annuncio della visita del cardinale Francesco Pignatelli. L'opera di ristrutturazione fu avviata nel 1754 sotto la guida di Mario Gioffredo e Luigi Vanvitelli; il primo fu però estromesso dai lavori e pertanto fu il solo Vanvitelli a completare nel 1772 l'opera con la chiusura del lato est del chiostro, con la realizzazione di un chiostrino disposto su un livello inferiore e sul quale si affaccia l'oratorio della Scala Santa. Nel XIX secolo il monastero, con il regno di Gioacchino Murat, fu soppresso per divenire dapprima educandato femminile e successivamente convitto. Nel 1907 le sale del chiostro furono trasformate per ospitare l'Università di Napoli;[1] tuttavia la struttura, al fine di renderla idonea alla sua nuova funzione, fu danneggiata a causa dell'aggiunta di un ulteriore corpo di fabbrica adiacente. Nel 1932 invece altri ambienti son divenuti sede del Museo di Paleontologia della città."
"Un luogo meraviglioso all’interno dell’Università degli studi Federico II. Se volete vedere un posto poco turistico ma dall’alto spessore culturale, siete nel posto giusto."
"Meravigliosa chiesa ubicata nel Largo San Marcellino del Centro Storico di Napoli, in corrispondenza del Decumano inferiore della città. L'edificio presenta un impianto architettonico rinascimentale. I bellissimi affreschi interni sono stati progettati dal Vanvitelli, splendidi i marmi di raffinata fattura. La chiesa ha anche un meraviglioso chiostro che vale la pena vedere.Tuttavia, vale la pena precisare, che non è sempre possibile visitarla e conviene effettuare una prenotazione. Nella Chiesa, però, vengono organizzati eventi musicali di notevole spessore. Ricordo il bellissimo concerto organizzato dall'Ensenble di musica antica della "Pietà dei Turchini" del 2014. Musica e bellezza del luogo, si fusero in un'unica dimensione da sogno."
"Luogo molto bello ed interessante. Ampio chiostro dalle diverse ambientazioni. Dall'esterno appare un po' nascosto, ma varcata la soglia scoprite pace e ampi spazi. L'interno della chiesa con tutte le sue decorazioni e lavorazioni è tutta una scoperta nei vari dettagli"
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