Museo Archeologico dell’Antica Capua Via Roberto d'Angiò 44, 81055 Santa Maria Capua Vetere, Provincia di Caserta
Informazioni
Il "Museo Archeologico dell’Antica Capua" è un affascinante viaggio nella storia situato in Via Roberto d'Angiò 44, a Santa Maria Capua Vetere, nella provincia di Caserta. Questo museo offre ai visitatori un'opportunità unica di esplorare l'antico patrimonio della regione, presentando una vasta collezione di reperti che raccontano la storia e la cultura dell'antica Capua. Tra le sue esposizioni, troverete manufatti di epoca romana, sculture, ceramiche e mosaici che testimoniano la ricchezza e l'importanza storica di questa area. Il museo è un luogo ideale per gli appassionati di archeologia e per chiunque desideri approfondire la conoscenza del passato di questa affascinante regione italiana. Venite a scoprire le meraviglie del tempo e lasciatevi trasportare indietro nei secoli in un ambiente che combina didattica e bellezza storica.
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Contatti
Via Roberto d'Angiò 44, 81055 Santa Maria Capua Vetere, Provincia di Caserta, Italia
Orari di apertura
Lunedi:
Fine settimana
Martedì:
09:00 - 18:30
Mercoledì:
09:00 - 18:30
Giovedì:
09:00 - 18:30
Venerdì:
09:00 - 18:30
Sabato:
09:00 - 18:30
Domenica:
09:00 - 18:30
Recensioni
"Sicuramente uno dei più bei musei campani Bellissimo e ben organizzato Il Museo Archeologico, il Mitreo e l’Anfiteatro Il Circuito Archeologico dell’Antica Capua comprende il Museo Archeologico, il Mitreo e l’Anfiteatro. I tre siti si trovano nella città di Santa Maria Capua Vetere, non lontano dalla Via Appia, tra le principali arterie della viabilità romana. La storia dell’antica città si può ripercorrere nel Museo Archeologico, con un percorso che va dall’Età del Bronzo al I secolo a.C. L’età romana costituisce per la città un momento di particolare prestigio: Cicerone la definì altera Roma, seconda Roma. Lo splendore raggiunto in questo periodo è testimoniato dall’Anfiteatro costruito tra il I e il II secolo d.C., la cui mole ne fa il secondo in Italia per ordine di grandezza dopo il Colosseo. Accanto ad esso, oggi il Museo dei Gladiatori consente di approfondire la storia dell’edificio e dell’annessa Scuola dei Gladiatori, famosa per le vicende legate alla figura del gladiatore Spartaco."
"Questo museo raccoglie le testimonianza delle tante stratificazioni di epoche diverse che sono emerse scavando il sito archeologico: ogni sala è dedicata a un tema storico. All’ingresso del museo, accoglie la statua del Satiro in riposo, poi si passa ai reperti dell’Età del Ferro, al periodo greco con splendidi vasi, a quello sannitico e infine a quello romano. Adiacente al museo, il Mitreo è uno dei più importanti templi sotterranei dedicati al dio orientale Mitra, a testimonianza di quanto tale culto fosse diffuso a Capua durante la dominazione romana. Scendendo dalla rampa di scale si raggiunge una camera di 23 x 3 metri con una volta a botte e un emozionante affresco con il rituale dell’uccisione di un toro da parte di Mitra. Ma le meraviglie non sono finite: lungo la parete si ammira un incantevole bassorilievo di Amore e Psiche."
"Dopo l'anfiteatro non si può non visitare il museo archeologico! Un percorso nella storia di un territorio ricco di una forte identità."
"IL MUSEO ARCHEOLOGICO Il Museo archeologico dell’antica Capua è ospitato in un edificio storico della metà dell’800, originariamente sede di una Caserma di Cavalleria. L’immobile fu costruito inglobando la torre di Sant’Erasmo, dove nel 1278 nacque Roberto d’Angiò e dove fu ospitato il papa Bonifacio VII. La Torre si era a sua volta insediata sui resti del Capitolium, collocato nella parte meridionale dell’antico Foro. Il complesso museale, dal 1981 di proprietà del MiC, ospita il museo - inaugurato nel 1995 - i laboratori di restauro, la ludoteca museale, sale espositive, sale conferenza, i depositi e gli uffici di direzione. L’edificio, in muratura tufacea con copertura lignea a falde, si sviluppa prevalentemente intorno ad un cortile, di forma quadrata, ampio circa 2800 mq, con un giardino centrale, anch’esso un 'museo a cielo aperto' con frammenti lapidei, sarcofagi e un imponente mosaico a tema marino riferibile ad un grande impianto termale ubicato non lontano dal Foro della città. L’androne di accesso offre al visitatore la possibilità d’ingresso, oltre che alle sale espositive, anche ad ambienti dedicati ad attività didattiche e laboratoriali, nel punto in cui sorgevano la torre di S. Erasmo e il Capitolium. Il patrimonio archeologico attualmente esposto si è costituito a partire dagli anni ‘80 del Novecento, grazie agli scavi effettuati sul territorio che, attraverso l’esplorazione di necropoli, spazi urbani, aree sacre oltre che dell’Anfiteatro campano, hanno gettato le fondamenta per la moderna conoscenza della Capua antica. A partire da quegli anni si sono succedute ricerche e scoperte che hanno consentito di recuperare un ricco patrimonio materiale ed immateriale che ha generato l’esigenza di istituire nel 1995 un 'museo del territorio' che completa e si pone in continuità con il Museo provinciale campano di Capua, fondato nel 1870 e inaugurato nel 1874, che accoglie la maggior parte dei reperti provenienti dal Santuario di Fondo Patturelli, in particolare la straordinaria collezione delle famose statue in tufo, conosciute come le matres di Capua. Nel 2022 è stata inaugurato un nuovo percorso museale, realizzato con la mostra permanente dal titolo “I Segni del Paesaggio: L’Appia e Capua”, che segna l’avvio della sezione romana del Museo. La mostra espone 100 opere conservate dalla metà del secolo scorso e, in alcuni casi anche dall’inizio del secolo, molte delle quali mai esposte prima e presentate ora al pubblico per la prima volta: ritratti e imponenti statue in marmo, sculture, affreschi, pavimenti musivi, sepolture, cippi miliari e iscrizioni che rappresentano i testimoni parlanti dell’Appia lungo il suo cammino nella Capua romana. IL MITREO Il Mitreo di Santa Maria Capua Vetere, datato alla fine del I sec. d.C., è ritenuto il più antico d’Occidente e uno dei più importanti luoghi mitraici. Il culto solare di origine indo-persiana penetra in Campania attraverso schiavi e mercanti giunti dal porto di Delo a Puteoli (Pozzuoli). In Occidente il culto assume caratteri misterici e si diffonde tra il II e III sec. d.C., soprattutto tra militari, schiavi e gladiatori. A Capua, sede di una delle più note scuole gladiatorie, si diffonde precocemente; significativa infatti è la presenza di Mitra tra le divinità delle chiavi d’arco dell’anfiteatro. Scoperto nel 1922 e visitabile dal 1937, il Mitreo è accessibile da un edificio a torretta da cui si scende negli ambienti sotterranei che rievocano la grotta in cui Mitra nasce ed imprigiona il Toro. Attraverso un oscuro vestibolo si entra nella suggestiva sala di culto, dove lo sguardo è catturato dalla straordinaria megalografia con la scena del sacrificio del toro (tauroctonia) e dalla volta stellata di copertura. L’atmosfera del luogo rende il Mitreo il luogo più affascinante del circuito archeologico dell’antica Capua"
"Una sorpresa incredibile. Il museo si trova in una struttura bellissima, una corte antica. All'interno di questa struttura gli spazi dedicati alle esposizioni di reperti archeologici non sono così vasti o numerosi, ma sono davvero ricchi di pezzi di assoluta bellezza e importanza. Per fortuna sembra si stia valorizzando grazie alla mostra/iniziativa che promuove alcuni tra i luoghi fondamentali dell'antica via Appia. L'ho visitato per puro caso e lo consiglio tantissimo. Un gioiello nascosto. P.S. il biglietto è associato a quello dell' anfiteatro campano, a poco meno di 1 km di distanza"
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