Borgo di Castello del Matese 81016 Castello del Matese
Informazioni
Benvenuti al Borgo di Castello del Matese
Situato nel cuore pittoresco di Castello del Matese, nella splendida Provincia di Caserta, il Borgo di Castello del Matese è un'oasi di tranquillità e bellezza naturale. Immerso nel verde delle montagne del Matese, il nostro borgo offre un'esperienza unica che combina il fascino della tradizione con il comfort moderno.
Al Borgo di Castello del Matese, ci dedichiamo a offrire un'accoglienza calorosa e autentica. La nostra struttura è il punto di partenza ideale per esplorare le meraviglie naturali e culturali della regione, con sentieri escursionistici mozzafiato e storiche attrazioni locali a pochi passi di distanza.
I nostri ospiti possono godere di camere accoglienti e ben arredate, ognuna progettata per garantire il massimo relax. Inoltre, il nostro ristorante propone delizie culinarie locali, preparate con ingredienti freschi e genuini, per un'esperienza gastronomica indimenticabile.
Che siate in cerca di una fuga romantica, di un'avventura all'aria aperta o di un luogo per rilassarsi e rigenerarsi, il Borgo di Castello del Matese vi aspetta per offrirvi un soggiorno indimenticabile. Venite a scoprire la magia e l'ospitalità del nostro borgo ai piedi delle maestose montagne del Matese.
Indirizzo: Castello del Matese, Provincia di Caserta 81016, Italia
Vi aspettiamo per farvi vivere un soggiorno unico e speciale.
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81016 Castello del Matese, Provincia di Caserta, Italia
Recensioni
"Le origini di questo paese sono incerte e risalgono al tempo dei Sanniti. Il borgo medievale sorge su una terrazza naturale a circa 476 s.l.m., ottimo posto di osservazione della sottostante valle alifana e punto d’accesso obbligatorio del massiccio del Matese. La prima fortezza di Castello Matese, costruita per scopi difensivi, risale al IX sec. e fu fortificata, successivamente, tra l’XI – XII sec. dai Normanni, come mostra la tecnica di costruzione delle due torri e delle mura superstiti. Nel 1229 il feudo, ceduto da Federico II di Svevia a Tommaso d’Aquino, fu assediato dalle truppe pontificie comandate dal cardinale Giovanni Vitelleschi di Tarquinia. Nel 1460 Castello Matese, feudatari i Gaetani d’Aragona, subì un nuovo assedio ad opera dei Baroni che si erano ribellati a Ferrante I d’Aragona. L’elemento dominante di Castello del Matese è la torre a simbolo del predominio normanno nell’Italia meridionale e del fenomeno dell’incastellamento in pieno medioevo. Il centro storico appare ancora oggi fortificato, con i resti di due torri normanne risalenti ai secoli X e XI, ed i resti di un monastero cistercense del Duecento, comprendenti le mura di cinta con alcuni archi e una torre. L'impianto urbano, organico, è caratterizzato da edilizia di base fra cui spiccano le emergenze architettoniche religiose. Costituiscono interessanti esempi di architettura sacra la parrocchiale di Santa Croce, fondata nel Medioevo e rifatta nel Seicento in stile barocco, la cappella del Purgatorio e le chiese settecentesche di Santa Maria di Ogni Grazia, di Sant'Agostino, un tempo convento dei padri agostiniani, e di Sant'Antonio da Padova."
"Paese da visitare, magari se si è di ritorno dal lago..."
"Il paese ha origini sannite, ed è sempre stato usato come roccaforte difensiva , sotto i normanni come quasi tutti i castelli del sud fu fortificato a scopo difensivo. Citato per la prima volta da Titio Livio in due passi (guerre sannitiche X.14 e guerre puniche XXVI.18), nel XIII secolo fu sede di un primo assedio da parte delle forze guelfe contro Tommaso d'Aquino, signore ghibellino del luogo. Nel 1460 fu sede di un altro assedio perpetrato dall'esercito baronale ribelle a Ferdinando I d'Aragona. Si era schierato a favore di quest'ultimo il conte Onorato Gaetani, signore di Piedimonte. Il paese dipendeva amministrativamente da Piedimonte ed i cittadini di Castello eleggevano ogni anno sei consiglieri che li rappresentavano nell'Universitas del capoluogo di contea. Il 12 febbraio 1752 ottenne l'autonomia amministrativa, ma il piccolo centro, a causa della mancanza di risorse economiche, richiese nuovamente l'unione con Piedimonte nel 1762. Tornò indipendente nel 1803 chiamandosi "Castello di Piedimonte". La denominazione mutò in "Castello d'Alife" nel 1862 e in "Castello del Matese" il 13 agosto 1970. Dal 1890 al 1920 il paese conobbe un periodo di prosperità, grazie anche alle rimesse in denaro e oro provenienti dai castellani emigrati all'estero, tanto che la cittadina fu soprannominata "banca del Circondario". Nel 1912 venne costruita la strada carrozzabile che ha agevolato lo sviluppo economico della zona. Nel 1920 è stata raggiunta dall'elettrodotto. Dal 1927 al 1945 appartenne alla provincia di Benevento, a seguito della temporanea soppressione della provincia di Caserta in epoca fascista."
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