Quota 85 Enrico Toti 34074 Monfalcone
Informazioni
Benvenuti alla struttura Quota 85 Enrico Toti, situata nel cuore della splendida regione del Friuli-Venezia Giulia, nella provincia di Gorizia, a Monfalcone. Il nostro albergo offre una confortevole e accogliente sistemazione, ideale per trascorrere un soggiorno indimenticabile.
La struttura è dotata di camere spaziose e ben arredate, completamente attrezzate per garantirvi un comfort assoluto durante il vostro soggiorno. Ogni camera dispone di aria condizionata, connessione Wi-Fi gratuita, TV a schermo piatto, minibar e bagno privato.
Il nostro ristorante propone piatti della cucina locale, preparati con ingredienti freschi e di alta qualità, sapientemente selezionati dai nostri chef. Inoltre, la struttura mette a disposizione degli ospiti una ricca colazione a buffet ogni mattina, per iniziare la giornata con energia.
Quota 85 Enrico Toti offre una vasta gamma di servizi, tra cui una comoda reception aperta 24 ore su 24, servizio in camera, servizio lavanderia, deposito bagagli e parcheggio gratuito. Potrete anche usufruire del servizio navetta, disponibile su richiesta.
Situato in posizione strategica, la struttura è l'ideale per chi desidera visitare le città di Gorizia, Trieste, Udine e la vicina Slovenia. Per gli appassionati di storia e cultura, la zona offre numerose attrazioni, come il Castello di Miramare, il Museo Revoltella a Trieste e il Teatro Romano di Aquileia.
Siamo certi che il nostro albergo vi offrirà un'esperienza unica e indimenticabile. Siamo pronti ad accogliervi e a farvi sentire a casa vostra!
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Recensioni
"Questo posto è importante perchè c’è il monumento in onore a Enrico Toti che perse la vita proprio in questo punto del Carso durante la Sesta Battaglia dell’ Isonzo nel 1916. Chi era Enrico Toti? Enrico Toti nacque nel 1882 a Roma. A 15 anni si arruolò nella marina militare come mozzo. Dopo la morte del fratello, si congedò e divenne ferroviere. Purtroppo, nel 1908 quando stava guidando la locomotiva,scivolò e la sua gamba sinistra fu stritolata. Non ci fu niente da fare… e la sua gamba fu amputata all’ altezza del bacino. Da questo momento in poi Toti imparò a gestire questo handicap con lo sport, infatti vinse la medaglia d’argento per aver attraversato il Tevere a nuoto. Ma non solo, Toti sapeva andare anche in bici con una sola gamba. Nel 1915 quando l’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria, Toti decise di arruolarsi nell’ esercito, ma a causa della sua sitazione fisica non fu preso. Toti allora, decise di raggiungere le linee del fronte con la sua bicicletta. A questo punto, i comandanti lo fecero arruolare come volontatio civile. Il suo compito era quella di portare ordini ai vari reparti e aiutare i soldati analfabeti a scrivere le lettere da mandare alle loro famiglie. In aprile, il comandante decise di proclamarlo vero soldato, dandogli l’elmetto e le stellette del bersagliere. Ma nell’ agosto durante una battaglia Toti morì a quota 85 e lanciò la sua stampella davanti al nemico. Questo gesto lo fece diventare un eroe tanto che il re decise di donargli la medaglia d’oro postuma per il valore militare. Vicino al monumento c’è anche una zona sacra dove ci sono i cippi dei caduti in guerra ed in particolare delle brigate che parteciparono alla battaglia."
"Tantissimi blocchi di pietra con targhe commemorative dei vari battaglioni caduti in guerra."
"Passeggiata facile e piacevole. Luogo della memoria dove il silenzio ti parla della storia vissuta nelle trincee."
"Sentieri facili da percorrere e buone indicazioni in un luogo che ti fa tornare indietro nel tempo"
"Super camminata tra i ricordi della storia italiana"
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