Ospedale Santa Maria delle Croci
Informazioni
L'Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, situato in Viale Vincenzo Randi, 5, è il punto di riferimento per la salute e il benessere della comunità ravennate. La struttura è un establishment sanitario moderno, che si distingue per la qualità delle prestazioni e la professionalità del personale, composto da medici, infermieri e tecnici qualificati. L'ospedale offre una vasta gamma di servizi sanitari, che vanno dalla diagnostica e cura delle malattie acute e croniche, alla riabilitazione, alla prevenzione e alla medicina del lavoro. La struttura dispone di reparti specializzati in medicina interna, chirurgia generale, ortopedia, cardiologia, gastroenterologia, neurologia, oncologia, pneumologia, radiologia, pronto soccorso e molti altri. Inoltre, l'Ospedale Santa Maria delle Croci è dotato di attrezzature all'avanguardia e di tecnologie innovative, che garantiscono le migliori prestazioni e il massimo comfort per i pazienti. La struttura è facilmente raggiungibile e si trova in una posizione strategica, vicino ai principali mezzi di trasporto e a numerosi servizi, quali parcheggi, negozi, bar e ristoranti. Per chi cerca un ospedale di qualità, affidabile e professionale, l'Ospedale Santa Maria delle Croci rappresenta la scelta ideale.
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Contatti
Viale Vincenzo Randi 5, 48121 Ravenna, Provincia di Ravenna, Italia
Recensioni
"Al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni c.a Consiglio dei Ministri c.a.Ministri e Sottosegretari c.a.membri della Camera e Senato Al Presidente della Conferenza delle Regioni e PA Oggetto: Non lasciamo soli i nostri cari negli ospedali e RSA rivendichiamo il diritto di visita! Egregio Presidente, nel Suo discorso di insediamento Lei ha annunciato un nuovo modello di gestione della pandemia. Ebbene, sono passati quasi tre anni dallo scoppio del Covid-19 ma ospedali ed RSA restano ancora difficilmente accessibili per i familiari dei malati. Quando i ricoverati sono fragili, anziani o disabili la comunicazione con i familiari viene mediata dagli operatori sanitari che non sempre hanno il tempo o la possibilità di aggiornarli sulle loro condizioni. Il rispetto dei diritti del malato costituisce la realizzazione in concreto dei principi fondamentali del diritto alla salute e del diritto alla cura. Il rispetto dei diritti dei pazienti si traduce nella necessità di adottare, da parte delle strutture nazionali, le misure tecniche ed organizzative volte a rendere effettivi i principi che derivano dall’obbligo, costituzionalmente imposto, di tutelare la salute “come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (art. 32 Cost.). La “Carta Europea dei diritti del malato”, nata nel 2002, attraverso la collaborazione tra varie organizzazioni presenti in vari Paesi dell’Unione Europea, sancisce 14 diritti del paziente che devono essere garantiti ad ogni singolo individuo. Nell’articolo 10 “Ogni famiglia che si trova ad assistere un suo componente ha diritto di ricevere dal Servizio sanitario il sostegno materiale necessario.” La dignità del paziente, quale persona umana, è un valore fondamentale dell’assistenza ospedaliera e, come tale, l’Azienda Sanitaria deve garantirne la tutela da parte di tutti gli operatori che, a qualunque titolo, si trovino ad operare presso il nosocomio e possano entrare in contatto con il paziente. Il popolo italiano ha troppo sofferto per questa segregazione: è ora di cambiare pagina. I nostri cari non possono essere lasciati soli nel momento del bisogno. Ognuno di noi è a rischio di solitudine se entra in ospedale e i nostri familiari non possono entrare a visitarci e assisterci. La situazione epidemiologica e la disponibilità di cure non giustificano più tali misure. Il recupero dei malati è fortemente agevolato dalla vicinanza dei familiari. Confidiamo nella Sua sensibilità di rappresentante del popolo italiano affinché revochi le misure che limitano gli accessi e consenta che nel momento del bisogno dei cittadini siano circondati dai propri affetti. Cordialmente (Marcello Gulminelli)"
"Frequento per cittadinanza e per bisogno questo ospedale da oltre 50 anni e qui vi sono nato. Devo ammettere che purtroppo e forse nemmeno per volere della amministrazione ma più per politiche nazionali il nostro ospedale è andato negli anni via via peggiorando in modo significativo e sempre più marcato fino agli infiniti problemi dei giorni nostri che quasi quotidianamente assurgono alle cronache locali. Le eccellenze di un tempo sono scomparse. Il pronto soccorso è diventato un girone infernale in cui povere anime malate attendono per lunghissime ore di poter essere visitate. Il personale sanitario è spesso insofferente e poco empatico verso chi viene in questo luogo per trovare risposte ai propri mali e sofferenze. Un quadro umano desolante anche se rimangono ancora piccole sacche di umanità che però dipendono solo dal buon cuore del singolo dottore o infermiere. Detto questo si sono fatti grandi lavori strutturali ma al contempo si sono ridotti i posti letto e si è investito pochissimo sul personale che al momento risulta grandemente sottodimensionato soprattutto in pronto soccorso ma anche in altri reparti (attestato da numerosissimi articoli dei giornali locali). Questo unito al fatto di tempi biblici di attesa per qualsiasi tipo di visita o prestazione sanitaria nonostante siamo la nazione con le tasse più alte in europa pone già in partenza il paziente ravennate in uno stato di sconforto e abbandono! Purtroppo quel polo sanitario che un tempo era il fiore all'occhiello della romangna è solo un caro ricordo. Oggi ci si scontra con ritardi, inefficienze, malasanità, etc."
"Arroganza ed incompetenza sono gli unici elementi che fanno parte di questo ambiente, dottoressa della guardia medica che non risponde mai al telefono, quindi che fai dopo 2 giorni di non risposta ti presenti li, vai all’ambulatorio con regolare foglio del PS e non c’è , aspetti qualche minuto ed eccola palesarsi era a prendere il caffè…ha trattato tutti i pazienti con un fare di superiorità e maleducazione . Peccato che tutti sostenevano la stessa teoria , ovvero quella dell’impossibilità di comunicare al telefono con la guardia medica , ovvio la dottoressa pagata con i soldi pubblici era troppo impegnata ad oziare. Se solo ci fosse più controllo sulle persone che non hanno voglia di lavorare girerebbe tutto molto meglio."
"Un ospedale da evitare anche se vi prude un dito! Medici privi di qualsiasi tipo di umanità ed etica del lavoro. Ho richiesto il trasferimento presso altra struttura prima di tutto per motivi personali per essere più vicino alle persone che potessero assistermi e l’atteggiamento della Dottoressa Argnani di Cardiochirurgia è stato lo stesso di una bambina di 5 anni alla quale vengono negate le caramelle come se la salute delle persone venisse dopo l’interesse personale, l’ego e soprattutto i soldoni che incassa l’ospedale. Imparate a fare i medici e curare le persone che è quello che avete giurato di fare."
"Per continuare quanto detto qualche ora fa , stiamo attendendo da 2 ore il referto dei raggi fatti Siano chiusi in ospedale da quasi 10 ore questo non è più uhm servizio ma un indecenza !!!! Ci sono decine di persone che attendono notizie da ore e che potrebbero tornare a casa loro ma niente nessuno ci da udienza Mi sento sequestrata da un sistema che fa acqua da tutte le parti Non c’è personale e le persone vengono trattate come nullità !!!! non c’è il minimo rispetto del paziente in tutto ciò nessuno si può arrogare il diritto di tenere qualcuno chiuso in un pronto soccorso per 10/12 ore"
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