Reggio Emilia

"La cosa anomala è che alle 7 del mattino non c'è ancora un bar e un tabacchino aperto"

"Una gran bella città a misura di uomo Una città che è da considerarsi non caotica per il traffico a parte gli orari di punta Una città che offre il suo patrimonio storico e gastronomico ai visitatori che arrivano da ogni dove Una citta' che offre una vasta scelta di ristoranti di ogni tipo e per ogni tasca per specialità gastronomiche di eccellenza Una città da visitare Reggio Emilia una gran bella città"

"Stazione principale della città di Reggio Emilia; pulita e vicima a centro e stazione dei bus. Al suo interno vi sono alcuni servizi come: bar, tabaccheria ed edicola. All'esterno vi sono le fermate dei bus urbani e il servizio radiotaxi. Collegata alla stazione AV oltre che dai bus urbani da un treno locale per nulla pubblicizzato del quale non si trova una sola indicazione in tutta la stazione. Purtroppo sia la stazione sia tutta l'area circostante sono frequentate da molta gente poco raccomandabile ed oggetto di attività criminali e questo la rende, soprattutto col buio e nelle ore di minore affollamento, un luogo non sicuro."

"La città nel centro storico merita di essere visitata. Molto interessante, al di fuori niente di particolare. Per i servizi merita 5 stelle invece. Prr la presenza di extracomunitari merita 1 stella! Decisamente troppi in una città in cui vengono volentieri xkè le amministrazioni locali gli accolgono volentieri, talvolta a discapito dei propri cittadini."

"In origine, vi era un fabbricato viaggiatori realizzato nel 1849 in stile classico, molto simile a quelli di Modena e Parma. Nel 1935 fu sostituito da un nuovo fabbricato, progettato dall'architetto Angiolo Mazzoni e caratterizzato dalle decorazioni tricolore, come è possibile vedere nelle immagini allegate, sulla facciata campeggiava un mosaico di metri 6,60 x 10,40 (Reggio è detta "la città del tricolore" poiché il 7 gennaio 1797 nella città nacque la bandiera tricolore sotto la Repubblica Cispadana). Il nuovo fabbricato, il 7 e 8 gennaio del 1944, fu distrutto dai bombardamenti e sostituito dall'attuale, progettato dall'architetto Roberto Narducci e completato nel 1949. L'edificio è composto da tre corpi: il corpo centrale è composto da un colonnato composto da otto colonne rivestite di marmo separate tra loro da un'ampia vetrata che fornisce luce agli spazi interni; i due fabbricati laterali si sviluppano simmetricamente rispetto al corpo centrale e sono rivestiti in mattone. Nel 2018/19 con ulteriori interventi quest’ultima parte interna ha cambiato aspetto."