Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
Informazioni
L'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona è un'importante istituzione sanitaria situata nella città di Salerno, in Via San Leonardo. Fondata nel lontano 1600, la struttura si è evoluta nel corso dei secoli grazie alla passione e all'impegno di medici e personale sanitario altamente qualificato, diventando uno dei principali punti di riferimento per la salute dei cittadini della provincia di Salerno e del meridione d'Italia.
L'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona è un grande establishment sanitario che offre una vasta gamma di servizi medici, chirurgici e diagnostici, con particolare attenzione alle discipline specialistiche come cardiologia, oncologia, neurologia e ortopedia. La struttura dispone inoltre di una moderna Unità di Terapia Intensiva per adulti e neonati, di un Centro Trapianti, di un servizio di Pronto Soccorso 24 ore su 24 e di molte altre unità specialistiche.
La missione dell'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona è quella di fornire ai propri pazienti cura e assistenza medica di alta qualità, mettendo al primo posto la loro salute e benessere. Il personale sanitario altamente specializzato e il supporto tecnologico all'avanguardia garantiscono un'assistenza medica al livello delle migliori strutture ospedaliere europee.
Inoltre, la struttura è un punto di interesse culturale e turistico della città di Salerno, grazie al suo illustre passato e alla sua architettura storica, che conferisce all'ospedale un carattere unico e affascinante.
L'Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona rappresenta dunque un punto di riferimento fondamentale per la provincia di Salerno e per il Sud Italia, un'istituzione sanitaria d'eccellenza che si distingue per la professionalità, la competenza e la dedizione del suo personale medico e sanitario.
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Recensioni
"Vengo dal nord, e sono rimasto allibito da una dottoressa. In particolare la dottoressa Santoro, dottoressa al quanto sgarbata è davvero villana. Si riferiva a me in dialetto napoletano, davvero molto volgare, dicendomi ( comando io, e nessuno più, non cominciamo a dare fastidio a prima mattina. Tutto questo in dialetto cafone), per non parlare di tutti gli infermieri e dottori con gioielli, orologio, bracciali, orecchìni di elevata grandezza ( vietati dalla legge). Per continuare, mancanza di barelle, e quando chiesi di misurare la temperatura mi è stato detto che non c’erano disponibili termometri. Io rimango allibito dalla poca professionalità dei medici, infermieri e tutto lo staff."
"esperienza in pediatria dopo accesso dal pronto soccorso negativa non ci hanno dato in emergenza neanche un pannolino per cambiate la bambina di 2 anni con vomito e diarrea continua eravamo da diverse ore fuori dal reparto e abbiamo dovuto cambiarla noi nel bagno del reparto senza un fasciatoio no comment bagno pessimo...e veramente vergognoso e mortificante dover vivere certe situazioni accompagnate da un personale insensibile e quasi infastidito dalla presenza dei pazienti! Speriamo migliori"
"Nonostante la consapevolezza dei disagi che si possono riscontrare ad un pronto soccorso per il caso, il poco personale o le procedure covid, la mia personale esperienza è stata pessima rispetto alla evidente e grossolana modalità di alcuni operatori sanitari che dovrebbero svolgere la professione, ad ogni ordine e grado, con serietà, vocazione, rispetto e senso civico e non lasciare che il rispetto sia solo una modalità che è tenuta ad osservare il paziente.La dottoressa Rosa Santoro è stata forse la persona che in maniera più evidente e sconcertante ha mostrato il volto della indelicatezza e della mancanza di tatto nei confronti di mia figlia, una adolescente impaurita ed appena aggredita violentemente da un cane da cui ne è rimasta ferita e traumatizzata nel fisico e nella mente. Essere giovani e forse in situazione di fragilità non consente ad un professionista di rispondere senza la minima sensibilità e garbo. A parlare di disservizi si fa presto e sappiamo tutti cosa significa ritrovarsi ad oggi jn un pronto soccorso anche per 24 ore di attesa e di disservizi ma ogni tanto chi di dovere dovrebbe anche valutare bene situazioni, posizioni e lavoratori coinvolti nella struttura. La buona sanità la fanno le PERSONE, quelle che ancora conoscono e studiano il proprio lavoro, posseggono quel minimo di sensibilità e di rispetto che si deve in situazioni critiche anche e soprattutto quando sono coinvolti soggetti fragili. Se non si è capaci di provare un pò di vergogna per certe situazioni, che appurassero alcune modalità e capacità relative al personale chi di dovere visto che la voce dei cittadini è sempre quella che suona per ultima!"
"Abbiamo ricoverato nostro padre, 94 anni, in gravi condizioni di salute,nel reparto di medicina d'urgenza a luglio e lo abbiamo riportato a casa a fine agosto in buone condizioni, grazie alla professionalità e disponibilità di medici e infermieri. Abbiamo tenuto ottimi contatti telefonici con i dottori, pazienti e comprensivi. Un ringraziamento particolare va alla dottoressa Avallone che non conosco personalmente, ma apprezzo molto perché è stata sempre gentile e chiara nelle indicazioni. Grazie di ❤️ e buon lavoro a tutti."
"Mi è sembrato di stare in Africa. Nel pronto soccorso regna la totale anarchia. Inutile protestare, tanto l'azienda è pubblica e lo stipendio è assicurato. Quanta cattiveria in un ambiente dove la carità e l'amore dovrebbero abbondare. Di medici bravi, si contano sulle dita..."
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