Trulli beresheet

"ATTENZIONE: immobile non come descritto, condizioni pessime, proprietario insensibile Questo è stato un soggiorno di 2 settimane per una festa di 8 persone. Spesso affittiamo case private e non abbiamo mai sperimentato tale disprezzo da parte del proprietario di una proprietà. La proprietà è stata descritta come dotata di 3 bagni, tuttavia uno dei bagni era un wc e un lavandino all'esterno. L'elenco includeva anche aria condizionata e wi-fi come servizi, tuttavia, venivano fornite solo 2 unità a/c e non c'era modo di ventilarle adeguatamente; il wi-fi funzionava solo vicino al modem che era collocato in una stanza di vetro inabitabile durante la calura estiva. La proprietà è trascurata/in stato di abbandono e diverse cose non hanno funzionato correttamente e/o si sono rotte durante il nostro soggiorno. Soprattutto, la pompa dell'acqua si è rotta e ci ha lasciato senza acqua calda per 1 settimana senza alcuna comunicazione da parte del proprietario nonostante diversi messaggi. Davvero un'esperienza deplorevole in un posto altrimenti bellissimo in Italia."

"el 1976 molti italiani, specie se ragazzini, aspettavano la sera per mettersi davanti la tv e assistere al telefilm “Spazio 1999”, che raccontava le avventure del capitano John Koenig, del secondo ufficiale Helena Russell e di tutta la squadra di astronauti che viveva all’interno di bianchi moduli lunari costruiti sul nostro satellite e poi costretti a vagare nel cosmo. Dopo alcuni anni la serie andò in pensione e chissà da allora che fine hanno fatto i loro protagonisti. Forse hanno trovato rifugio in Puglia. È infatti a Koenig e a Russell che, almeno i meno giovani, pensano mettendo piede a “Beresheet”, la tenuta incastonata tra olivi e rocce pugliesi alle spalle di Ostuni, pronta ad accogliere i suoi ospiti con ricercata eleganza e stupefacente comfort. La struttura, recuperata dopo anni di oblio e ricondotta a nuova vita con un sapiente e amorevole restauro, ha davvero le sembianze di una colonia spaziale, per il suo candore, la forma globulare, la tecnologia che custodisce, e per il fatto che gli antichi trulli - in origine quattro ambienti comunicanti, che oggi costituiscono tre camere e una comoda cucina, più due corridoi di passaggio riadattati a scenici e confortevoli locali di servizio - danno davvero l’idea di una navicella atterrata dallo spazio. A riportare chi vi soggiorna sulla terra è il contesto di Beresheet (un nome efficace, che richiama nel suono la parola con cui ha inizio la Bibbia: “in principio”). La navicella, infatti, è circondata da due ettari di autentica terra pugliese, in cui il centinaio di ulivi messi a dimora oltre un secolo fa regalano i colori e i suoni dell’estate del mediterraneo, mentre gli alberi di frutta senza trattamenti chimici forniscono, a seconda della stagione, pesche, pere, prugne, nespole, fichi, mandorle. Per chi è poco sensibile all’atmosfera bucolica c’è la piscina di venti metri; per chi è insensibile all’acqua c’è il barbecue extra large ricavato da un dolmen, oppure il forno che regala focacce, arrosti, verdure e dolci cotti a perfezione. Dopo cena, si può restare a chiacchierare all’aperto, o trovare riparo nel quinto modulo, ideato e voluto dai proprietari, un cubo di cristallo con tv satellitare e un vero olivo che cresce rigoglioso alle spalle del divano. Soggiornare a Beresheet regala ore di piacere confortante, silenzi rigeneranti, chiacchierate rilassanti. La serenità del luogo è interrotta solo da un pensiero: e se Koenig volesse tornare sulla luna, porterebbe Beresheet con se’?"

"Posto indimenticabile. Ospitalità grandissima. Pace per il cuore e per la mente. Relax, natura, lettura, nuotate, yoga e tante marmellate con la frutta del luogo. Cosa volere di più?"

"Gestito da noi"

"Bellissimo posto"