Piacenza Ospedale Via Taverna Giuseppe 49, 29121 Piacenza

"Il momento più brutto della mia vita, l'aborto, vissuto da sola come un cane. Perché per il covid mio marito non lo hanno fatto entrare, e in sala d'attesa c'ero io e una coppia. Nessun'altro. All'epoca si facevano tanti tamponi rapidi e in un momento del genere mio marito non lo hanno voluto far entrare. Un cane avrebbe di certo avuto molta più pietà di me. Disumani."

"Buongiorno ,la mia esperienza qui nel reparto ginecologico è stata pesantissima , dai qui è risultata la perdita di mia figlia al nono mese di gravidanza, medici che veramente non devono essere lì, non hanno nulla che fare con il mestiere, peccato che dal loro menefreghismo distruggono le famiglie e strappano il cuore senza un minimo di pietà . Dopo che mi hanno fatto l’intervento(taglio cesareo) con l’estrazione di mia figlia senza vita a 38 sett e 3 giorni mi hanno chiuso in una stanza e nessuno medico si è fatto vedere nemmeno per dirmi il motivo per quale mia figlia è venuta a mancare.Una VERGOGNA, vi auguro solo di trovare la pace quando la troverò io ."

"Esperienza davvero sgradevole con i centralinisti. La gente si rivolge a voi perche ha un problema di salute, una malattia. Mettete da parte l'arroganza e la superiorità, non dovete dimostrare niente a nessuno. A volte una parola gentile può svoltare la giornata di una persona che sta già soffrendo abbastanza. Cambiate mestiere se vi snerva stare al telefono."

"Se potessi dare zero sarebbe quello il punteggio che darei. Si parla tanto della cattiva sanità del sud ma qui è molto peggio. Il mio compagno completamente disidratato, privo di forze, ha vomitato più volte all'interno del pronto soccorso e quando ho fatto presente all'operatore che si trova all'accettazione che dopo due e mezza non è stato fatto nulla mi ha risposto che duw ore e mezza sono poche. Allora una persona deve prima morire e stare male e poi viene soccorsa? Ma che pronto soccorso è? Vergognatevi e soprattutto vergognatevi di dare queste risposte alle persone che sono lì ad attendere che un proprio familiare venga soccorso."

"Un doveroso ringraziamento al reparto di Sub Intensiva a tutti gli infermieri operatori ed in particolare al Dott.Bologma Dott.Antonucci dottoressa Bergonzi mi scuso anticipatamente se ho dimenticato qualcuno, per aver accudito capito e Salvato mio marito. Solo con la vostra professionalità è stato possibile il ritorno alla normalità, potendo ancora sperare che il proseguimento di terapie, possa presto essere una svolta positiva per una situazione che poteva essere fatale e con danni irreversibili. Oggi anche se sappiamo bene che non è molto, ma vi vogliamo dire Grazie e dimostrare la nostra Gratitudine e per tutto quello che avete fatto e per tutto quello che fate ogni giorno per tutti noi. Vi avevano definito Eroi durante la pandemia, ecco per noi lo siete tutti ancora oggi ci avete ridonato una occasione ulteriore di poter ancora sperare! Con stima Loreta Maria Lopriore e Michele Scoppettuolo"