Istituto tecnico industriale statale Benedetto Castelli
Informazioni
L'Istituto Tecnico Industriale Statale "Benedetto Castelli" è una prestigiosa istituzione educativa situata nella città di Brescia, in Via Antonio Cantore, 9. Fondata nel 1961, la scuola si è guadagnata una reputazione di eccellenza nell'ambito dell'istruzione tecnica e industriale, grazie alla sua estesa offerta formativa e alla struttura avanzata a disposizione degli studenti.
Il Castelli è un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano acquisire una solida preparazione tecnico-scientifica, fondamentale per inserirsi con successo nel mondo del lavoro. La scuola offre una vasta gamma di corsi di studio, tra cui quelli legati all'industria meccanica, elettronica, dell'energia e dell'informatica.
La struttura didattica dell'istituto è uno dei suoi punti di forza. Dispone di laboratori altamente attrezzati e di un corpo docente altamente qualificato, che offre un'esperienza formativa completa e all'avanguardia. Ogni anno gli studenti hanno la possibilità di partecipare a progetti di ricerca e sviluppo in collaborazione con aziende e istituti di ricerca del territorio.
Gli studenti potranno inoltre usufruire di una vasta gamma di servizi e attività, come la biblioteca, lo sport, le attività culturali e ricreative, il servizio di orientamento e il supporto per la ricerca di stage e tirocini.
In sintesi, l'Istituto Tecnico Industriale Statale "Benedetto Castelli" è una delle principali scuole di formazione tecnica e industriale della regione. Dispone di una struttura avanzata e di un corpo docente altamente qualificato, offrendo agli studenti un'esperienza di studio innovativa e completa. Se stai cercando un'istituzione di alta qualità per la tua formazione tecnica, il Castelli è sicuramente una scelta eccellente.
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Contatti
Via Antonio Cantore 9, 25128 Brescia, Provincia di Brescia, Italia
Recensioni
"A parte l’insegnamento di alcuni professori veramente scadente, è una scuola che opera una selezione interna umiliando gli studenti. -1 sella. Bocciato!"
"Mi ripropongo di scrivere una nuova recensione a distanza di un anno dalla maturità. In questo messaggio non posso fare altro che proporre il mio vissuto, la mia esperienza singolare in questo istituto e, in quanto singolare, è sempre anche un'esperienza impersonale. Con ciò non voglio dire che deve valere per tutti allo stesso modo, ma, toccandomi, penso che possa essere utile a tutti coloro che vivono nella scuola con più o meno intensità. Mi rivolgo agli studenti che più si trovano in difficoltà: se posso darvi un consiglio, cercate di non pensare alla fine della scuola come una liberazione; come se una volta conclusa fosse qualcosa che non vi riguardi più, che appartenga ormai al vostro passato sotto forma di un brutto ricordo da dimenticare. Non possiamo pensare di vivere postumi: dobbiamo cercare di vivere come se la situazione nella quale siamo presi fosse l'unica che ci è data, come se non avesse mai fine. Ma non per questo non possiamo fare nulla, anzi, è proprio di fronte a ciò che ci appare incontestabile e immutabile, che ci schiaccia con ciò che solitamente viene definito "fatto", è proprio in questo momento che dobbiamo cercare di pensare altrimenti; resistere, DESIDERANDO un avvenire differente da quello che i "fatti" sembrano imporci irrimediabilmente. A me sarebbe piaciuto confrontarmi con qualcuno che potesse capirmi, capire il mio disagio come se non fossi solamente io il problema del mio insufficiente rendimento scolastico. Coloro che dovrebbero ascoltarci sarebbero proprio gli insegnati, e in merito a ciò avrei qualcosa da dire (visto che ho notato che si interessano delle recensioni): NON SIAMO DEI MERI ACCIDENTI. Le parole che pronunciate a lezione non sono mai universali e oggettive, perché queste sono indirizzate, mediante l'ascolto, a delle vite; a delle vite singolari che hanno una differente risonanza dei concetti; a delle vite che meritano di essere ascoltate, non trattate come delle menti inferiori o come pesi lavorativi per le verifiche di recupero. Delle vite che vanno non solo istruite, ma educate a vivere nella società che li impegna oggi, non domani; a vivere intensamente la vita attraverso la cultura. Esseri che vanno resi partecipi della meraviglia, dello stupore della conoscenza che non è mai mero oggetto universale nozionistico a cui dobbiamo adeguarci: non bisogna sopravvivere nella scuola, bisogna intensificare la vita, le trasformazioni in atto, attraverso la formazione di un pensiero critico di sé e della società. Ragazzi/e, non coincidiamo con le nostre azioni, coi nostri voti, come gli altri ci vedono e come noi stessi ci vediamo... A posteriori sembra più facile parlare; alla fine sono solo parole, ma poi metterle in pratica? Ciò che pensiamo non è mai avulso dalla pratica; il pensiero ha la sua effettività che si manifesta con la postura, con il modo in cui viviamo. Non vorrei annoiarvi troppo, quindi, se posso darvi un ultimo consiglio, è quello di ascoltare le proprie esigenze, i propri desideri perché, ripeto, non sono qualcosa di irreale, tutt'altro... (l'inconscio parla; Einstein a 16 anni si immaginava a cavallo su un raggio di luce) E basta pensare solamente alla ottimizzazione del tempo, all'essere concentrati il più possibile in funzione di un aspetto finalistico: la produttività, la resa nel prendere il maggiore voto possibile: non siamo delle macchine. Non possiamo pensare semplicemente di scartare gli aspetti dell'esistenza che ci rendono umani. Capisco che è un istituto tecnico, ma qualcosa da fare in questa direzione è necessaria (dal mio punto di vista). Avrei forse altre cose da dire, ma per ora mi fermo qui. Grazie."
"Modalità storia troppo lunga e ripetitiva (5 anni di gioco minimi), a quanto pare non si può ottenere un punteggio più basso di quello stabilito per passare ai livelli successivi e se non si ottiene almeno il punteggio minimo non si può passare al livello successivo (l'anno scorso non sono riuscito a completare il livello 2 e lo sto rifacendo da capo). I Boss sono difficili e a quanto pare bisogna combatterli frequentemente più volte a settimana. Quelli delle materie scientifiche sono i più ostici. Ci sono poche zone sicure ma almeno gli npc chiamati "compagni di classe" ti aiutano offrendoti supporto in caso di necessità. A quanto pare la mappa è controllata da un'oscuro signore chiamato Preside e per finire il gioco bisogna non farsi notare da quest'ultimo (negativamente parlando). 1 stella perchè non posso dare di meno."
"Qui si è diplomato mio figlio (e in seguito ha ricevuto dozzine di proposte di lavoro!) e il secondo sta frequentando. Ovviamente non si può pensare che tutti i docenti siano i professori ideali (anche perché, diciamolo, che molti studenti non sono gli alunni ideali!) ma la scuola è fantastica. La dirigente è molto attenta a tutte le esigenze e fa il tifo per ogni ragazzo che entra qui. Basta leggere le circolari che scrive, soprattutto in tempo di Covid. Offre progetti di ogni tipo, possibilità di partecipare a gare studentesche ed esperienze all'estero."
"Glorioso storico istituto tecnico industriale da cui sono usciti tanti imprenditori che hanno fatto grande Brescia nel mondo. Scuola di eccellente valore. Si trova in zona via Veneto e via oberdam, nel polo delle scuole Brescia nord ovest, ottimamente servita dal servizio autotrasporti urbano ed extra urbano."
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