PRESIDIO OSPEDALIERO “S .ELIA” DI CALTANISSETTA
Caltanissetta, Libero consorzio comunale di Caltanissetta, Italia
Informazioni su PRESIDIO OSPEDALIERO “S .ELIA” DI CALTANISSETTA
Situato nel cuore di Caltanissetta, in Via Luigi Russo 6, il Presidio Ospedaliero "S. Elia" è un importante punto di riferimento sanitario della città e della provincia.
Questa istituzione, interamente dedicata alla salute, è un grande ospedale attrezzato con numerose specializzazioni mediche. All'interno della struttura si trovano moderni reparti di Emergenza, Medicina Interna, Chirurgia, Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Neurologia e molti altri ancora.
Il Presidio "S. Elia" dispone di personale altamente qualificato, pronto ad assistere i pazienti nel miglior modo possibile, sempre con grande professionalità e attenzione. Il personale medico e paramedico, infatti, è costantemente impegnato nell'aggiornamento professionale e nell'acquisizione delle più moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche.
Ma questo ospedale non è solo un servizio medico di eccellenza. Essendo situato nel centro di Caltanissetta, soddisfa anche un importante ruolo sociale nella città. Il Presidio ospedaliero "S. Elia" è infatti un importante punto di riferimento per tutta la comunità, garantendo assistenza sanitaria a tutti i cittadini del territorio.
Insomma, se sei alla ricerca di una struttura sanitaria all'avanguardia e altamente specializzata, o se sei semplicemente alla ricerca di un punto di riferimento nella tua città, il Presidio ospedaliero "S. Elia" è la soluzione che fa al caso tuo. Venite a conoscere i nostri servizi e vedrete che non vi deluderemo.
Foto di PRESIDIO OSPEDALIERO “S .ELIA” DI CALTANISSETTA
Via Luigi Russo, 6, 93100 Caltanissetta CL, Italia
Recensioni di PRESIDIO OSPEDALIERO “S .ELIA” DI CALTANISSETTA
"Fate più figura a chiudere. Sono più le recensioni negative che positive. Fate solamente perdere tempo inutile di giorni interi buttati lì dentro. Vergogna. Posso capire tutto,mettermi nei vostri panni anche, ma avete messo da parte mio nonno come se fosse spazzatura nonostante era urgente ,senza acqua, cibo e senza controllare l' ossigeno per un giorno intero..6 pazienti lasciati in mano a nessuno compreso mio nonno che era il più grande li in mezzo. Va bene anche l'età, ma é sempre un essere umano. Nessuno si é degnato di andare a sostenerlo mentre aspettava il turno. Lo stavate solamente peggiorando! E ripeto "SIAMO IN MANO A NESSUNO." É incredibile che in questi mondo c'é così tanta DISUMANITÀ..se non siete alla portata e soprattutto "Umani" non fate mai questo mestiere."
"Se avessi potuto, avrei dato 0 stelle. Mio nonno in ospedale da settimane e mai risposte alle numerose chiamate. Per parlare con la dottoressa Mitra ci sono volute le chiamate dell'assistenza sociale. Arrogante, che fa il mestiere solo per i soldi. Dottoressa con 0 umanità. Addirittura non ci diceva neanche il reparto dov'era ricoverato. Gli sono scomparsi pure 60 €! VERGOGNA! Ce l'hanno dato solo 11 ore prima che mio nonno andasse via per sempre."
"Parlo del reparto ostetricia, il personale tutto sommato fa del suo meglio e si arrangia come può, ci sono quelli gentili e quelli più sgarbati. Ma le condizioni igieniche sono allucinanti. Mia figlia essendo positiva è stata messa in una stanza in isolamento, stanza adibita a deposito di attrezzature e immondizia. Tranne due letti non c'è comodino e armadio. Il giorno del parto essendoci in corso un intervento non poteva entrare in sala parto e ha partorito in camera accanto al bidone dell'immondizia. Possibile che in due anni e mezzo di pandemia non si è riusciti a organizzare una sala adeguata per i casi positivi? Possibile che in sei giorni di degenza non è mai stata pulita né la camera ne il bagno? Ho trovato una situazione da terzo mondo o anche peggio"
"Reparto di ematologia: paziente di 76 anni diabetica e affetta da conseguente neuropatia. Arrivata per visita ematologica (rimandata da due anni causa ospedali "blindati" per COVID) alle ore 12, convocazione visita ore 12:30. Alle ore 16:30 ancora in sala d'attesa, con altri pazienti anziani arrivati addirittura prima. Nessuno fornisce spiegazioni. URP chiuso. Ufficio accettazione chiuso. Nessun operatore di ricezione dell'utenza a cui chiedere. Rimane una sola domanda alla quale sono certo nemmeno la direzione generale dell'ospedale saprà dare risposta. Per quale condivisibile e legittimato motivo una persona anziana che a causa del diabete deve nutrirsi a determinati orari ed assumere i necessari farmaci, che a causa della neuropatia derivante dal diabete deambula a fatica e abbisogna di riposo in determinate ore del giorno specie con il caldo estivo, dovrebbe essere convocata per visita nella tarda mattinata, aspettare in una sala d'attesa sguarnita di ogni minimo confort, saltare il pranzo, e attendere fino a metà pomeriggio (spero non oltre) per essere visitata? Vorrei porre questa domanda al responsabile del reparto e alla direzione generale via mail, confidando in una risposta condivisibile."
"Una stella, solo perché non è possibile meno. Riassunto: OSS che si atteggiano ad infermieri qualificati, azzardando diagnosi, e sbagliandole. Gli stessi che urlano, sbattono oggetti e porte in faccia ai pazienti, insultandoli ("mi hai rotto il Ca**o!", porta sbattuta in faccia ad una signora che chiedeva informazioni). Uno di questi, mentre in attesa di visita medica, alla richiesta di (almeno) una sedia, mi risponde "ma tu riesci a stare in piedi". Un'altra che, dopo elettrocardiogramma, alla mia domanda "ma gli elettrodi si possono togliere"? Mi risponde "se vuoi si, puoi toglierteli". Ah.. io? Se voglio? La cosa più sconcertante è stata assistere a dei medici esaltati perché era arrivato in pronto soccorso un caso grave e raro, con foto alla cartella clinica inclusa, per immortalare il lieto evento. Dopo tutto questo, e dopo un'attesa di 5 ore in cui dovevano partire delle semplici analisi del sangue, decido di firmare ed andare a casa. Il medico si infastidisce e, per pura "distrazione", non mi consegna il documento attestante diagnosi e relative indicazioni terapeutiche della precedente dottoressa (l'unica che in tutto questo, si salva). Che dire.. un incubo."
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Santa Margherita Messina
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Studio ginecologico Dott.ssa Scilipoti Angela
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Benito Chiofalo
Studio Federico, Via dei Mille, 271, 98123 Messina ME, Italia
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Dott.ssa Maria Budrewicz
Via Carlo Citarella, 24, 98123 Messina ME, Italia
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Pizzo Alfonsa
Via Barbalonga, 1, 98122 Messina ME, Italia
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Roberta Granese
Via Ducezio, 15, 98124 Messina ME, Italia
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Dott.ssa Claudia Garraffo, Ginecologo
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Dott.ssa Maria Perino, Ginecologo
Via Trento, 20, 98123 Messina ME, Italia
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