Casa di Cura Villa Santa Chiara

"Su suggerimento mi ho fissato un appuntamento con la Psichiatra Maria Abate. 150 Euro buttati, per una visita con poco garbo, veloce e di fretta. Domande di routine e in base a quei 20 min di visita “lei ha capito” quale doveva essere la cura da seguire. Per fortuna ho parlato poi con il mio medico di famiglia, che mi ha detto di lasciare perdere quel posto, ma soprattutto la Psichiatra di quella struttura. Dovrebbe intervenire Zaia per rendersi conto in quali mano si va in certe circostanze e che invece di migliorare, peggiorano ulteriormente la situazione. Professionalità pari a ZERO!"

"Questo posto rispetto ad altri è sicuramente buono ma non il migliore. Possono avere ottimi medici e macchinari, ma quando si tratta di organizzazione è pessima. Persone che arrivano dopo di te e fanno il percorso che avresti dovuto fare prima di te, per precedenza ed altro; oppure a 2 settimane dall’uscita non avete ancora una cura stabile. Questi fa riflettere parecchio sulla serietà del posto."

"Sono stato a Santa chiara nel 2021. La struttura è molto accogliente. Propongono moltissime Attività interessanti e veramente efficaci. Personale competente e simpatico. Ringrazio il dottor Bortolomasi che oltre ad essere un ottimo psichiatra è veramente una persona umile e a modo con tutti. Si instaurano dei rapporti veramente speciali con gli altri pazienti. Mi hanno guarito ed è stata veramente una bella esperienza. Bravissimi anche gli educatori in particolare Vittorio. Brave anche la dottoressa abate la psicologa mezzetti e Samuele"

"Ho ricoverato mia madre nella seguente struttura per curare una depressione. All'ingresso in struttura mia madre era autosufficiente e soffriva di disturbi di ansia gestibili. Durante il ricovero ho potuto avere poche informazioni riguardanti la salute di mia madre e altrettanto poco attendibili. Mi è stato comunicato che mia madre, oltre a soffrire d'ansia, era affetta da una leggera demenza. Un altro problema riscontrato è stata la decisione poco certa e precisa sulla data di dimissione di mia madre. Il tutto è stato molto confusionario, sia per noi che per la paziente stessa. La data continuava ad essere rimandata e cambiata o addirittura la data è stata comunicata con poco preavviso: la sua data di dimissione, una volta, è stata proposta per il giorno dopo. Durante un colloquio telefonico con il medico Bortolomasi sono stata anche liquidata in fretta quando ho sostenuto che mia madre all'ingresso non era in uno stato tale di confusione e di conseguenza c'era qualcosa che non mi quadrava; il dottore mi ha ripetuto che i test rilevavano la presenza della demenza. Sono andata a riprendere mia madre dopo due mesi di degenza, l'ho trovata veramente depressa, rallentata nel cammino e in tutto le sue funzioni motorie. Ho parlato un'ultima volta con il medico il quale ha ribadito che mia madre è affetta da demenza. Non sono un medico, ma mi sembra strano che una persona dopo un ricovero di due mesi in una clinica specializzata esca peggiorata, se non cambiata radicalmente, anzi, mi sono ritrovata a recuperare una persona che precedentemente era autosufficiente mentre ora è totalmente dipendente da chiunque. Strano vero?! Non soddisfatta ho sentito altri due psichiatri i quali, dopo attente valutazioni compresa una TAC celebrale, mi hanno confermato ed appoggiato nell'affermare che mia madre non è affetta da alcuna demenza ma che stava assumendo una terapia completamente errata la quale la stava portando al tracollo. Ora mia madre riesce ancora a camminare e si sta pian piano riprendendo con le nuove cure. Un'ultima cosa: mia madre aveva anche telefonato al primario di Villa Chiara per richiedere un aiuto e le era stato detto che non l'avrebbero più curata! State lontani da questo posto dove imbottiscono i pazienti di psicofarmaci e la maleducazione è all'ordine del giorno proprio come l'indisponibilità dei medici della struttura nei confronti sia dei pazienti che delle famiglie."