Oreficeria Meneghetti San Marco 5173, 30100 Venezia

"Vetrine scintillanti di preziosità tra argenti, diamanti e oro. All'oreficeria Meneghetti - i titolari sono la splendida coppia Valentina Lombardi e Flavio Marinelli - si trovano oggetti di alta qualità, collane, anelli, orecchini, braccialetti, anche cornici e fedi in oro giallo, bianco, rosa. Il negozio si trova nel cuore di Venezia, in campo San Bartolomeo vicino al ponte di Rialto."

"Bellissimo negozio d'oro e accogliente"

"Cordiali e disponibili, ti aiutano in tutte le fasi di scelta e acquisto in maniera professionale ed empatica. La scelta è vastissima e i prezzi più che competitivi: rapporto qualità prezzo imbattibile. Io e io mio ragazzo siamo stati oggi e di sicuro torneremo :)"

"L'Oreficeria Meneghetti si trova in Campo San Bartolomeo, al lato est del Ponte di Rialto verso Piazza San Marco. Il personale è preparatissimo e molto gentile. Qui si possono trovare diverse soluzioni regalo per ogni occasione. Marchi prestigiosi e prezzi davvero vantaggiosi. Il luogo e la stessa tradizione orafa tramandata, permettono di rievocare storie antiche affascinanti. Proprio a Rialto gli orefici si svilupparono, grazie all’abbondanza di materie prime che provenivano dalle miniere del centro Europa e al ruolo dei Tedeschi. Infatti, nell’area di Rialto la presenza dei Tedeschi (che includevano anche gli Austriaci, i Boemi e gli Ungheresi) era già stata censita ai tempi del Doge Domenico Morosini tra il 1148 e il 1156. Lì vicino c'è il Fondaco dei Tedeschi che nacque a Rialto per volere della Serenissima come sede di scambio e stoccaggio delle merci per gli Alemanni. A dire il vero gli orefici in Venezia iniziarono ad operare prima, sembra dal 1015 e come citati nelle convenzioni fra il doge Ottone Orseolo e gli Eracleani. Rialto era la zona strategica per le lavorazioni artigianali, il commercio e la formazione, tanto che la Scuola degli Orefici si nota ancora oggi in Campo di Rialto Nuovo. Nel testo del Tassini si ricorda quel lontano 23 marzo 1331, laddove il Maggior Consiglio aveva ordinato che gli orefici non potessero aver bottega, né mercanteggiare in lavori d’oro e d’argento in luogo diverso dall’isola di Rialto. Il luogo esatto era la Ruga dei Oresi che il Sabellico (De Situ Urbis), parlando di questo tratto di città, lo vorrebbe chiamare “degli Anelli”, pei molti anelli che vi si fabbricavano."