Monumento Casa D'Amore (Antonio Francesco D'Amore)
Informazioni
Il monumento Casa D'Amore è un'importante istituzione situata ad Alberobello, in Piazza Re Ferdinando IV di Borbone, al centro di una delle zone più caratteristiche e suggestive della città. Questo establishment rappresenta un punto di interesse molto importante per i turisti che visitano Alberobello.
L'edificio, che prende il nome dal poeta Antonio Francesco D'Amore, rappresenta uno dei simboli più importanti della cultura e delle tradizioni locali. La struttura ha una storia che risale al XVIII secolo, momento in cui venne costruito per ospitare la famiglia di Antonio Francesco D'Amore.
La casa, in stile tipico pugliese, si presenta con la tipica facciata a cono, caratteristica degli antichi trulli della zona. L'interno è stato ristrutturato e adattato per far conoscere ai visitatori la vita e le opere del poeta D'Amore e della sua famiglia attraverso la presenza di oggetti e testimonianze storiche.
Il monumento Casa D'Amore è considerato una delle attrazioni turistiche più importanti dell'intera regione, grazie alla sua storia e alla sua importanza culturale. Qui i visitatori possono ammirare la bellezza del patrimonio storico e culturale di Alberobello, scoprire la poesia del poeta Antonio Francesco D'Amore, e immergersi nella cultura della città.
Un luogo unico, dove la bellezza dei luoghi, la storia e la tradizione si fondono per offrire ai visitatori una esperienza culturale indimenticabile. Il monumento Casa D'Amore rappresenta una tappa indispensabile del proprio viaggio nella splendida regione pugliese.
Foto
Contatti
Piazza Re Ferdinando IV di Borbone 3, 70011 Alberobello, Città Metropolitana di Bari, Italia
Recensioni
"Non lasciasi ingannare dal nome di questo edificio, non ha nulla di romantico: "D' Amore" è solo il cognome del signor Francesco il primo proprietario di questa casa. Nel 1797 fu la prima casa che venne edificata con l' utilizzo di malta e non a forma di trullo come erano tutte le altre per un vincolo feudale."
"Secondo una tradizione ormai radicata, il 22 giugno del 1797, mentre veniva eletto il primo Sindaco, Francesco D’Amore cominciava a costruire questa casa, la prima ufficialmente in cotto, vale a dire con l’uso di malta. Con il suo dispaccio, infatti, il Re decretava che gli alberobellesi potessero fabbricare case nel modo ad essi più comodo, senza essere impediti dal Conte di Conversano. L’evento era ulteriormente testimoniato dalla piccola epigrafe, posta sotto l’arco che segna l’area del balcone, che riporta la seguente iscrizione: EX AUCTORITATE REGIA – HOC PRIMUM ERECTUM – A.D. 1797. La sua ubicazione, nell’attuale Piazza Ferdinando IV di Borbone, non è casuale. Essa, infatti, con il suo primo piano era perfettamente visibile dalla vicina abitazione dei Conti. Tale struttura rappresenta un vero e proprio passaggio tecnico-costruttivo dalle prime case a trullo alle abitazioni ottocentesche. In realtà, la facciata lascia immaginare la presenza di vani interni ben diversi da quelli che in realtà sono. La stanza d’accesso, al posto del consueto cono lapideo, presenta una volta a stella. Tutti gli altri ambienti non sono molto dissimili da quelli delle case a trullo che circondavano l’abitazione. L’unico elemento d’unicità evidente, se si esclude l’uso di malta, è il piano sopraelevato raggiungibile esternamente tramite una scala. Questo è composto da tre angusti ambienti conici, posti su differenti livelli. Al primo vano, determinato da un trullo più ampio, segue un piccolo ambiente conico, che in origine era collegato al pianterreno tramite una botola. L’ultimo di tali locali, che poggia sulla volta a stella del sottostante vano principale, consente l’affaccio al balconcino. Molto probabilmente, per l’edificazione della casa, Francesco D’Amore interpellò un semplice caseddaro (muratore), abituato a costruire o restaurare trulli. Questo non ci meraviglia dato che, ancora nel 1843, dai verbali del Consiglio Comunale emerge che non vi era un architetto locale che potesse far parte della commissione preposta alla cura delle nuove costruzioni affinché fossero regolari e di non spiacevole architettura a meno che non si volesse definire architetto uno degli infelici muratori o trullari. In seguito, Casa D’Amore fu dichiarata Monumento Nazionale nel 1930."
"Un luogo che fa parte della storia Alberobellese... c'è un fascino che nasconde questa abitazione...che è giusto lasciarlo spiegare alle guide ...o ai libri di storia... c'è solo una cosa da fare ...renderlo più piacevole e visibile agli occhi dei visitatori!"
"Non si può non mettere 5 stelle ad un posto del genere. Casa D'Amore e la sua storia, il primo trullo/abitazione dove il Sindaco decise, grazie all'abolizione della legge in vigore di costruire un edificio stabile grazie all'utilizzo della malta. Storia, eleganza, amore... Questa è Alberobello! Visita stupenda!"
"Bellissimo trullo vale la pena parcheggiare e camminare tra la folla di turisti e fermarsi senza la solita fretta per ammirare la sontuosa bellezza"
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