Liceo Scientifico XXV Aprile
Via Milano 36, 56025 Pontedera, Provincia di Pisa
Informazioni su Liceo Scientifico XXV Aprile
Il Liceo Scientifico XXV Aprile è un istituto di istruzione secondaria di primo grado situato nella pittoresca città di Pontedera, in provincia di Pisa. La scuola è situata in Via Milano, una strada centrale e facilmente accessibile, in una zona tranquilla e sicura della città.
Fondato con l'obiettivo di offrire agli studenti un'educazione di alta qualità e un ambiente di apprendimento accogliente e stimolante, il Liceo Scientifico XXV Aprile è diventato rapidamente un punto di riferimento per la comunità locale e oltre.
Gli studenti che frequentano il Liceo Scientifico XXV Aprile beneficiano di un'ampia gamma di programmi accademici, che comprendono le scienze, la matematica, la filosofia, la letteratura, le arti e le lingue straniere. La scuola ha un corpo docente altamente qualificato e impegnato, che lavora per fornire ai nostri studenti le migliori esperienze possibili di apprendimento.
La struttura di questo Liceo Scientifico è estremamente moderna ed è stata recentemente ristrutturata per soddisfare le esigenze degli studenti di oggi. La scuola dispone di aule spaziose e luminose, dotate di tecnologie all'avanguardia, laboratori scientifici ben attrezzati e una vasta biblioteca.
Il Liceo Scientifico XXV Aprile è un'istituzione di alto livello, in grado di preparare i nostri studenti per le sfide del mondo moderno e fornire loro le abilità e gli strumenti necessari per avere successo nella loro vita accademica e professionale.
In sintesi, il Liceo Scientifico XXV Aprile è un punto di riferimento per gli studenti che cercano un'istruzione di qualità, in un ambiente accogliente e moderno, che prepara gli studenti per il successo nella vita.
Foto di Liceo Scientifico XXV Aprile
Via Milano, 36, 56025 Pontedera PI, Italia
Orari di apertura di Liceo Scientifico XXV Aprile
Lunedi:
08:00 - 17:00
Martedì:
08:00 - 17:00
Mercoledì:
08:00 - 17:00
Giovedì:
08:00 - 17:00
Venerdì:
08:00 - 17:00
Sabato:
07:50 - 13:00
Domenica:
Fine settimana
Recensioni di Liceo Scientifico XXV Aprile
"Edificio pieno di persone sgarbate e professori che non insegnano ma che si aspettano il doppio di quello che hanno detto. Non consiglio questa scuola."
"Una たわごと,basta questo,no seriamente,non c'è altro da dire"
"Il Liceo Classico Andrea da Pontedera locato in via Firenze, annesso al complesso XXV Aprile, costituisce il fiore all'occhiello dell'offerta formativa cittadina. La sede dalle dimensioni modeste e dall'aspetto curato si pone come una piccola acropoli in relazione al restante villaggio scolastico. Gli interni si distinguono dagli altri del villaggio per la peculiare caratteristica di non "cadere a pezzi" tanto che nei bagni è addirittura possibile incontrare esemplari di rotoli di carta igienica, specie a rischio estinzione nella zona a causa della forte caccia. Le prelibatezze gastronomiche offerte dall'erogatrice automatica sono molteplici; sicuramente tra le più apprezzate vi sono il tè dall'intenso sapore di urina a memoria dell'igiene dentale latina, e il panino al tonno ricco di Ω3, di grande aiuto nelle intense fasi di studio della lingua greca. Ulteriori location imperdibili sono la biblioteca al pian terreno contenente i vocabolari pubblici, intrisi delle lacrime degli studenti delle ere passate, per poi proseguire nel deserto atrio dell'ala sinistra sempre al pian terreno, locus amœnus per le coppie in cerca di emozioni forti al riparo da occhi indiscreti. Giungendo al primo piano invece, spicca una stanza diversa dalle altre; la suddetta, nota come aula compiti o, volgarmente, bolgia dei dannati, ha una caratteristica pianta triangolare volta a scombussolare l'orientamento dello studente durante la sua breve ma intensa permanenza. L'ordine dei banchi è diviso e rarefatto al fine di disincentivare la condivisione del dolore, e la facciata è rivolta direttamente verso l'argine del fiume Era, pregato dagli studenti come divinità pagana, per il suo potere di minacciare di esondare e quindi interrompere la sessione di tortura. Molto consigliato tra l'altro a chi intende mantenere una linea invidiabile per via delle intense sessioni di ansia. Nel giro di poche settimane di interrogazioni non programmabili otterrete il viso asciutto e l'addome tonico che avete sempre desiderato, mangiarsi le mani diventerà un salutare snack biologico ricco delle vitamine necessarie"
"Frequento questa scuola da ormai tre anni, la conosco si e no come le mie tasche. Penso sia la scuola più bella di tutto il villaggio scolastico di Pontedera. Possiamo partire dai muri in cartongesso bucati e rattoppati da lastre di legno fissate con puntine, o dalle finestre e porte antincendio che una funziona perfettamente e due no, tralasciando le maniglie spesso assenti. Possiamo poi passare ai bagni, dove porte sono rotte, sciacquoni sono rotti e alcuni bagni sono chiusi da tempi immemorabili, per non parlare della carta igienica, credo di non averne mai visto un rotolo, ma una leggenda narra che all’apertura della scuola, un rotolo esistette. Ricordo anche l’assenza di una qualsiasi tipologia di carta per asciugarsi le mani lavate con acqua gelida da rubinetti che vanno e non vanno e ovviamente il tutto senza il sapone, anch’esso inesistente. Hanno leggermente aumentato le dosi di sapone durante il rientro dalla quarantena, ma non basta certamente per i circa 1000 studenti presenti nell’istituto. Passiamo ai sistemi di riscaldamento, dato che di raffreddamento non ne abbiamo, perciò passiamo sempre il primo e gli ultimi due mesi di scuola tra il sudore e la voglia di sopprimerci. Il riscaldamento viene sempre acceso quando è già troppo freddo e spento quando è già troppo caldo, un classico, oltre al fatto che in alcune aule non va o va quando pare a lui. Parliamo anche dei computer? Quegli aggeggi che stanno sulle cattedre e vanno a stento con la connessione che il mio hotspot senza credito andrebbe meglio, non tralasciando quelli dati a disposizione dalla scuola per il lockdown, uno più rotto dell’altro. Direi di finire, sennò potrei continuare per un’altra infinità di righe, con la palestra. La palestra non l’abbiamo. Chiusa dal comune per problemi strutturali e ritenuta quindi pericolosa per gli studenti, anche se nel pomeriggio viene frequentata da non so quali persone che praticano determinati sport. Siamo stati costretti a praticare attività fisica al gelo tra l’acqua e il fango (esperienza anche personale), ma per fortuna è arrivato il secondo lockdown a salvarci da altre esperienze di questo tipo. Mi sono dimenticato però di parlare dei famosi banchi con le rotelle. Ecco dove sono stati spesi la maggior parte dei soldi! Sono inutili, piccoli e scomodi, con un “banco”, se così si può chiamare, grande meno di un quaderno. Inutile dire che è impossibile prendere appunti. Adesso stiamo rientrando a scuola, dopo circa due mesi di didattica a distanza. Rientriamo in una scuola non adatta al rientro, dove dovremo tenere finestre aperte per la circolazione dell’aria con una temperatura esterna spesso minore al grado, dovremo svolgere innumerevoli compiti e interrogazioni, perché giustamente dovremo recuperare il tempo perso durante la didattica a distanza (Io personalmente non so come farò a svolgere il tutto con decenti risultati, dato che non sono una cima e faccio fatica rispetto a molti compagni a capire le cose) dove l’apprendimento è stato molto più duro, per le scarse connessioni, per la difficoltà dei professori a spiegare davanti a uno schermo di immagini ferme e per le continue distrazioni che uno studente può avere nella propria abitazione. Non so se questa critica arriverà a qualcuno, ma io mi sono voluto sfogare, perché non credo sia possibile andare avanti in questa maniera. Magari le generazioni più vecchie penseranno che sono un ragazzo viziato che non si accontenta di quello che ha come hanno fatto loro, ma io non lo scrivo solo per me stesso, ma per tutti quelli che frequenteranno questa scuola in futuro e dovranno sorbirsi ciò che nessuno è riuscito a far cambiare."
"La scuola è fatiscente, soprattutto nell'edificio azzurro. Mi sono trovata a interagire con una bidella di colore che era quanto di più sgarbato e saccente potesse esserci. In un'altra occasione ho avuto a che fare per mia figlia con la custode della palestra, una certa Patrizia, e anche quella non brillava certo per simpatia. Il livello didattico è alto, ma per il resto è tutto da rifare, personale in primis. Gentilissimo il DS"
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