Tabernacolo delle Fonticine
Informazioni
Il Tabernacolo delle Fonticine è un'iconica istituzione situata nel cuore di Firenze, precisamente in Via Nazionale. Si tratta di un punto di interesse turistico assolutamente imperdibile per chiunque visiti la città, grazie alla sua ricca storia e alla sua bellezza senza paragoni.
La struttura del Tabernacolo delle Fonticine risale addirittura al XV secolo, e da allora ha rappresentato uno dei simboli più importanti della cultura fiorentina. Il suo nome deriva dalle due fontane situate ai suoi lati, i cui getti d'acqua rappresentano una metafora del flusso della vita.
Al suo interno, il Tabernacolo delle Fonticine custodisce non solo inestimabili opere d'arte, ma anche una profonda spiritualità che si avverte fin dal primo istante. La presenza di affreschi, sculture e decorazioni rendono l'ambiente unico e suggestivo.
La posizione strategica del Tabernacolo delle Fonticine lo rende facilmente raggiungibile sia per i turisti che per i residenti, e rappresenta una tappa obbligata per chiunque voglia scoprire le meraviglie della città di Firenze.
In definitiva, il Tabernacolo delle Fonticine rappresenta un autentico tesoro della cultura toscana, che merita di essere scoperto e ammirato da tutti coloro che desiderano conoscere a fondo la bellezza di questa città senza tempo.
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Contatti
Via Nazionale, 50123 Firenze FI, Italia
Recensioni
"Un gioiellino di altre epoche che non ha perso la sua funzione pubblica. Un raggio di luce in una città profondamente trasformata dal mercato."
"A metá di Via Nazionale, tra la Stazione e Piazza Indipendenza , lungo il passaggio del marciapede, in soccorso degli assetati , le splendide fontane antichevin marmo con i 7 angeli che originariamente era in Santa Caterina d'Alessandria. Sormontato dal tabernacolo che incornicia una maternitá di ceramica che strizza l'occhio ai Della Robbia"
"Molto bello, una vera e propria architettura costituita da Madonna col Bambino fra i santi Jacopo, Lorenzo e Giovannino, con inoltre le sante Barbara e Caterina d'Alessandira in nicchie laterali; in alto sono il Padre Eterno con lo Spirito Santo ed angeli adoranti e lungo la cornice, tra serti di frutta e fogliami, si vedono testine e figure di santi: Sebastiano (in una piccola nicchia a sinistra), Antonio Abate, Domenico, Stefano, un santo vescovo (Zanobi?), Francesco, Filippo Benizzi (questa testa è frutto di un restauro del 1886 dopo che andò frantumata) e Rocco (a figura intera nella nicchietta in basso a destra)"
"Realizzato da Girolamo e forse Giovanni della Robbia nel 1522, fu così chiamato per la presenza delle sette teste di cherubino che versano, attraverso delle cannelline sulle bocche, altrettanti flutti d'acqua nella vasca marmorea. Il tabernacolo si trovava in origine nella vicina via Santa Caterina d'Alessandria e fu smontato e qui ricomposto. Il carattere architettonico del tabernacolo è reso evidente dalle sue inusuali dimensioni. "Il basamento è costituito da una vasca marmorea sostenuta da tre mensole foggiate a zampe leonine. Sopra di essa, da una lastra dello stesso materiale, sette protomi angeliche versano nella vasca getti d'acqua (il che ha valso al tabernacolo la denominazione popolare "delle Fonticine"). Da un davanzale di pietra si ergono due colonne appoggiate a due lesene retrostanti, fornite tutte di capitelli di ordine composito. Sul dado sopra i capitelli sono scolpite testine d'angeli. La cornice soprastante sorregge un arco a tutto sesto, sorretto da tegole" (Santi). È modellato in terracotta invetriata policroma, nello stile ricco di colore di Giovanni, e raffigura nella parte centrale la Madonna col Bambino fra i santi Jacopo, Lorenzo e Giovannino, con inoltre le sante Barbara e Caterina d'Alessandira in nicchie laterali; in alto sono il Padre Eterno con lo Spirito Santo ed angeli adoranti e lungo la cornice, tra serti di frutta e fogliami, si vedono testine e figure di santi: Sebastiano (in una piccola nicchia a sinistra), Antonio Abate, Domenico, Stefano, un santo vescovo (Zanobi?), Francesco, Filippo Benizzi (questa testa è frutto di un restauro del 1886 dopo che andò frantumata) e Rocco (a figura intera nella nicchietta in basso a destra)."
"Finalmente!!! Il bellissimo tabernacolo restaurato e rimesso a nuovo. Che colori meravigliosi. Tutto ripulito e sistemato, anche la fontanella e il marciapiede sottostante."
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