Agriturismo La Tintoria Di Fioretti Adolfo Via Valle Del Samoggia 5908, 40050 Castello di Serravalle
Informazioni
L'Agriturismo La Tintoria Di Fioretti Adolfo è un bellissimo establishment situato nel caratteristico Castello di Serravalle, in provincia di Bologna. Il punto di riferimento principale della zona è senza dubbio la suggestiva Valle Del Samoggia, che regala emozionanti panorami a chi la visita. La struttura, immersa nel verde delle colline dell'Emilia Romagna, offre la possibilità di soggiornare in camere arredate con gusto e dotate di tutti i comfort necessari per un soggiorno piacevole e rilassante. Il calore dell'accoglienza di Fioretti Adolfo e della sua famiglia fa sentire subito a casa i propri ospiti, creando un'atmosfera accogliente e familiare. L'agriturismo è inoltre l'ideale punto di partenza per escursioni ed attività all'aperto, come passeggiate a cavallo, trekking, mountain bike e molto altro ancora. Numerose sono le attrattive turistiche della zona, come ad esempio le famose Terme di Porretta, il bellissimo Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, il Castello di Rocchetta Mattei, e tanto altro ancora. L'Agriturismo La Tintoria Di Fioretti Adolfo è quindi un luogo di soggiorno perfetto per coloro che desiderano trascorrere una vacanza all'insegna del relax, della natura, del buon cibo e della cultura, immersi nella bellezza delle colline emiliane.
Foto
Contatti
Via Valle Del Samoggia 5908, 40050 Castello di Serravalle, Città Metropolitana di Bologna, Italia
Orari di apertura
Lunedi:
Fine settimana
Martedì:
Fine settimana
Mercoledì:
Fine settimana
Giovedì:
Fine settimana
Venerdì:
07:30 - 23:30
Sabato:
19:30 - 23:30
Domenica:
12:30 - 15:30
Recensioni
"Sono andata a pranzo e non ho visitato se non la sala da pranzo ,ho mangiato divinamente l'ambiente è rustico ma raffinato,tavoli distanziati,focolare,eottimo cibo ben curato"
"Ambiente accogliente e curato nei minimi dettagli. L'atmosfera durante la cena è molto intima e rilassante con musica in sottofondo e a lume di candela. Personale gentilissimo e servizio veloce. Cibo molto buono, qualità dei prodotti direi eccellente. Bravi!"
"Siamo tornati per la seconda volta in questo accogliente agriturismo sulle colline della Valsamoggia. I piatti che propongono sono tipici, di stagione ed elaborati a regola d’arte. Le tagliatelle al ragù sono il top, strichetti zucca e salsiccia super! La tagliata con i funghi morbida e davvero gustosa. Servizio cordiale, le portate arrivano in tempi giusti. Come ogni anno torneremo! Vivamente consigliato!!!"
"Ottimo ristorante. Cibi buonissimi. Cortesia e gentilezza delle tre ragazze che servono. Consigliati vivamente i tartufi"
"Andare a mangiare fuori. Uno sfizio, un vizio, un divertimento, un piacere. Prendi la macchina, fai benzina, ti metti in viaggio, parcheggi, dove lo trovi, se lo trovi, mangi, bevi, possibilmente poco perché poi devi riprendere la macchina, rimetterti in viaggio e tornare a casa. Andiamo a mangiare Fuori. Poca voglia di viaggiare, poca voglia di stressarci con un viaggio in macchina, con il traffico, le file, i parcheggi. Come fare allora? Basta mettere le scarpe comode e incamminarsi. Io abito in collina, ho un ristorante rinomato sotto casa, ma dovunque voglia andare nel raggio di sei-sette chilometri ho solo l’imbarazzo della scelta. Io abito in collina ma chiunque, dovunque abiti, lo può fare, dal paese alla città, dal mare alla montagna fino alla più inabissata pianura. La nostra scelta cade a meno di 6 km da casa, un agriturismo che i miei giri in bici hanno incontrato centinaia di volte, ma che non mi hanno mai visto fermare. L’Agriturismo la Tintoria. Basta poco, basta scendere da Zappolino arrivare a Fagnano e incamminarsi lungo il Samoggia. È una giornata afosa, il sole va e viene, il lungo fiume è una foresta della Savana ma offre anche riparo e angoli freschi. Incontriamo diverse persone, famiglie con il cane, bikers, podisti. Camminiamo e parliamo, arriviamo sulla strada per Mongiorgio e allunghiamo per via dei Serretti per entrare diretti nel bellissimo borgo di Tintoria direttamente dal ponte pedonale. Un’ora di cammino, scarsa. Mi fermo all’ombra per cambiarmi la canotta con una maglia presentabile per un ristorante, pochi passi ed entriamo. Scegliamo di mangiare fuori, si sta bene all’ombra anche se le prime a sfamarsi saranno le zanzare su di me e non noi. Più veloci del servizio, molto efficiente e gentile. Non mi lamento, è Giugno ed è poi il bello della natura. Il menu è piccolo ma molto gustoso, i quasi 6 chilometri hanno messo fame e scegliere non è semplice. Comanda la fame e cediamo sia su primo che su un secondo. Uno strichetto prosciutto e asparagi, un gnocchetto al tartufo nero e fonduta di parmigiano, una cotoletta alla Petroniana e un coniglio arrosto, tutto squisito, tutto fatto in casa, tutto innaffiato dal loro ottimo e fresco pignoletto frizzante. Nel mentre le rondini entrano ed escono dalla cantina e una famiglia di simpatici francesini, gallina, gallo e due birbanti pulcini, beccano intorno all’aia cercando di entrare in cantina allontanati gentilmente dal proprietario. Non manchiamo di ordinare anche i dolci, cheesecake con fragole fresche e biscotteria assortita con accompagnamento del loro passito di cabernet. Un bicchierino che chiamerebbe un altro bicchierino. Manca la grappa. C’è da tornare indietro ed è meglio di no anche se spero in una gentile offerta al momento del conto. Offerta che non arriva e visto il conto un po’ ci rimango male. Cinquanta euro a testa, abbiamo mangiato divinamente e tanto, sicuramente torneremo, ma per un agriturismo a gestione familiare è un prezzo che personalmente ritengo sempre troppo alto. Compensiamo non avendo speso in benzina, l’abbiamo fatta per noi stessi e ora possiamo tornare a casa. Anche se la piscina sopra l’agriturismo invita molto ad una pennichella dopo un bel bagno. Torniamo indietro sotto il sol leone, pieni ma non appesantiti. La strada è quella dell’andata con un piccolo allungo al fiume a Fagnano per una breve sosta ad ascoltare l’acqua che scorre. Tra Ciliegi carichi di preziosi frutti ormai pronti ad essere raccolti, arriviamo sotto la vecchia chiesa con quasi 12 km camminati, una semplice e salutare camminata e una gran bella mangiata. Dietro casa, in un piccolo angolo di vecchio mondo mantenuto per non dimenticare quanto è bella la nostra terra."
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