Tatum Art Jazzclub&Ristorante Via dell'Università 38, 90134 Palermo

"Piccolo locale, accogliente. Personale gentile e disponibile. Offre musica jazz dal vivo, di alta qualità. Bar e cibo disponibili. Prezzi medio-alti per il genere e la musica dal vivo comporta un contributo di 4 Euro a persona se si ordina al tavolo (Novembre 2022). Purtroppo, l'ambiente è piccolo e la gente chiacchiera ad alta voce, il che rende difficile seguire i concerti. Mi auguro che in futuro trovino una location migliore. Difficile arrivare in auto e parcheggiare nelle immediate vicinanze. Meglio prenotare, specie nel weekend."

"Atmosfera, cucina e tante sfumature di jazz. Il menù è breve ma interessante, buoni vini e cocktails tradizionali. Personale cordiale"

"Abbiamo passato qui il cenone di capodanno, il locale è molto carino e molto in stile Jazz. La cena di capodanno aveva un menu fisso del costo di 80 euro. I piatti erano tutti molto buoni e ben curati ma la cosa che più mi ha colpito era che erano anche abbondanti. Abbiamo praticamente mangiato tanto che in tanti nel locale non abbiamo voluto l’ultima portata prima del dolce e del brindisi finale. L’unica pecca è stata la musica nel locale, la musica in se non era male (era musica dal vivo) ma il volume era troppo elevato infatti non riuscivi a parlare con le persone nel tuo tavolo; ok che il locale è jazz ecc però le persone per le festività se vanno a festeggiare in un locale è anche per poter fare conversazione. Ad ogni modo consiglio il locale perché abbiamo mangiato e bevuto bene e ci siam anche divertiti."

"Il tatum è un luogo magico. I locali sono confortevoli e suggestivi. Ottima anche la cucina. Se siete amanti del Jazz è il locale che fa per voi. È necessario prenotare."

"In pochissime parole: il presumiamo proprietario è un cafone ed i prezzi sono esorbitanti e non chiari. Per chi avesse voglia di leggere, scendiamo nel dettaglio. Attirati da un evento che, come da screenshot allegato, doveva essere GRATUITO, con consumazione e servizio al tavolo obbligatori, decidiamo di prenotare un tavolo ed andarci a godere un cocktail ed un po' di buona musica. Subito veniamo accolti da un locale piccolo ed affollato, con distanze di sicurezza assolutamente non rispettate. Il menu presenta 3€ di coperto, che a detto dello stesso menu e dell'avviso sul portatovaglioli, di cui foto, include anche un "obolo" per la musica. Ci sembra costoso forse, ma ragionevole, è giusto premiare la qualità. Il concerto doveva iniziare alle 21:00, uno dei presenti al tavolo ha il tempo di avere un problema personale, chiedere un passaggio, tornare a casa e l'amico che l'aveva accompagnato, di tornare al locale ed assistere all'intero concerto, che inizia alle 21:45/50 (solo un'ora circa di ritardo! Se fossi Borghese direi che non è un buon inizio!). Il menu è piuttosto scarno, il che spesso è indice di qualità. Spesso, ma non sempre. In assenza di qualcosa da poter ordinare da accompagnare ai cocktail (niente taglieri, patatine, misti caldi, prodotti tipici, etc.) ordiniamo delle polpette con un contorno di patate. Salsa delle polpette discreta, polpette immangiabili al solo gusto di olio della friggitrice, patata contemporaneamente crude, bruciacchiate, insapore ed oleose (complimenti!). Lasciamo praticamente tutto, la cameriera che porta via il piatto si mostra costernata, ma le sue scuse è l'unica cosa che otteniamo. Non mi aspettavo offerto il piatto, ma offerta la coca presa per levarsi il sapore di bocca o un minimo di sconto sarebbe stato non dico doveroso, ma quanto meno apprezzato. Proseguiamo la serata, il locale è affollato, stretto e rumoroso, noi scambiamo quattro chiacchiere godendoci la musica ed il proprietario (Carica reale ignota, ma si comportava come tale) ci chiede di parlare a voce più bassa. Premessa, avevamo prenotato la mattina presto ed eravamo al tavolo più lontano dal palco. Non sarebbe stato un problema, c'era rumore, forse avevamo alzato la voce? Non credo, ma possibile. Il problema? Il tono e la spocchia. Eravamo un tavolo di ragazze e ragazzi i tutti sui trenta e sinceramente possiamo sembrare pure più giovani, codesto individuo decide di applicare la logica "Boomer" (che ricordo è uno state of mind, non qualcosa che ha che fare con l'età), rabbonendoci come fossimo pischelli fuori posto. Ha tenuto ha sottolineare che forse il nostro comportamento era dovuto al fatto che era la prima volta che eravamo lì, beh, verissimo... anche l'ultima comunque, andremmo a goderci spettacoli altrove. Precisazione: mascherina rigorosamente sotto il naso. Oltre le immangiabili polpette e patate, ordiniamo da bere. I cocktail devo dire discreti, cari per la media di Palermo, ma passabili. Certo, se me lo portavano in un bicchiere da shot sarebbe stata una presentazione migliore, visto che praticamente quello erano, colmati di ghiaccio, ad un prezzo maggiore di quanto si trovano nella zona. A conclusione della serata, al momento di pagare, il “proprietario” non indossa direttamente più la mascherina, ci provano a far pagare il coperto della persona che era con noi che è andata via prima dell’inizio del concerto e senza ordinare nulla (rimasta al tavolo forse 5 minuti, poi dovuta andare via per urgenti problemi personali, molto umano), ci mettono un sovrapprezzo di altri 2€ sul già esoso coperto, attribuendolo come costo del concerto (che online era stato pubblicizzato come gratuito) ed invece delle scontrino ci consegnano un documento gestionale. Molto professionale."