Dahu Strada Regionle 45 1, 11022 Località Faucille, Brusson
Informazioni
Dahu è un'istituzione situata nella suggestiva località di Faucille, nel comune di Brusson, in Valle d'Aosta. La struttura è facilmente raggiungibile grazie alla vicinanza con la Strada Regionale 45.
Dahu è un'istituzione dedicata alla salute e al benessere dei suoi ospiti. La struttura offre infatti un'ampia gamma di servizi e attività per favorire il relax, la meditazione e il riequilibrio energetico del corpo e della mente.
In particolare, presso Dahu è possibile usufruire di trattamenti spa, di massaggi e di terapie olistiche, come la riflessologia plantare e la digitopressione. Gli ospiti possono inoltre partecipare a percorsi guidati di yoga, pilates e altre discipline orientali, oppure godere di un piacevole momento di svago nella sala relax o nel giardino esterno.
La struttura rappresenta inoltre un punto di interesse turistico per chi desidera scoprire le bellezze naturalistiche e culturali della Valle d'Aosta. Dahu infatti organizza escursioni a piedi o in mountain bike nei dintorni della struttura, oltre a proporre visite guidate ai principali siti storico-artistici della zona.
Dahu è pertanto il luogo ideale per coloro che cercano un'esperienza di vacanza all'insegna del benessere, dell'armonia e della scoperta del territorio.
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Strada Regionle 45 1, 11022 Località Faucille, Brusson, Valle d'Aosta, Italia
Recensioni
"davvero uno schifo. sono entrata dopo esser stata ricoverata 9 volte in varie strutture e ospedali. mi hanno presentato la struttura come ultima spiaggia per guarire dal mio disturbo alimentare (anoressia nervosa restrittiva con attacchi di binge) e cercare di controllare il disturbo borderline. prima di entrare ho conosciuto il direttore sanitario che ho trovato molto piacevole. peccato che quando sono entrata, neanche due mesi dopo è andato in pensione ed è subentrato un direttore sanitario incompetente, aggressivo e dall'impressione "volente di soldi". questo suo comportamente visibile anche dagli operatori ha fatto sì che cambiasse tutta l'equipe. educatori, oss e dietisti si sono licenziati e hanno assunto personale totalmente disinformato, proveniente da scuole dove educavano i bambini. le attività erano per lo più fare orecchini in fimo e borsette in feltro. uniche due attività rilevanti erano la psicoterapia di gruppo fatta molto blanda e psicoterapia motivazionale guidata dalla psichiatra. psichiatra che segue tutta la struttura e quindi poco presente. poche sperimentazioni alimentari sempre ultra controllate. telefono e privacy completamente inesistenti. se i genitori chiamavano non venivi informato. ho visto di persona maltrattamenti, urla contro i pazienti e percosse. mi sono aiutata da sola perché in un posto così mai più."
"Oggi ci sono stato in visita. Onestamente la mia impressione è stata più che positiva. Questo credo sia uno dei luoghi di eccellenza per trovare un concreto aiuto."
"Sono stata ricoverata nel nucleo dca da maggio a dicembre 2018. É difficile, forse impossibile, dare un voto "netto" a un'esperienza che, per forza di cose, é stata sfaccettata e varia. Premessa: la struttura é pulita, la qualità del cibo é alta e le camere sono confortevoli e accoglienti (a dic. 2018 perlomeno). Ottimo psicologo per i minorenni: competente, rispettoso, in grado di modificare ad hoc la cadenza dei colloqui in base ai bisogni dei pazienti. Debole, invece, la prestazione delle psicologhe che gestivano il gruppo settimanale. Psichiatra INESISTENTE. Si presentava una volta ogni due settimane e valutava in un giorno venti pazienti, oltretutto in maniera sommaria e aggressiva. Evito di citare gravi dimenticanze nella programmazione delle terapie. Da ció deriva che non esiste uno psichiatra di guardia e qualunque emergenza deve essere trattata dal personale infermieristico. Ergo, se cercate un buon nucleo PSICHIATRICO (ad esempio se avete comorbiditá), cercate altrove. Gli educatori e gli oss sono tutti molto appassionati e profondamente coinvolti, anche se alcuni sanno essere maleducati o sbrigativi alle volte. Ció non toglie che siano competenti e che reggano sulle loro spalle l'intera struttura. I gruppi educativi sono in linea di massima soddisfacenti. Problema enorme del nucleo dca, peró, é che é chiaramente non equipaggiato a trattare dca che non siano l'anoressia "primaria". L'équipe non é minimamente in grado di approcciare patologie non restrittive se non fornendo astinenza o regimi alimentari (nulla da dire sui dietisti, che sono preparatissimi anche se un po' paranoici). La bulimia e il bed (e tutti i nas) sono patologie strutturalmente diverse dall'anoressia e necessitano di approcci specifici e mirati, che al dahu non esistono. Inoltre, se volete andare a Brusson, preparatevi ad essere messi a nudo in tutto e per tutto. Non avrete piú contatti con i vostri cari, esperienze di vita reale, privacy (bagno monitorato obbligatorio, anche da uomini, nonostante un increscioso incidente), i dettagli piú intimi delle vostre vite saranno discussi settimanalmente da un'équipe di venti persone, non potrete più scegliere cosa leggere, cosa guardare, quando fare o non fare qualcosa, se scrivete qualcosa verrà letto, se dite qualcosa verrà udito. Non potrete piú essere completamente voi stessi. Si tratta di un reset totale, e dovete considerare tutto ció con attenzione, soprattutto se siete adulti. Ma forse ne vale la pena per qualcuno; forse la vita "là fuori" é davvero l'idillio che descrivono i pazienti in dimissione. Non so. Per me non lo é stato. Di Brusson mi resta il ricordo della mia mitica educatrice, di alcuni spunti interessanti in terapia, delle montagne che vedevamo comunque poco perché sempre relegati in struttura, di alcuni bei rapporti stretti con le pazienti e di alcune strategie che ho imparato. Consiglio la struttura? Validissima per l'anoressia, soprattutto nei minorenni; penso che il tasso di remissione sia alto. Per il resto, fate voi."
"Un luogo in cui se ci arrivi, hai poco a cui pensare. E' l'ultima spiaggia,se non guarisci con il loro percorso c'è poco da fare. Struttura efficiente, composta da personale qualificato e con grande senso di umanità. E' normale, a nessuno piace sottomettersi alle loro regole oppure che qualcuno violi la tua privacy, ma è l'unico modo per uscirne. Un plauso a chi giorno dopo giorno, con passione e dedizione, cerca di dare una luce a chi vede solo buio davanti a se. Noi ci siamo trovati bene perché ci siamo fidati...ed ora la situazione è molto migliorata. Grazie ancora a tutto lo staff !!!"
"Pessima: la cucina pessima, poco varia e qualità scarsissima, pulizia scarsa,organizzazione scarsa, competenza operatori vari approssimativa, organizzazione in tutti i settori scarsissima, violazione della privacy, controllo telefonate con vivavoce. Divieto di usare il telefono per altri scopi.riscaldamento al minimo. Limitazione acquisti anche se i soldi sono quelli degli utenti, attività educativa monotona e scarsa causa mancanza personale dagli oss agli educatori agli infermieri e ai medici. Spesso gli educatori devono svolgere alcune mansioni degli oss e di qui l'impossibilità di espletare le loro e spesso vengono eseguite in maniera approssimativa. Riscaldamento al minimo anche nei periodi consentiti dalle leggi che prevedono l'accensione come negli ospedali e nelle micro per anziani e gestione libera per le altitudini oltre i 1000 metri.trattamento sul singolo paziente discutibile. Non si sono registrati casi in cui siano state alzate le mani ma siamo molto vicini. Una persona donna e allontanata dal refettorio durante la somministrazione dei pasti i quali vengono assunti in completa solitudine. Tutte le settimana mancano alimenti si prima necessità olio, aceto, sale, zucchero ect. Un comportamento ossessivo nella riduzione dei costi anche sui generi di prima necessità, pretesa di educare all'igiene personale e dell'ambiente ma spesso manca il necessario. Quindi nel complesso assistenza scarsa e approssimativa tanto siamo considerati come esseri senza sentimenti che non provano dolore, disgusto, incapaci di reagire o di lamentarsi . se stai male nel week end puoi solo pregare il buon dio che ti aiuti perché medici di riferimento non ve ne sono e se non sei un codice rosso la chiamata al 118.te la puoi scordare insomma un atteggiamento omertoso da parte di tutto il personale come se avessero tante cose poco pulite da nascondere. Consiglio ai famigliari delle persone ricoverate di far effettuare gli opportuni controlli agli organi di competenza. Per sopravvivere in questa struttura o sei lecchino,ruffiano o parente di un politico o se no zitto e muto."
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