Madonna Dei Boschi

"Come parente di una persona ricoverata, ho avuto la brutta sorpresa di scoprire che l'orario di visita pubblicato non corrisponde a verità: il sabato e la domenica non si può salire dai propri cari, se non possono camminare autonomamente e scendere loro stessi, non permettono di vederli, e su settimana bisogna prenotare prima. Queste restrizioni non sono elencate tra le "eccellenti qualità" della struttura. Aggiornamento: e tutto questo non ha impedito l'ingresso al temuto virus con chiusura di un intero piano ad ottobre."

"Sono attualmente ospite della struttura, Madonna dei Boschi, di Buttigliera , l’ho scelta solo perché era la più vicina al comune dove abito, Collegno, senza nessuna informazione in merito. Una cosa volta sistemata, è stata una piacevole sorpresa, l'ho trovata accogliente, pulita, le camere spaziose con il balcone, poiché provenivo da un ospedale dove ero ricoverata per un intervento al ginocchio, dove il cibo era immangiabile e i letti scomodissimi, trovare in questo centro per la riabilitazione cibo ottimo, e soprattutto letti con dei materassi degni di questo nome, mi sono detta, beh, incominciamo bene!! Appena fatta la visita con il direttore sanitario, il Dr. Calegari ho potuto iniziare subito la fisioterapia; appena arrivata in palestra ho potuto vedere come fosse ben attrezzata, dotata di tutti i tipi di attrezzi, un bel numero di fisioterapisti ci aspettava,, con molta professionalità, gentili e dotati di una pazienza infinita, hanno iniziato a farci fare i primi esercizi, a me è stata assegnata Petra, sorridente e inflessibile ha iniziato a battere il tempo, 10,30,50 con una specie di simpatico ritornello, sana (gamba) malata, sana, riposo, e avanti così senza tregua!! Un accenno agli infermieri anche se non ho ancora imparato tutti i loro nomi, Matteo gentile sorridente , Michela che arriva sempre di buon umore e incomincia a distribuire le varie terapie, le Oss disponibili e cordiali, che scattano appena un paziente suona il campanello. In pratica mi sembra di essere un po' in vacanza, devo lavorare ancora un po' per mettere in moto il mio ginocchio, ma con il loro aiuto raggiungerò senz'altro il mio obiettivo. Complimenti sinceri e un grazie di cuore a tuttl quelli che rendono meno duro il nostro soggiorno per permetterci di tornare a casa come nuovi. R.M."

"Mia mamma è stata per circa 1 mese il team dei fisioterapisti alto livello professionali umani e gentilissimi ringrazio per l'ottimo lavoro svolto..per quanto riguarda gli infermieri e le oss alcune scortesi e poco professionali forse dovuto al poco personale... cucina di basso livello"

"Entrata in struttura il 12/4 uscita il 7/5 seguita dal fisioterapista Luca e il fisiatra dottor Calegari. Che dire l'eccezione in fatto di riabilitazione. Sanitari (infermieri, oss, tirocinanti) professionali ma con umanità. Mi sono trovata benissimo consiglio vivamente la struttura, dopo 3 settimane sono rientrata a casa, certamente non posso dire guarita al 100% ma quasi autonoma, un grandissimo grazie a tutti"

"Buon centro di secondo livello, anche per pazienti con patologie multiple. Mio marito (66 anni), afasico ed emiplegico da più di due anni, con una importante difficoltà espressiva, è stato ricoverato per 40 giorni in questa struttura a seguito di una frattura al femore. È stato seguito in modo competente da tutti i terapisti ed è stato accolto e capito anche da tutto il personale infermieristico. In questo periodo di pandemia che ha messo a dura prova tutti, ma in particolare tutte le persone bisognose di cure, trattamenti e di attenzioni sanitarie, non do più nulla di scontato. Nel nostro percorso sanitario non è stato sempre facile riuscire a trovare il medico, il terapista e il personale preparato a 360 gradi, come dovrebbe essere, o con almeno l’umiltà di saper ascoltare e chiedere. Ci tengo a dire che mio marito è un medico ed era un chirurgo, io sono una logopedista, quindi parlo con cognizione di causa e con le conoscenze profonde di come funziona la sanità nei vari settori. Quando si entra in una casa di cura in cui tutto il team sa accogliere il paziente e sa comprendere la moglie, che ormai ricopre il ruolo di caregiver, è importante farlo sapere e considerarlo un valore aggiunto. Posso affermare tutto questo perché purtroppo, il nostro primo percorso di cura, nonostante la struttura fosse ben più grande e conosciuta nell’ambiente torinese, è stato ottimo da punto di vista della riabilitazione, ma pessimo per ciò che era legato all’assistenza medica ed a quasi tutta quella infermieristica. Nella speranza che i vertici competenti possano rendersi conto di quello che questa piccola casa di cura può dare, ringrazio ancora, anche a nome di mio marito, il Direttore Sanitario, che è stato un medico empatico e professionale. Laura Negri Regina"