Rifugio Ca' d'Asti

"Rifugio ben gestito e ben curato . Siamo arrivati sul posto alle 14:30 e abbiamo mangiato polenta e spezzatino con formaggio . I gestori sono gentili e disponibili. La giornata era bella ma c era un po’ di vento. Per salire ci vuole più o meno 1 ora e 40. Salita su sentiero a volte battuto altre no . Adatto a persone più esperte , non tanto per la distanza quando per il dislivello .consigliari scarponi e anti vento. Noi saliti la prima settimana di settembre e c erano 8 gradi in cima, alle 14:30. Faceva freschetto . Siamo a oltre 2800 mt."

"Da molti anni non tornavo in vetta al Rocciamelone. Il giovane gestore del Rifugio è stata una piacevole conoscenza. L'ho ritrovato anche in cima ed insieme agli altri escursionisti ci ha intrattenuto condividendo lui il the' ed io il cioccolato. Nella discesa ci siamo fermati a pranzo, ottima la pasta con il ragù! Grazie dell'ospitalità."

"Piacevole soggiorno dato dalla cordiale accoglienza dei due gestori e all' ottima organizzazione del posto. Ottimi servizi e ristorazione. Particolare attenzione per qualsiasi esigenza comprese allergie, personale di gran cuore pronto a rendere unica la permanenza al rifugio. Grazie per la passione che ci mettete! Alla prossima. CONSIGLIATISSIMO!"

"Avviso ai "lamentosi". Siamo in un rifugio di montagna, in un punto dove non ci sono sorgenti e l'unica acqua disponibile è quella piovana. E' colpa dei gestori se non piove da settimane? Portatevi delle salviette rinfrescanti. Le camere sono in cemento...ok, dormireste meglio se ci fossero le piastrelle? Io mi sono trovato benissimo, gestore gentilissimo nonostante una tragedia appena avvenuta. Mangiato bene, dormito bene, do 5 stelle perché non se ne può dare di più. Quelli che vogliono scelte di menu varie, camere con servizi inclusi, acqua calda e magari massaggiatrici vadano a Rimini."

"Ieri causa temporale, io e la mia amica scendendo dal Rocciamelone abbiamo fatto tappa al rifugio Ca' d'Asti. Abbiamo così avuto il piacere di conoscere il gestore, che da quasi mezzo secolo, con grande dedizione, non si occupa solo del rifugio e della chiesetta antistante ma, anche del bivacco e cappella sulla cima del Rocciamelone, nonché del sentiero di accesso. Quest'uomo, sicuramente sopra la settantina, raggiunge la punta tre volte a settimana per pulire e portare a valle i rifiuti lasciati da escursionisti sempre più maleducati che salgono per vedere le stelle e utilizzano il bivacco, nato per dare rifugio in situazioni di emergenza, come punto di appoggio per la notte. Il signor Fulgido, così si chiama il gestore, nonostante la stanchezza e lo sconforto per vari episodi vandalici ai danni delle strutture e, persino della statua della Madonna, conserva una luce negli occhi da fare invidia a molti ventenni. Commosse da tanta dedizione e dai racconti ascoltati, nostro malgrado siamo tornate a valle. Ci siamo ripromesse di tornare per soggiornare al Ca' d'Asti, e ascoltare ancora le parole di quel signore di altri tempi. In quest'epoca tristemente impoverita di valori, persone come lui fanno bene al cuore... Grazie"