Ospedale di Rivoli

"Sono da poco stata ospite dell’ortopedia dell’ospedale di Rivoli per una protesi d’anca dove con 24 posti letto c’era a disposizione un unico deambulatore ascellare perché il secondo, ripeto secondo e non ventesimo, aveva una regolazione in altezza sconosciuta agli addetti e quindi non utilizzabile. Non solo, per iniziare la fisioterapia e quindi essere in grado di muovermi con le stampelle, dovevo fare una lastra di controllo prevista già per lo stesso giorno dell’intervento ma che ho fatto solo tre giorni dopo e dopo un’animata discussione. Tra le giustificazioni: la mancanza di personale, vero; la precedenza alle emergenze, sacrosanto, e il riacutizzarsi del covid per cui il fare le lastre a una persona positiva significava bloccare tutto per le disinfezioni del caso …. In camera, di fronte a queste affermazioni, siamo rimasti tutti senza parole. L’ospedale di Rivoli dopo tre anni di pandemia non ha sale e percorsi diversificati? Voglio, e con me chi ha assistito alla discussione, sperare che sia stata solo una scusa accampata tanto per dare una risposta a quella che suppongo essere imputabile a disorganizzazione. Per contro però, non posso non riconoscere la grande competenza, empatia e anche simpatia del personale. Le infermiere e gli infermieri di grande professionalità, sempre attenti, cortesi e premurosi, provvedevano, oltre alla somministrazione delle terapie, a offrire un senso di sicurezza, nel bisogno erano pronti e precisi a intervenire con sollecitudine e con la loro inconfutabile professionalità, competenza, fermezza e gentilezza insieme infondevano subito una sensazione di protezione. Anche le operatrici addette all’igiene, situazione per me di grande imbarazzo, sono state un aiuto prezioso, hanno sempre agito con indiscussa abilità e sempre con il sorriso, intervenendo con prontezza e facendo il possibile per far superare il disagio con parole di conforto, con battute spiritose e a volte anche con ironia, e pure le due studentesse in stage si sono dimostrate all’altezza e promettono di diventare ottime infermiere. Personale eccezionale che nella difficoltà ha fatto la differenza e al quale vanno i miei più sinceri ringraziamenti."

"Ho portato i miei genitori di 90 anni a fare il vaccino per il covid. Gli era arrivato un messaggio in cui si diceva di presentarsi alle 9.45, e cosi abbiamo fatto. Alla reception ci hanno detto che prima delle 11 non ci sarebbe stato nessuno, di tornare a casa e ripresentarsi a quell'ora. Complimenti per il servizio!!!"

"INDECENTE!!! Portato ora nostro figlio al Pronto Soccorso x spalla lussata. Non c’è un area adibita all’attesa fanno aspettare fuori come nemmeno si fa con un cane! Siamo di notte fa freddo partiti da casa al volo, tocca aspettare senza nemmeno delle sedie il NULLA ASSOLUTO VERGOGNA!!! Pagare un servizio sanitario per questo schifo!"

"Pessima accoglienza del personale addetto alla consegna dei moduli da compilare per la vaccinazione covid, tra cui un "volontario", che mi chiedo perché abbia scelto proprio un ambiente del genere se patisce una domanda in più oltre a quelle che mal sopporta. Confusione tremenda, personale scocciato e burbero, inclusa la dottoressa/infermiera/non si sa cosa allo smistamento numerini coda, che interagiva con le persone davanti a lei come fossero idioti. Mah!!! L'unico gentile era il medico all'interno della stanza vaccini. Sarebbe bello ricordare a tutte queste persone che siamo tutti uguali e che ognuno di loro potrebbe aver bisogno di quello che ha appena trattato con sufficienza per qualcosa, un giorno."

"Personale di accoglienza e infermieristico in sala prelievi sempre arrabbiato, scorbutico, nervoso. Ma perché fate questo lavoro se siete frustrati e incompetenti nei rapporti sociali? Ci sono tanti posti statali dove poter scaldare la sedia, uscite fuori dagli ospedali. Ultimamente frequento spesso l’ospedale per esami di rito in gravidanza e ogni volta non manca occasione in cui non trovi una persona maleducata, indispettita da domande di informazione, scocciata anche solo di aprire la bocca. È assurdo. A questo punto che chiudano gli ospedali pubblici perché questo servizio offerto è da brividi. Senza parlare del fatto che gli esiti degli esami online che tanto vantano non è mai possibile averli. Ogni volta per ritirare un foglio di carta bisogna recarsi in ospedale e nel caso di esami come il test integrato addirittura solo il lunedì e il mercoledì in orari ridicoli per chi lavora. Ci vuole tanto ad offrire un servizio di ritiro esami online?? Così magari potete evitare il contatto con il pubblico che tanto schifate. La verità è che quando una cosa è pubblica tutti se ne fregano e se i pazienti vengono trattati male affari loro. Ma io dico non c’è un direttore generale di questo ospedale a cui sta a cuore il bene pubblico? Vergognatevi di fare un lavoro importante ed in un luogo delicato nel modo in cui lo fate."