Bima Notaio Caterina Corso Duca degli Abruzzi 16, 10129 Torino

"da sconsigliare nonostante avvisati che avevamo tempi ridotti per l'atto hanno comunque perso un'ora per prendere solamente i dati segretari non efficienti."

"Discriminante, scarsa professionalità. Se non hai il gp, stai fuori e ti trattano come un'appestata asserendo che devono proteggere i familiari. Da evitare assolutamente!"

"Studio notarile molto professionale presso cui ho stipulato rogito per acquisto di un immobile con mutuo. Ho ricevuto informazioni chiare; tempi rapidi per quanto riguarda la parte burocratica dell’operazione e grande competenza nelle risposte ai miei quesiti sia da parte della Dott.ssa Bima che delle sue collaboratrici. Ho indirizzato successivamente dei miei clienti per altre tipologie di operazioni e consulenze e sono tutti rimasti molto soddisfatti. Lo consiglio assolutamente."

"Da evitare! Quando ho effettuato l’atto di compravendita di casa (io ero l’acquirente) sono stato seguito da tre diverse persone: in un primo momento dalla segretaria, persona assai scortese e scorbutica, poi da una notaia collaboratrice che ha redatto il preliminare, ed infine dalla notaia Bima, apparsa e conosciuta solo all’atto della firma (prima di questo momento non avevo ancora capito chi fosse). Durante l’atto la notaia Bima, vedendo ritardare la comunicazione del bonifico da parte della banca, ad un certo punto dice: “ho un impegno da un’altra parte, devo andare”, si alza e scompare senza nemmeno salutare. Dopo 10 minuti che eravamo parcheggiati nel suo ufficio, compare la suddetta segretaria scorbutica e fa: “la notaia è andata via, ci rivediamo domani”. Inutile dirvi lo sconcerto ed il successivo litigio scaturito... Ultima chicca: a distanza di un anno il venditore ed io veniamo a scoprire che la detrazione per il restauro della facciata del palazzo era a mio beneficio perché non era stato specificato nell’atto che doveva beneficiarne lui (per legge la detrazione fiscale del restauro esterno degli immobili segue l’attuale proprietario anche se il restauro è stato pagato da chi ha venduto. Affinché possa beneficiare chi effettivamente ha pagato, tale clausola deve essere espressamente riportata nell’atto di vendita), pertanto io e l’ex proprietario ci rincontriamo da un altro notaio che esegue una scrittura integrativa. Ovviamente ne io ne l’ex proprietario sapevamo di questa (ennesima) legge (truffa) dello stato, ma chi ce lo doveva dire nel corso dell’atto se non la notaia? Certo, se magari non si fosse dileguata per andare a fare altri fatti suoi probabilmente avrebbe fatto il proprio lavoro in modo più professionale... Buona fortuna a tutti per i vostri atti notarili!"