Contesto Urbano,

Via Gallia, 51/53, Roma (RM)

"Tornati dopo qualche anno confermo la mia piena soddisfazione come per la prima volta …anzi ancora meglio . Servizio preparato e cortese e menu studiato che passa dagli antipasti classici ai loro piatti più sfiziosi. Consiglio di provare la tartare con zabaione salato e ottima anche la cacio e pepe . Complimenti perché si vede passione e attenzione ."

"Bene ma non benissimo. Allora il locale è molto carino, il cibo è buono e molti prodotti sono a Km0, anche se però qualche piccolo peccatuccio veniale c'è stato, ma il problema vero per cui dò 3 stelle e non 4 è che il menù lo interpretano a modo loro, Mi spiego: sulla carta si legge " crostino con burro, alici e lime" e le alici e il burro invece di essere adagiate sul pane croccante o qualcosa di simile arrivano su una focaccina morbida che tutto è tranne che un crostino croccante e vabbè erano cmq buone, abbiamo pensato ad una svista e nulla di più. Poi, però, prendo un ossobuco, con verdure croccanti e cialda di pane e arriva un ossobuco, con un quadrato di focaccia alta un centimetro e passa, con sopra delle verdure ripassate in padella o stufate, non sò, cmq morbidissime (foto), chiedo lumi alla cameriera, piu per curiosità che per altro, e mi dice che loro le intendono croccanti nel senso di saltate in padella, vabbè, poi quando chiediamo il conto ce lo porta, quello che credo essere il titolare e ci dice che loro per croccantezza intendono la "texture" della verdura, cioè, la zucchina per esempio è una verdura croccante quando è cruda, e certo ma se poi, per esempio, la faccio bollire diventa morbidissima, e che per loro una "cialda" di pane è un quadrato di focaccia, insomma è a interpretazione! anche qui ci sta un bel vabbè! Anche la carbonara è "in bianco", ma se la ordino e mi portano una pasta al burro, non è la stessa cosa, anche se io la intendo così. Ma mi chiedo, non sarebbe più facile dire semplicemente:" si c'è stata un po' di confusione in cucina" oppure "in effetti, stiamo centrando meglio lo scritto del menù" e magari per rimediare aggiungere, un: "vi posso offrire un amaro", o cose simili, invece di tuffarsi in discorsi spericolati e poco realistici, perché le sviste capitano a tutti, è normale, non succede nulla, ma ammetterle e provare a porvi rimedio per me fa una grandissima differenza. Detto questo abbiamo preso quanto scritto sopra più chips di patate che erano si croccanti, ma stranamente fredde e un po' troppo intrise di olio, sia quelle prese come antipasto che quelle di accompagnamento all'hamburger, questo è il peccatuccio a cui mi riferivo prima, poi un Hamburger di manzo appunto, buonissimo, un acqua e due coca cole, il tutto per 52 euro in due, direi onesto, ma purtroppo, il "papocchio" descritto sopra, per me, gli costa una stella."

"Sono andato una volta a pranzo e una volta a cena. Sono rimasto molto sorpreso dalla bontà dei piatti. Ho preso una gricia e devo dire che è stata la più buona gricia che per il momento ho preso a Roma. Ho preso anche una frittura di straccetti di pollo ai cereali, anche questi molto interessanti. Personale molto gentile e professionale. Mi aspettavo di spendere un 2-3 euro meno vista la concorrenza sulla medesima via, ma visto che il cibo è una spanna sopra agli altri, vista la contenuta capienza interna, visto il personale è giustificatissimo."

"Locale molto carino su strada, diversi tavolini all'aperto e altrettanti interno. Apparecchiatura semplice ma servizio impeccabile. Offrono un menù non troppo esteso ma ben fatto, ed ogni giorno ci sono dei fuori menù molto interessanti. Gli sfilacci di pollo con salsa bbq veramente buoni I fiori ripieni di ricotta e gamberi molto interessanti. Le cipolle fritte invece...bho! Tutti gli hamburger sono con porzioni abbondanti e con patatine che li accompagnano. Abbiamo assaggiato come dolce il mango sifonato con latte di cocco e scaglie di cioccolato... veramente una cosa fuori dal comune!! Unica critica.... Per una cucina relativamente semplice 36 euro a persona mi sembra un pelino troppo"