Palazzo dei Penitenzieri
Roma, Città Metropolitana di Roma, Italia
Informazioni su Palazzo dei Penitenzieri
Il Palazzo dei Penitenzieri è un'istituzione di grande valore storico e artistico situata nel cuore di Roma, nella suggestiva Via della Conciliazione, a due passi dalla Basilica di San Pietro. Questo imponente edificio, conosciuto anche come Palazzo della Penitenzieria Apostolica, risale al XVI secolo ed è stato sede di importanti uffici della Curia Romana.
Oggi, rappresenta una meta imperdibile per i turisti in visita nella città eterna, grazie alla sua maestosa bellezza e al patrimonio artistico che custodisce al suo interno. L'architettura è magnifica: l'ingresso principale è caratterizzato da una splendida facciata barocca, decorata con colonne e statue di santi, mentre all'interno si possono ammirare sale affrescate, decorazioni a stucco, mobili d'epoca e opere d'arte di valore inestimabile.
Ma il Palazzo dei Penitenzieri non è solo un punto di interesse culturale: è anche un simbolo di grande importanza per la Chiesa cattolica. Qui, infatti, si trovava l'ufficio che aveva il compito di concedere le indulgenze, ovvero l'assoluzione parziale o totale delle pene temporali inflitte ai fedeli in seguito al peccato. Per questo motivo, il palazzo ha rappresentato per secoli un luogo di grande spiritualità e devozione per i cattolici di tutto il mondo.
Un luogo così straordinario non può non essere una tappa obbligata per ogni viaggiatore che si trovi a Roma. Che siate appassionati di storia, di arte o di religione, il Palazzo dei Penitenzieri saprà conquistarvi con la sua bellezza e il suo fascino senza tempo, offrendovi un'esperienza unica e indimenticabile nella città eterna.
Recensioni di Palazzo dei Penitenzieri
"E' la sede del Gran Magistero. La costruzione del palazzo venne avviata verso il 1480 dal cardinale Domenico Della Rovere. Il nome attuale venne aggiunto al tempo di papa Alessandro VII quando vi trasferì quei confessori con particolari poteri di assoluzione detti appunto penitenzieri. Oggi vi ha sede l'ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme che me è anche proprietario. Fino al 2018 una parte del palazzo è stata occupata da un albergo. La facciata imponente riprende quella di palazzo Venezia, con una torretta a sinistra (il cui coronamento è però un ripristino recente) e con finestre crociate che riportano il nome del cardinale fondatore, mentre quelle rettangolari al primo piano hanno iscritto il suo motto. Ai lati del basamento si trovano due fontanelle col drago araldico di papa Paolo V, mentre lo stemma che campeggia sulla facciata è quello di papa Clemente XIV."
"Il palazzo è carino. Lo abbiamo visitato con le giornate Fai ma abbiamo dovuto fare 2 ore di fila per vedere 4 stanze, non ne vale assolutamente la pena. Purtroppo non è visitabile altre volte"
"Esperienza davvero interessante. Solitamente chiuso al pubblico, ma grazie al FAI ho avuto la possibilità di visitarlo."
"E' noto anche come palazzo della Rovere perchè il cardinale Domenico della Rovere, nel XV secolo, ne affidò la costruzione all'architetto Baccio Pontelli. Quest'ultimo nel caso specifico trasse ispirazione dal prospetto di Palazzo Venezia organizzato attorno ad un cortile ampio distribuito su due livelli, di cui il superiore è un giardino pensile preceduto a est da un loggiato. Gli ambienti interni possono vantare un ciclo di affreschi prestigiosi opera del Pinturicchio e della sua scuola. Brilla in questo contesto il soffitto degli semidei che si sviluppa su 63 fomelle dipinte su carta ed inserite nei lacunari lignei. il tutto rappresenta un trionfo di animali fantastici e creature mitologiche prese a prestito dai bestiari medievali. Dal 1600 il Palazzo è sede della Confraternita dei Penitenzieri."
"È uno dei pochi palazzi quattrocenteschi di Roma, assieme a palazzo Venezia e infatti si somigliano. Sorto per primo nella zona circostante il Vaticano come sviluppo di una precedente abitazione dei Della Rovere, ramo piemontese, non imparentato coi Della Rovere del Papa Sisto IV. Praticamente quello che si vede sono quattro stanze tutte molto ben affrescate ed un soffitto molto bello composto da 73 formelle ottagonali opera della scuola del Pimnturicchio. Si esce attraverso il bel cortile pensile. Suggestivo, vale la pena! Occorre prenotare presso un ordine Equestre ecclesiastico che non ricordo bene comunque c è la targa sulla porta che sta esattamente di fronte al portone di ingresso della scuola Pio IX. Costo dell'ingresso 5 euro."
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