IEO • Istituto Europeo di Oncologia Via Giuseppe Ripamonti 435, 20141 Milano

"Quando si arriva in un luogo come lo IEO , il tuo " piccolo spazio di sofferenza" viene avvolto da uno spazio enorme che, come per magia, in un attimo, riempie il vuoto delle tue paure e delle tue aspettative. La bellezza e la gentilezza ti accoglie, l' organizzazione ti coccola e ti fa sentire, finalmente, al sicuro. Scruto e rubo i volti di tutti, accomunati dallo stesso dolore, eppur sereni. Ti senti parte di quella famiglia sconosciuta, soppesi parole e sguardi, metti in moto la gentilezza e la comprensione. Ho affidato il mio compagno di una vita,a loro, con fiducia e speranza nella competenza ed ancor piu' nell' umanita' , nella chiarezza e nella sincerità delle risposte. Il nostro percorso di guerra alla malattia e' appena iniziato...Affidatevi e sostenete lo IEO, credo che ne valga la pena."

"Buonasera, Mia mamma è stata in cura in questa struttura per un tumore( purtroppo non c'è più) Zero organizzazione, dimenticata nei corridori, zero supporto psicologico (anche se sulle sue cartelle cliniche era scritto che aveva ) aveva una dottoressa priva di ogni umanità, comunicazione, cortesia, gentilezza. Hanno trattato mia mamma come se fosse un robot non una persona con un cuore. Avevo promesso a mia mamma di scrivere 2 righe sulla sua esperienza terribile. Pensate bene prima di andare in questa struttura. Io avevo sentito che era tra le migliori e pensavo che era la scelta migliore. Purtroppo non è stato così."

"Medici davvero eccellenti. Infermieri alcuni ottimi, altri meno. L'organizzazione lascia spesso alquanto a desiderare. Pulizia assolutamente inadeguata : nei sotterranei dove fanno i prelievi il bagno per i disabili è da oltre 6 mesi privo di asse del WC, di sapone e di disinfettante per le mani ma nessuno provvede."

"Accompagnatori considerati nulla. Solo posti in giardino al sole. Bar stile "portatevi da casa le bibite" parcheggio come noleggio aereo. Informazione ai parenti di come è andato l'intervento nullo o parziale. Obbligo green pass dove non è più obbligatorio. Paghi salato una visita con un chirurgo e poi chi c'è c'è."

"Andare a prendere un paziente dimesso dopo un intervento può essere un problema :questa è l'"uscita B". Nell'area al suo esterno si deve attendere che vengano "portati giù" i pazienti in dimissione dopo un intervento. Non c'è modo di parlare col personale di reparto, o per lo meno la guardiania non fornisce informazioni utili, quindi non puoi sapere se sanno che sei lì che attendi. Non è possibile accedere in auto fino lì, cosa che darebbe magari conforto a chi viene dimesso, forse c'è da evitare di andare a prendere qualcuno appena operato se piove o fa freddo. Grazie a dio son bravi come oncologhi, forse i migliori che esistano; ma l'impressione che la struttura amministrativa che manda avanti l'ospedale, oltre a non curarsi troppo dei pazienti già trattati, non coltivi nemmeno quelle competenze di base in comunicazione e organizzazione che sono comunque importanti."