Pronto Soccorso Policlinico Universitario Campus Bio-Medico
Informazioni
Il Pronto Soccorso Policlinico Universitario Campus Bio-Medico è un'eccellente struttura sanitaria situata a Roma, nella suggestiva Via Álvaro del Portillo, al civico 192. La struttura è considerata un punto di riferimento per tutti coloro che necessitano di cure immediate ed efficaci.
L'istituzione rappresenta un importante establishment sanitario ed è specializzata nella cura e nella gestione di ogni genere di emergenza sanitaria, dal trauma al diabete, dallo scompenso cardiaco all'infarto. Il Pronto Soccorso del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico costituisce una vera e propria sala operatoria sempre aperta e pronta a offrire cure immediate e appropriate, garantendo assistenza di massima qualità.
Il corpo medico e infermieristico altamente specializzato è composto da professionisti di comprovata esperienza e offre cure personalizzate, attente e tempestive per ogni tipo di paziente, grazie all'impiego delle più moderne tecnologie diagnostiche e terapeutiche.
Il Pronto Soccorso Policlinico Universitario Campus Bio-Medico rappresenta un health point of interest di assoluta eccellenza e opera in un ambiente moderno, ovattato e accogliente. L’obiettivo è quello di garantire pazienza, empatia, professionalità e disponibilità per un’assistenza medica sempre all’avanguardia, a disposizione della salute e del benessere dei propri pazienti.
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Contatti
Via Álvaro del Portillo, 192, 00128 Roma RM, Italia
Recensioni
"pessima esperienza sul piano umano e professionale. mia madre , centenaria, è stata ricoverata ,a causa di una brutta caduta , ! 2 gg in tale struttura senza alcun contatto con i familiari , nemmeno per chiedere telefonicamente che terapie facesse .È stata dimessa di pomeriggio , molto provata , digiuna dalla mattina con la diagnosi di micro frattura coccigea, con terapia di 3 tachipirine a di per lenire i dolori. Tale sintomatologia dolorosa è diventata col passare dei giorni sempre più insopportabile e ad accertamenti meno superficiali è risultata causata una lesione vertebrale lombare che ha richiesto un trattamento terapeutico molto più articolato."
"Mi sono trovata recentemente nella necessità di recarmi al pronto soccorso dell’ospedale Campus Biomedico ,dove ho accompagnato mio padre, per sospetta pancreatite . Siamo entrati circa alle ore 16 ; fatto il prelievo di rito , siamo stati “ parcheggiati” nella sala d’attesa . Dopo circa 10 ore , mio padre cominciava a riaccusare dolori addominali e chiedeva l’intervento immediato di un medico . L’infermiere di turno , Cristiano Durante , in atteggiamento più da villeggiante che da addetto ai lavori , sdraiato su una sedia con le mani dietro la nuca ,rispondeva “ quanno esce er dottore ve chiama lui “ nonostante le reiterate simili richieste , anche da parte di altri pazienti , la risposta era sempre la stessa. Passato altro tempo , mio padre spazientito e sofferente rivolto a me esclamava “ roba da compromettersi “. A quel punto il Durante , che aveva ascoltato la lamentela , con fare arrogante ed incurante della situazione critica in cui versava mio padre , con tono minaccioso di sfida , lo incitava , ad andare dentro con chiaro intento di volere avviare una colluttazione . Contemporaneamente, si rivolgeva a mia madre ,con fare maleducato e discriminatorio nei confronti del genere femminile. Calmatosi gli animi ,finalmente,intorno alle ore 4 , mio padre veniva visitato . Come si evince dai fatti descritti, manca l’aderenza del comportamento dell’infermiere alle linee guida etiche ,vigenti sul Triage intraospedaliero ,per gli utenti che accedono direttamente al Pronto Soccorso. Inoltre ritardava ,la visita del paziente,nonostante le lamentele espresse dai noi congiunti, lasciandolo privo di assistenza per svariate ore, in tal modo ritardando la visita dello stesso e la relativa tempestiva diagnosi da parte del personale medico di turno. Dulcis in fundo , con ulteriore subdolo comportamento, al fine di preservare se stesso , dopo avere espresso che avremmo fatto una recensione negativa,riportava , in modo falso e tendenzioso ,nel referto ,di essere stato minacciato di morte . Aldilà della gravità dell’episodio, mi meraviglio, come un ospedale cosi prestigioso, a guida OPUS DEI , possa annoverare dipendenti di tale genere ."
"Esperienza veramente pessima. Giovedì 14 Luglio arriva presso la vostra struttura mia nonna di 84 anni in ambulanza, con sintomi dissociativi alle 18. Viene visitata alle 23.15 circa. Mio zio viene chiamato all'ospedale all'1.17, ovviamente il tempo di avere le analisi del sangue e della tac. Ma la cosa scabrosa è che, la telefonata era per dire che era demensa senile e che quindi poteva essere dimessa. Una donna di 84 anni con demensa senile e disidratata la dimettere alle 2 di notte? E fra l'altro con il sodio basso e l'emoglobina bassa. Vorrei dire a quella grande dottoressa Bucci del pronto soccorso, che, non avendo approfondito del perché questi valori erano così bassi, mia nonna è stata riportata al pronto soccorso, dove l'anno ricoverata per accertamenti, visti i valori e che anche il sodio basso da problemi dissociativi. Le consiglio quindi di fare qualche corso di aggiornamento in medicina e anche per il medicinale segnato per farla dormire, un antipsicotico altamente sconsigliato sia dal medico curante che dal bugiardino. Veramente senza parole."
"degenza presso il pronto soccorso covid dal 219/06 al 24/06 e successivo trasferimento in isolamento. Il protocollo messo in atto ha consentito di diagnosticare prontamente una polmonite trattata immediatamente impedendo possibili gravi conseguenze successive. Ciò premesso desidero testimoniare che l'assistenza ricevuta dal personale di tutti i 5 turni è stata straordinaria. Sempre sorrisi, gentilezze, empatia, attenzione alle necessità e mai e poi mai un gesto di insofferenza in condizioni di continua emergenza ed in presenza di persone iperattive. Ringraziare questi ragazzi/ragazze. che potrebbero essere miei nipoti, è semplicemente doveroso. Anche nel successivo trasferimento in isolamento presso il lato ovest letto 42 analoga considerazione, la D.ssa Caracciolo ha provveduto a stabilizzare le criticità ed il personale infermieristico è stato notevole. A tutti esprimo la mia sentita gratitudine. Certo dell'attenzione che riserverete alla presente, colgo l'occasione per inviare i migliori saluti."
"Non so se è un ospedale o un carcere. Mai più. Nessun contatto telefonico diretto. Si nascondono dietro il centralino. Bisogna attendere che un medico forse ti chiama una volta al giorno,cosa che non avviene. Sto vivendo un incubo con mia zia che sta in pronto soccorso attendo una stanza. A qualcuno di dovere le daranno delle spiegazioni. Vergognosi"
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