Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico Piazzale Principessa Clotilde 3, 20121 Milano

"MAI PIÙ. Il 20/8/22 mi sono recata al PS oftalmico per calo improvviso della vista dell''occhio destro. Mi dimettono con antibiotico locale per calazio, non considerando e nemmeno citando sulla dimissione che mi sono recata perché vedevo annebbiato. Vista la mia preoccupazione per il fatto, vado a fare visita privata dallo stesso medico del PS, nonché dirigente medico di reparto. Per la seconda volta non considera l''evento improvviso, anzi mi dice che non può essere... che era stato sicuramente un evento graduale e che semplicemente non me ne ero resa conto, e mi fa fare degli esami oculistici che eseguo sempre privatamente per mia urgenza di capire cosa fosse successo. Nel frattempo uso del collirio che il primo giorno mi ha illuso di poter vedere meglio, ma poi... nebbia. Mando esiti al medico dirigente in questione e mi dice... tutto bene. Nessun problema. Se ora ci vede ci vediamo tra 6/8 mesi. Ma io non vedo bene! Gli scrivo 2 mail. Non mi risponde. Poi una terza mail dopo 5 giorni dicendo che volevo fissare un''altra visita privata per valutare la situazione. MAGIA!!! mi risponde immediatamente. Soldi e tempo prezioso persi!!! Che dire. MAI PIÙ. Ora sono in cura al San Raffaele. Non ho ancora un esito ma almeno mi hanno presa sul serio. OFTALMICO Fatebeneftatelli MAI MAI MAI PIÙ PIÙ"

"06/2022 all'Oftalmico Fatebenefratelli 3*** perché l'esame di gastroscopia alla fine è stato fatto, ma il personale sanitario interessato, dagli uscieri alle informazioni agli infermieri al medico (dottoressa) che sono intervenuti nella azione e soprattutto nel percorso fatto, di * per valutazione ne serberei una al massimo due, ho dato 3*** perché la struttura architettonica , i cortili storici, le lapidi e i monumenti le meritano ampiamente..... certamente anche una buona parte del personale sanitario merita il positivo.....ma L'organizzazione e la struttura sanitaria invece....."

"La mia esperienza risale al lontano 1994, ricovero per caduta da terzo piano tentato suicidio. Mi sono svegliato in rianimazione con tutti i tubi attaccati. per chissà quanto tempo nessuno mi diceva dove ero. venivo prelevato e spostato senza neanche prepararmi e dirmi che mi portavano in sala operatoria. Trasferito in ortopedia mi svegliavo a tutte le ore con le sirene delle ambulanza che spegnevano la sirena sotto alla mia finestra. Adesso qualche scenziato del cern di ginevra ha deciso di spegnere le sirene in discesa dal ponte. Non parliamo poi in che stato sono arrivato a somma lombardo alla riabilitazione. Pieno che non mi scaricavo da un mese. PESSIMO OSPEDALE. Fatebene, no fateuncazzo fratelli !!!"

"Quando fisso gli appuntamenti per i controlli sanitari, ho sempre l'inquietudine che non mi molla sino a quando leggo o mi spiegano gli esiti. Storia sanitaria pesante. Per caso ho fissato i controlli in questo ospedale lontanissimo da casa, era il solo ad avere posto in tempi brevi. Faccio tutto quello che si deve fare arrivando e poi mi indicano il primo piano dove potrò fare la visita ortottica. Aspetto e mi guardo intorno. Alla reception un'infermiera simpatica e veloce mi accoglie e mi dice che sentirò forte e chiaro il mio nome appena sarà il mio turno. Sento che c'è un bel clima e cerco di rilassarmi. Ma l'incontro bello bello è quello con l'ortottista Giada Ruggi. Grazie per la gentilezza che riserva alle persone, l'ho osservata parlare con i pazienti e con i suoi colleghi. Il suo bellissimo modo di fare regge una professionalità e una grande attenzione a noi, che vorremmo tanto non essere in ospedale, ma nostro malgrado dobbiamo. Le cose preziose si nascondono sempre tra le righe. Grazie grazie grazie. Milena Petrocelli"

"SCREENING MAMMOGRAFICO - Accogliente la nuova area dedicata allo screening mammografico, prima collocata negli inospitali sotterranei. Non soddisfatta del referto, un prestampato senza alcun allegato. Comunica che va bene. Sarebbe utile invece anche specificare gli esami di approfondimento eseguiti, specie quando è la struttura a richiede espressamente al paziente di ritornare per un approfondimento di secondo livello."