Fontana dell'Acqua Acetosa Via Enrico Elia, 00197 Roma
Informazioni
La Fontana dell'Acqua Acetosa è un'importante monumento storico situato in Via Enrico Elia, Roma. Questo-establishment è un grande parco, un punto di interesse e una popolare attrazione turistica nella città eterna. La fontana fu costruita nel Settecento e riflette l'antica architettura italiana con un tocco di stile barocco, e presenta una grande vasca centrale affiancata da due piccole vasche laterali, il tutto decorato con statue di carattere mythologico e decorazioni floreali. L'acqua che sgorga dalla fontana, grazie alla sua purezza e alla presenza di minerali benefici, è molto apprezzata dagli abitanti romani e dai visitatori della città. Il parco circostante offre ampi spazi verdi dove trascorrere un pomeriggio in completo relax, ammirando la fontana e le meraviglie della città. La Fontana dell'Acqua Acetosa è un luogo ideale per passeggiate romantiche, e ti offre la possibilità di scoprire una bellezza nascosta di Roma, in un'atmosfera suggestiva e piena di storia.
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Recensioni
"Una mostra (questo è il nome corretto) molto bella e particolare per l'essere con la fonte sotto la sede stradale. Ha vissuto fortune alterne e subito molti rimaneggiamenti nel corso di quattro secoli. Quasi dimenticata fino all'ultimo importante restauro ora è visitabile e fruibile (l'acqua è quella potabile) anche se il giardino è quel che è, non ci sono abitazioni vicine e minacciosi cartelli mettono in guardia da non si sa quali pericoli."
"Il nome deriva dalla fonte di acqua ferruginosa, nota ai Romani del XVI secolo come acqua acetosa, che qui sgorgava. Nel 1613 papa Paolo V la fece analizzare, e ne risultò che non solo fosse potabile, ma anche curativa per le malattie ai reni, allo stomaco, alla milza e al fegato, tanto che qualcuno la raccoglieva in bottiglie per venderla in città. L'acqua era particolarmente gradita da papa Paolo V, che fece erigere dall'architetto Giovanni Vasanzio una fontana nel 1619. La stessa venne fatta restaurare da Innocenzo X. Papa Alessandro VII commissionò la fontana attuale. In alto si trova un timpano che ospita lo stemma papale e una lapide. La fontana si presenta con una scalinata che porta in basso, dove c'è un prospetto a forma di esedra. Nel prospetto sono scavate tre nicchie, in ognuna delle quali lo stemma dei Chigi - sei monti sovrastati da una stella a otto punte - si trova sopra una piccola vasca alimentata da una cannella. L'attribuzione a Gianlorenzo Bernini è probabilmente falsa: si suppone infatti che i progetti siano di Andrea Sacchi. Nel 1712 ci fu un nuovo restauro voluto da Clemente XI, ricordato da un'altra lapide posta più in basso, sopra la nicchia centrale. C'erano state proteste per la minor portata della fontana, che creava lunghe file d'attesa, e per la qualità dell'acqua che era peggiorata. Il pontefice nominò una commissione. I lavori effettuati risolsero i problemi presentati dalla popolazione locale. I sedili invece sono opera del 1821, voluti e finanziati da Luigi I di Baviera, assiduo frequentatore della zona durante il suo soggiorno romano, per il luogo dove conobbe la sua amante Maria Anna Florenzi. A causa dell'inquinamento della falda, la fontana fu chiusa nel 1959 e riaperta in seguito alimentandola con normale acqua potabile di acquedotto. Tra il 2008 e il 2009 è stata sottoposta a un importante restauro, che ha previsto anche la creazione di un piccolo parco recintato, con l'intento di restituire all'area l'ambientazione originale."
"Interessante per la sua storia e la sua antichità, meno per il piccolo parco circostante, che pur recentemente restaurato, risulta parecchio disadorno. La fonte di Acqua Acetosa è stata chiusa nel 1966 per inquinamento della falda acquifera. Oggi fornisce acqua dell'acquedotto."
"Fontana monumentale sita in Roma nel quartiere Parioli. Voluta da Papa Pio V che la fece erigere nel 1619, fu adornata ed abbellita nel 1821 con donazioni di Luigi di Baviera il quale era un frequentatore del luogo e gradiva, come tanti altri uomini illustri, la proprietà dell'acqua che sgorgava dalla fontana la quale aveva un sapore leggermente acidulo e si credeva avesse molte proprietà terapeutiche. La fontana, dopo una chiusura causata da inquinamento, venne riaperta bonificata nel 2003."
"Una fontana posta in un parco ma senza l'elemento fondamentale per una fontana:l'acqua! Quindi non posso dire di essere stato soddisfatto nel vedere lo stato di disinteresse della stessa da parte della comunità,potrebbe essere che nel momento in cui siamo passati non era in funzione."
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